La storia del generale Custer
West Point 1857 - un allievo ufficiale si presenta ai cancelli della prestigiosa Accademia per iniziare il suo corso, paludato con vistosi abiti copiati al suo idolo Gioacchino Murat. Lui è George Armstrong Custer e viene accolto e beffato da pivello qual'è dai suoi futuri commilitoni, tra i quali Ned Sharp è quello che gli riserva lo scherzo più pesante. Di lì in avanti il loro rapporto sarà piuttosto burrascoso fino alla comune sorte che troveranno entrambi a Little Bighorn. Custer è guascone e irriverente oltre che ultimo negli studi ma eccelle in coraggio, risultando primo in equitazione e scherma. Così allo scoppio della Guerra di Secessione, con gli Unionisti a corto di ufficiali da mandare al fronte, Custer si ritrova promosso Tenente e si segnala da subito per ardimento e sprezzo del pericolo. Ha conosciuto in Accademia la dolce Elizabeth "Libby" Bacon, figlia di un amico del suo comandante e tra i due è scoppiato subito l'amore anche se non può essere coronato dai suoi sempre più crescenti impegni bellici. Nell'ennesimo cruento scontro a Bull Run viene ferito e per il coraggio dimostrato riceve una medaglia dal Generale Phil Sheridan in persona. E' l'inizio della sua folgorante ascesa quando per un errore viene promosso generale e al comando della Brigata Michigan contrasta brillantemente l'avanzata sudista verso Washington. Ma a guerra finita, sposata Libby, scopre che la vita nella fattoria di sua moglie non fa per lui e si mette a bere, costringendo la donna a chiedere aiuto al suo vecchio comandante affinché lo reintegri nell'esercito per salvarlo dalla profonda depressione in cui versa. Ottiene quanto richiesto e con il marito parte alla volta di Fort Lincoln nel Dakota infestato dagli indiani Sioux per trovare una guarnigione dedita all'alcool e senza la minima preparazione per la difficile zona in cui presta servizio. La causa è lo spaccio di alcolici gestito dalla sua vecchia conoscenza Sharp che vende anche fucili agli indiani. Con autorità lo mette in riga e inizia subito a strigliare i suoi ottenendo in breve una discreta serie di successi contro gli indiani di Cavallo Pazzo che accetta le sue condizioni di pace a patto che i bianchi non varchino mai i sacri confini delle Black Hills. Purtroppo la promessa non può essere mantenuta da Custer perché abilmente Sharp, per riavviare i suoi affari, ha fatto propalare ad arte la notizia che sulle montagne sacre ci siano delle ricche vene d'oro e migliaia di persone sono arrivate nel Dakota, causando la sdegnata reazione degli indiani. Custer che ha malmenato sia Sharp che il Commissario governativo è stato accusato di reato tale da essere sollevato dal comando. Quando scopre che le autorità intendono mandare la fanteria a fronteggiare tutte le tribù indiane che si sono alleate, corre a Washington e ottiene dal Presidente Grant di poter comandare ancora il suo reggimento non potendo accettare che vada incontro a morte certa senza di lui. Grant glielo concede e Custer alla testa del 7° Cavalleggeri va verso l'inesorabile fine soverchiato da ingenti forze nemiche.
Con impeto là dove tuona il cannone è il motto di Murat che Custer ha fatto suo e con impeto ha cavalcato verso la gloria, lei, al contrario del denaro, la porti con te oltre la vita. Per Sempre.
Con impeto là dove tuona il cannone è il motto di Murat che Custer ha fatto suo e con impeto ha cavalcato verso la gloria, lei, al contrario del denaro, la porti con te oltre la vita. Per Sempre.
They Died with Their Boots On
Stati Uniti d'America 1941
Regia: Raoul Walsh
Musiche Max Steiner
con
Errol Flynn: Generale Custer
Olivia de Havilland: Elizabeth "Libby" Bacon
Arthur Kennedy: Ned Sharp
Charley Grapewin: California Joe
Gene Lockhart: Samuel Bacon
Anthony Quinn: Cavallo Pazzo
Stanley Ridges: Maggiore Romulus Taipe
John Litel: Generale Phil Sheridan
Walter Hampden: William Sharp
Sydney Greenstreet: Generale Winfield Scott
Hattie McDaniel: Callie
Regis Toomey: Fitzhugh Lee
Joseph Crehan: Presidente Ulysses Grant
Joe Sawyer: sergente Doolittle
Frank Wilcox: Capitano Webb
Minor Watson: Senatore Smith
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati