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I due evasi di Sing Sing
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I cugini Franco e Ciccio Bacalone sono in attesa della condanna capitale nel braccio della morte della prigione di Sing Sing. Accusati di strage sono in realtà estranei ai fatti e coinvolti solo per la loro innata goffaggine che li porta di continuo a cacciarsi nei guai. Quand'erano inservienti in un bagno turco scatenarono un putiferio che coinvolse due importanti bande mafiose di New York. Casualmente riuscirono ad evitare l'assassinio del boss Alfred Attanasia che, grato, li ha presi al suo servizio. I due polli rivestiti di tutto punto non si rendono conto di far parte di una banda mafiosa e continuano imperterriti a creare equivoci in ogni loro azione finché Attanasia crede di aver trovato in Franco un pugile da immettere nel circuito di boxe professionistica che lui controlla con un giro di lucrose scommesse. In breve Franco, soprannominato la Belva, scala senza rendersene conto i gradini del pugilato arrivando a misurarsi per la corona mondiale con il campione in carica Cassius Piston. Attanasia che ha sempre combinato le vittorie di Franco, stavolta scommette sulla sua sconfitta con il rivale mafioso Tristan Lemmy al quale promette che non farà scherzi. Del resto Cassius è di un altro pianeta e senza le sue combine Franco non ha speranza e deve infatti crollare al secondo round "perché il pubblico ha pagato", dice soddisfatto Attanasia. Non ha previsto che Franco con una serie di moine e fughe sta mettendo in difficoltà il campione, per cui incarica i suoi di drogarli entrambi. Nella "bumba" di Cassius un potente ricostituente e in quella di Franco un sonnifero. Ma Franco sbaglia angolo al gong e da solo beve la droga mentre l'altro il sonnifero che nell'inizio della nuova ripresa lo vede crollare al tappeto. Si scatena un putiferio tra le bande di Attanasia e Tristan che si sparano furiosamente fino all'arrivo della polizia che trova i soli Franco e Ciccio superstiti. Accusati entrambi di strage vengono condannati a 99 anni di prigione dalla quale, per una serie di fortuite circostanze, riescono ad evadere per ritrovarsi poi di nuovo alle prese con gli ex luogotenenti delle bande mafiose che si annullarono tra loro. Nel nuovo conflitto a fuoco ne escono ancora una volta illesi ma di nuovo catturati e questa volta condannati a morte. La scampano una prima volta per un mal funzionamento della camera a gas ma quando giorni dopo il direttore torna da loro, li trova barricati in cella fermamente intenzionati a non uscire per non finire ammazzati. A nulla valgono le raccomandazioni del direttore circa la grazia ottenuta dopo che uno degli ultimi componenti delle bande li aveva scagionati. Non ci cascano loro. Pensano sia tutto uno sporco trucco per farli uscire e portare al patibolo, per cui non mollano e li vediamo tantissimi anni dopo, con i capelli bianchi e malfermi sulle gambe, resistere ancora nella loro cella, con la porta di ferro collegata con un filo ad una presa elettrica di modo che da fuori non possano toccarla.
Il recupero dei film della coppia Franchi - Ingrassia è di grande aiuto contro il logorio della vita moderna come lo era una volta c'era il Cynar nella mitica pubblicità con Ernesto Calindri.
I due evasi di Sing Sing Italia 1964
Regia: Lucio Fulci Musiche Ennio Morricone con Franco Franchi: Franco Bacalone Ciccio Ingrassia: Ciccio Bacalone Arturo Dominici: Alfred Attanasia Livio Lorenzon: Lemmy Tristan Poldo Bendandi: Jarchin Enriquez, detto "lo sfregiato" Attilio Dottesio: Tony Agnello Omero Gargano: Joe Pastrano Renato Terra: Jim Doris Gloria Paul: Molly Smith Alicia Brandet: Ruth Allenby Freddy Mack: Frederick Jones Vittorio Bonos: Direttore carcere Nino Terzo: agente Thompson Mimmo Poli: Speaker sul ring Alfredo Rizzo: Direttore bagno turco Enzo Andronico: scagnozzo di Attanasia e particina per Lino Banfi: amico di Franco
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
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