È tornato Sabata ... hai chiuso un'altra volta
Frank Kramer ovvero Gianfranco Parolini dirige ancora Lee Van Cleef nelle vesti del maturo e astuto pistolero Sabata nel terzo capitolo di quella che è definita la Trilogia di Sabata anche se nel secondo c'è Yul Brinner e si chiama Indio Black. Misteri che rinunciamo volentieri a cercare di comprendere. I personaggi sono più o meno gli stessi del primo film anche se fermo restando Sabata gli altri assumono identità diverse. Ignazio Spalla col nome d'arte di Pedro Sanchez è stavolta un imbonitore, come al solito bonario e all'occorrenza abile con la pistola. Aldo Canti o Nick Jordan come appare nei crediti è sempre un acrobata spericolato e deciso quando serve mentre come spalla ha Vassili Karis altro acrobata e abilissimo con la fionda che abbiamo conosciuto nel blog come interprete di Spirito Santo. Con questi tre’ l'ex maggiore sudista Sabata stavolta prende di mira un furbacchione irlandese, Joel McIntock, che a Hobsonville gestisce tutto imponendo tasse con la promessa di un loro impiego per far crescere e migliorare la città. In verità con questi soldi compra oro e fonde monete con la sua effigie in un delirio di onnipotenza che il buon Sabata saprà naturalmente soffocare. Tra i suoi alleati c'è anche una vecchia conoscenza militare, il tenente Clyde ma sempre sull' orlo di tradirlo e sempre dissuaso da Sabata che in questo film oltre al consueto sfoggio della sua micidiale Derringer 4 colpi con calcio modificato e in grado di spararne altri tre, mette in mostra un paio di micidiali Squash Lemon così piccole da celarsi nel palmo della mano. Ripetitivo ma godibile anche questo con interni e abiti molto curati e buoni tagli in esterno. John Bartha è lo sceriffo e una particina ce l'ha anche Steffen Zacharias mentre i ruoli femminili, affidati ad una insipida Jacqueline Alexandre fedifraga fidanzata di Joel e una Pia Giancaro fugace tra le saloon girls, subiscono un’impennata con la stupenda Annabella Incontrera, fresca arrivata con la nuova "quindicina" e in grado di calamitare le attenzioni di tutta Hobsonville e naturalmente quelle di Sabata che peraltro già conosceva e apprezzava in quel di Abilene dove la procace Maggie batteva .. pardon si esibiva.
Italia 1971
Regia: Gianfranco Parolini
con
Lee Van Cleef: Sabata / il maggiore
Reiner Schone: Clyde / il tenente
Giampiero Albertini: Joel McIntock
Ignazio Spalla: Bronco
Annabella Incontrera: Maggie
Jacqueline Alexandre: Jackie McIntock
Aldo Canti: Angel, acrobata
Vassili Karis: Bionda, acrobata
Steffen Zacharias: Donovan
John Bartha: Sceriffo
Gunther Stoll: uomo del circo
Gerard Boucaron: Higgins
Vittorio Fanfoni: Irlandese biondo
Gianni Rizzo: Jeremy Sweeney
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