Crimen
S ul treno diretto a Montecarlo da Roma, si incontrano casualmente cinque persone dirette a vario titolo in quella località. Remo e Marina, parrucchieri contano di giocarsi al casinò i risparmi di lei contando su un sistema infallibile a detta di Remo, anche se come sostiene il Commendator Franzetti che li ha ascoltati durante il viaggio, il miglior modo di vincere al casinò è non giocare. Costui ha anche acquistato da un altro viaggiatore un bassottino che l'uomo, Quirino, gli ha venduto per 200 mila lire. Costui viaggia con la moglie Giovanna diretti a Montecarlo per restituire il cagnolino smarrito a Roma dalla ricca e anziana proprietaria di origini olandesi. Costei ha promesso una ricompensa di 100 mila lire e Quirino ha visto bene di ricavarne il doppio da quell'uomo, cosa che fa imbufalire sua moglie Giovanna al punto che la donna riprende indietro il cagnolino dal Franzetti, restituendogli il denaro. Non vuole mancare di parola specie perché quel viaggio rappresenta per loro una sorta di luna di miele che non vuole rovinare. Speranza che andrà delusa nell'istante stesso che raggiunta la destinazione si accorgeranno che qualcosa di terribile è successo in quella villa e tale da farli scappar via alla vista di una mano che spuntava da sotto la serranda del garage. Avvertita la polizia anonimamente, si mette in moto l'ispettore capo che immediatamente arriva ai due sprovveduti italiani anche grazie alla testimonianza di alcuni vicini che avevano visto uscire una coppia con un cane. In commissariato vengono poi raggiunti da i due parrucchieri nella cui valigia era stato rinvenuto il corpo della vittima dai doganieri. La nobildonna era effettivamente morta ed essendo di piccola statura era stata posta in quella valigia che Remo aveva rubato nella speranza di racimolare qualche soldo dopo essere stato spennato al casino. Ovviamente è estraneo all'omicidio così come i due domestici che si erano allontanati dalla villa per recarsi a a far visita a casa del loro figliolo, alibi questo verificato dalla polizia. Remo racconta quindi della notte trascorsa con il Commendator Franzetti al casino in quella che sembrava una serata trionfante e che invece lo aveva visto perdere al pari di colui che adesso era tra i sospettati. Infatti il suo alibi deve essere confermato dalla moglie Eleonora, con la quale asserisce di essersi trovato a mezzanotte, ora dell'omicidio. Ma la donna stanca di vederlo perdere al gioco nonostante anni di suppliche, quella sera lo stava tradendo con un altro, cosa che se trapelasse sarebbe disdicevole per la sua persona. Ma di fronte alla concreta possibilità di vedersi condannare che importa, visto che la polizia sospetta che sia uscito dalla sua stanza calandosi dalla finestra per introdursi nella villa della vittima. Tra l'altro la conosceva per la sua sfacciata fortuna al gioco e la detestava anche se non avrebbe mai pensato di ucciderla. Molto meglio dire la verità e che sua moglie era con un altro e quindi l'uomo visto sgattaiolare dalla finestra non era lui ma l'amante occasionale, tale Gaston. Peccato che se avesse temporeggiato nulla sarebbe trapelato della sua “cornutaggine” visto che a sorpresa vengono smascherati i veri colpevoli.
Prosciolti i nostri, dopo essere stati ammoniti circa la fattiva collaborazione con le forze di polizia per evitare tutti quegli inconvenienti che dovranno pertanto essere di lezione per il futuro, possono ripartire in treno per l'Italia. Ma ecco che un uomo viene accoltellato in treno e i nostri si precipitino, memori di quanto accadutogli, a collaborare con la polizia accorsa sul terno. Portati in commissariato visto che le loro deposizioni discordano vengono arrestati e sospettati dell'omicidio come da titoloni sui giornali che precedono la fatidica FINE.
Un cast straordinario con tante stelle e tre mattatori d'eccezione Gassman, Manfredi e Sordi con quest'ultimo, capace negli anni di assumere le più variegate e divertenti personalità, nella spassosa versione Gorni Kramer con tanto di baffetti e capelli neri impomatati e pettinati all'indietro.
Un cast straordinario con tante stelle e tre mattatori d'eccezione Gassman, Manfredi e Sordi con quest'ultimo, capace negli anni di assumere le più variegate e divertenti personalità, nella spassosa versione Gorni Kramer con tanto di baffetti e capelli neri impomatati e pettinati all'indietro.
Crimen
Italia, Francia 1960
Regia: Mario Camerini
Musiche Pino Calvi
con
Alberto Sordi: Alberto Franzetti
Vittorio Gassman: Remo Capretti
Nino Manfredi: Quirino Filonzi
Dorian Gray: Eleonora Franzetti
Franca Valeri: Giovanna Filonzi
Silvana Mangano: Marina Colucci Capretti
Sylva Koscina: Carolina
Bernard Blier: il commissario di polizia
Georges Rivière: Gaston, l'amante di Eleonora
Geo Montax: Lamberto, il vice commissario
Jacques Francel: Jean
Tino Scotti: Fiorenzo, il proprietario del salone da barbiere
Giulio Tomasini: Giambattista
Consalvo Basili: Egidio, il cameriere della villa
Bianca Castagnetta: Caterina, la cameriera della villa
Lamberto Antinori: Mario
Mario Meniconi: Francesco
e con
Filomena il cane bassotto
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