La tigre venuta dal fiume Kwai
Un baldo giovane si incarica di portare dalla Thailandia in America le ceneri del suo amico e molti gioielli della ingente fortuna che il giovane non ha potuto godersi. Era partito anni prima ed aveva fatto fortuna lontano da casa ed ora vi ritornava per riposarvi per sempre grazie al suo amico Thai che consegnerà ceneri e gioielli alla sua famiglia: gli Stone. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e non solo l'oceano che divide i due continenti bensì l'ingordigia di Jack Mason e della sua banda di tagliagole che cercano con ogni mezzo di intercettare l'emissario orientale e prendergli i gioielli. Hanno sterminato gli Stone, i genitori destinatari della sua eredità e dopo averne preso l'identità hanno cercato di imbrogliare e attirare in trappola il Thai. A lui si sono uniti un cinese che gestisce in città un ristorante e un fedelissimo degli Stone che farà da tutore all'unica sopravvissuta della famiglia, una bambina che verrà rapita da Mason come ultimo tentativo di impossessarsi delle sue ricchezze. Esse constano di un elefantino di fattura orientale ma tempestato di pietre preziose e Mason ha con sé numerosi ostaggi che giustizierà a intervalli di tempo prestabilito se non gli consegneranno il prezioso oggetto. Ma i suoi giorni terreni stanno per terminare al pari della sua banda che in un serrato conflitto finale verrà eliminata al completo, mentre Mason morrà per mano della Tigre venuta dal fiume Kwai, come da inspiegabile titolo.
Ma fosse solo il titolo pazienza! E' tutto il film sgangherato dalla trama improbabile e girato per fossi, dirupi e sterpaglie della presumibile maremma laziale, con azione di una goffaggine unica specie se voleva seguire il filone dell'allora prospero kung fu e arti marziali orientali che qui raggiungono credo il livello più infimo della storia del cinema patrio. Insomma dire brutto è poco e come suggerisce la Treccani aggiungerei antiestetico, disarmonico, malfatto, sgradevole, sgraziato, spiacevole, in altre parole URENDO.
Ma fosse solo il titolo pazienza! E' tutto il film sgangherato dalla trama improbabile e girato per fossi, dirupi e sterpaglie della presumibile maremma laziale, con azione di una goffaggine unica specie se voleva seguire il filone dell'allora prospero kung fu e arti marziali orientali che qui raggiungono credo il livello più infimo della storia del cinema patrio. Insomma dire brutto è poco e come suggerisce la Treccani aggiungerei antiestetico, disarmonico, malfatto, sgradevole, sgraziato, spiacevole, in altre parole URENDO.
La tigre venuta dal fiume Kwai
Italia 1975
Regia: Franco Lattanzi
Musiche Alberto Baldan Bembo
con
George Eastman: Sceriffo Sam
Krung Srivilai: Thai
Kam Wong Lung: Won Lon
Gordon Mitchell: Jack Mason
Loredana Farnese: Mary
Mauro Mannatrizio: Vice sceriffo Jordan
Nuccia Cardinali: Judy Lon
Giovanna Mainardi: Mrs. Stone
Bruno Ariè: Sceriffo James
e con:
Filippo Antonelli
Michele Branca
Angela Florenciaig
Lina Franchi
Luigi Antonio Guerra
Luigi Mannoia
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