Audace colpo dei soliti ignoti
C ontattato a Roma da un certo Virgilio detto “il Milanese”, Peppe er Pantera viene convinto a compiere un furto milionario ai danni del Totocalcio in quel di Milano. Deve mettere insieme una banda per un colpo facile da realizzare con la complicità di uno dei ragionieri che scorterà come di consueto le giocate dalla sede di Milano alla banca più vicina. Con un mezzo bloccheranno l'auto col ragioniere e un autista a bordo, si faranno consegnare la valigia con i soldi e se la batteranno con un'altra auto. Chi meglio dei suoi vecchi compagni d'avventura per un lavoretto che si preannuncia semplice e lucroso. Eccolo quindi contattare immediatamente Mario, il di lui futuro cognato Michele detto "Ferribotte", il palo Capannelle e manca solo un autista provetto che viene individuato nel disoccupato Ugo detto "Piede amaro". Costui verrà da Roma in auto mentre il resto della banda arriverà a Milano col treno dei tifosi romanisti diretti allo stadio per la partita col Milan. Fatto il colpo se ne torneranno in auto a Bologna dove saliranno sul treno di ritorno degli stessi tifosi da Milano. Biglietti della partita e del treno acquistati serviranno come eventuale alibi mentre Ugo che è incensurato non ha di che preoccuparsi. Il colpo riesce nonostante alcuni imprevisti e anche la successiva fuga col solo Pantera rimasto indietro dopo un trauma seguito allo scontro per bloccare l'auto con i soldi. Ripresosi rientra successivamente a Roma dove i suoi complici hanno pensato bene di lasciare la valigia con i soldi al deposito bagagli della stazione per far calmare le acque che da subito si preannunciano agitate per loro. A Milano infatti qualcuno ha riconosciuto nella parlata di uno di loro uno spiccato accento romanesco, ragion per cui vengono messi sotto torchio tutti i pregiudicati della capitale, specie quelli come loro che erano a Milano in quel giorno. Non hanno tuttavia prove a loro carico e neanche le perquisizioni a sorpresa nelle loro abitazioni portano ad alcunché. Ma la banda si sente pressata e decide di lasciare tutto il malloppo a Ugo, unico a non essere oggetto delle indagini sperando che quando si saranno placate del tutto le acque costui riconoscerà loro la parte. Ma l'uomo è a sua volta preoccupato dal fatto di vedersi scaricate tutte le responsabilità della rapina, al punto che decide di sbarazzarsi della valigia avvertendo la polizia con una telefonata anonima. Avvisati gli altri succede un finimondo quando spiega quello che ha fatto e soprattutto di non aver tenuto per sé nemmeno un bigliettone, ragion per cui si precipitano sul luogo dove ha lasciato il malloppo nella speranza di arrivare prima della polizia. Purtroppo per loro Ugo ha avvertito il commissariato più vicino che a sirene spiegate è già sul posto. Bisogna squagliarsela e nel fuggi fuggi Er Pantera viene fermato da due vigili in moto che gli contestano una contravvenzione per non aver attraversato sulle strisce pedonali. I titoli di coda chiudono la storia sulle imprecazioni dell'uomo verso i vigili rei di prendersela con i più deboli invece di catturare i ladri.
Divertente seguito del capolavoro di Monicelli, che vede la storica "banda" diretta stavolta da Nanny Loi con fare leggero, avvalendosi della bravura degli interpreti e con un ritmo serrato che fa volar via con spensieratezza un'abbondante ora e mezza di film.
Audace colpo dei soliti ignoti
Italia 1959
Regia: Nanni Loy
Musiche Piero Umiliani
con
Vittorio Gassman: Giuseppe "Peppe er Pantera" Baiocchi
Renato Salvatori: Mario Angeletti
Riccardo Garrone: Virgilio "il Milanese"
Nino Manfredi: Ugo "Piede amaro" Nardi
Carlo Pisacane: Pierluigi "Capannelle"
Tiberio Murgia: Michele "Ferribotte" Nicosia
Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
Vicky Ludovisi: Floriana
Gianni Bonagura: Amedeo, il ragioniere del Totocalcio
Gastone Moschin: Alfredo, il libraio
Mario Feliciani: il maresciallo
Mauro Lemma: Carletto
Gina Amendola: Imma
Clara Bindi: Clara Nardi moglie di Ugo
Ciccio Barbi: il carabiniere in bici (non accreditato)
Nino Musco: il poliziotto calvo
Toni Ucci: l'autista dell'auto del Totocalcio
e con
Lella Fabrizi
Tullio Altamura
Renzo Pevarello
Gianni Baghino
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