Real Steel
Una fiaba tecnologica moderna ambientata in un futuro ormai alle porte, il 2020. La storia di un giovane padre, ex pugile scavezzacollo che si ritrova, è il caso di dire, "tra i piedi" il figlio bambino che aveva abbandonato alla madre e del quale non si era mai interessato. Alla morte della sua ex ottiene la custodia del piccolo per il periodo estivo dopo il quale dovrà essere affidato alla zia materna il cui marito è facoltoso e in grado di assicurare una vita migliore al piccolo. Lentamente tra i due, dopo le prime schermaglie e una certa riluttanza paterna "soddisfatta" dai 50 mila dollari ricevuti dal cognato per far si che la pratica di affidamento andasse a buon punto, si instaura un rapporto basato sulla comune passione per i Robot da combattimento. La boxe tra umani è stata sostituita da un'altra più cruenta tra macchine che vede sempre la distruzione del perdente e un giro di scommesse dietro agli incontri molto diffuso. Charlie da ex pugile ama mettere a punto i suoi robot ma ne ottiene ben poco nel giro delle sagre paesane dove è costretto ad esibirsi rimediando sconfitte che sul piano economico sono devastanti. Macchine distrutte e scommesse non pagate con conseguente caccia dei creditori che in quell'ambiente è gente poco raccomandabile. E' proprio il piccolo Max che riesce a cambiargli la vita e a tirargli fuori quei sentimenti paterni che non sapeva di avere. Rimette in sesto un vecchio robot da allenamento trovato in una discarica e con pezzi rimediati da altri rottami riesce ad assemblarlo ed addestrarlo così bene che in poco tempo si fa un nome vincendo nelle categorie inferiori tutti gli incontri. Atom è il suo nome ed è in grado di assimilare tutti i movimenti che il suo piccolo padrone compie, compreso ballare, e presto questi due diventano personaggi molto amati dal pubblico divertito dal loro ingresso con balletto che è la loro firma prima di salire sul ring. I soldi arrivano e i debiti vengono pagati ma il giovane non è ancora soddisfatto. Vuole incontrare il campione del mondo in carica e ancora imbattuto, il robot Zeus, un distruttore, puro concentrato di tecnologia del mago Tak Mashido e della sua finanziatrice, la sibillina Farra Lemkova. Costei si dice pronta ad acquistare Atom per la cifra di 200 mila dollari per far allenare il suo Zeus, cifra che fa vacillare l'incredulo Charlie, ma Max è risoluto a non venderlo e anzi lancia e pretende la sfida mondiale con il campione. Col padre disperato per i mancati introiti e sicuro di vedere Atom distrutto di lì a poco, Max inizia a far leva sui sentimenti paterni e riesce ad infondere nel padre quella convinzione che mancava. Non solo, visto che è stato un gran pugile, può istruire Atom in quei colpi segreti che ancora non conosce e grazie all'apprendimento visivo in pochissimo tempo si dicono pronti per la sfida al titolo mondiale. Cinque saranno i round e gli scommettitori dicono che non sopravviverà al primo. E sembra subito evidente che avranno ragione, ma Atom riesce, se pur atterrato diverse volte, a rialzarsi e arrivare alla campanella del primo. Sarebbe già un successo ma il piccolo Max è più che mai convinto di farcela anche se il suo Atom ne prende così tante che perde le funzioni del riconoscimento vocale e non può più capire le istruzioni che gli vengono impartite dall'angolo. Però tiene e addirittura sferra alcuni colpi assestati riuscendo ad arrivare alla fine del quarto round. Resta, l'ultimo e senza udito a Max viene l'idea di attivare l'apprendimento visivo e il padre dall'angolo dovrà mimare bene tutte le mosse che Atom ripeterà alla perfezione. E' l'ultima chance che resta e Atom riesce a divincolarsi dalla morsa di Zeus, colpendolo e schivando e ripetendo alla lettera tutto quello che lo sbuffante Charlie sta facendo dall'angolo. Zeus è spompato, lo stesso Mashido cerca di prenderne i comandi ma l'energia è andata e alcune parti deteriorate sotto i colpi incessanti di Atom e il gong salva il campione dal KO certo. Il pubblico è in tripudio per Atom e per il suo padroncino ma viene deluso dai giudici che assegnano, due su tre, una vittoria ai punti con minimo scarto a Zeus. Piovono fischi e urla di disapprovazione, la Lemkova e Mashido abbandonano la sala tra il malcontento generale e solo Max riesce a placare la folla prendendo il microfono e urlando tutta la sua gioia per l'impresa ottenuta. Atom non è campione del mondo ma di sicuro campione della gente. Un buon film dove il sentimento prevale sulla tecnologia e dove la freschezza del giovanissimo Dakota Goyo, del quale ricorderemo i balletti col suo gigante di metallo, prevale sul pur bravo Hugh Jackman. Per concludere, tra i tanti ottimi effetti speciali mi è rimasto particolarmente impresso il combattimento Robot vs Toro di inizio film che come si dice “da solo vale il prezzo del biglietto” non solo per la realizzazione quanto per la “pensata”.
Stati Uniti 2011
Regia: Shawn Levy
con
Hugh Jackman: Charlie Kenton
Dakota Goyo: Max Kenton
Evangeline Lilly: Bailey
Anthony Mackie: Finn
Kevin Durand: Ricky
Hope Davis: Debra Barnes
James Rebhorn: Marvin
Olga Fonda: Farra Lemkova
Karl Yune: Tak Mashido
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