Guerra indiana
F ort Crown Point, quartier generale dei Rangers di Rogers, è un avamposto inglese nei remoti territori del Nord America contesi anche dai Francesi contro i quali si è in guerra e che si servono dei loro alleati Algonchini di Lupo Nero per razziare, uccidere e terrorizzare gli insediamenti di pacifici coloni inglesi, allo scopo di conquistare sempre più territorio. Il Maggiore Robert Rogers, temutissimo dagli indiani per la sua abilità e coraggio nel contrastarli, è alle prese con un possibile traditore all'interno del forte che controllando le sue mosse, mette in guardia gli indiani delle sue sortite. Riesce con un tranello, fornendosi come esca, a scoprire nell'armaiolo Rivas la spia e a farlo fucilare per poter liberamente dare atto alla sua missione che prevede un'incursione nel campo di Lupo Nero per distruggerlo e sterminare quanti più indiani possibile. Da lì infatti partono tutte le razzie nella zona e la minaccia più concreta per Forte Crown Point. Ha il tempo per debellare un ignobile traffico di detenute inglesi vendute come mogli a cacciatori di pelli contro la loro volontà, condotto da un giudice di pace della contea, che con la moglie gestisce senza scrupoli e con seconde finalità, una taverna che rappresenta l'unico luogo di svago e di smercio per i tanti rudi trapper, che vivono e cacciano in quelle sconfinate foreste. In avanscoperta, il maggiore si accorge che il suo cartografo è stato fatto prigioniero dagli Algonchini mentre ritraeva il loro campo e ora rischia di essere torturato e ucciso insieme ad una sventurata famiglia di coloni. Non c'è tempo da perdere e mandato il fido sergente Marriner a velocizzare l'arrivo del grosso dei rangers, lui si presenta al campo indiano e sfida apertamente Lupo Nero in un duello all'ultimo sangue che non può rifiutare. Se vince avrà indietro i prigionieri, mentre se perde subirà la loro stessa sorte e in più il capo avrà le 1000 sterline di taglia messe sulla sua testa dai francesi. Il duello è falsato dal fratello di Lupo Nero che, vistolo ormai battuto, tramortisce con un colpo Rogers che ripresosi nella capanna con gli altri prigionieri, sa di dover morire il mattino seguente. Ma ecco che poco prima dell'alba i rangers arrivano e sorprendono nel sonno gli indiani che soccombono in massa o si arrendono mentre in pochi riescono a fuggire. Lupo nero cerca di colpire a tradimento il Maggiore Rogers ma questi più veloce gli pianta la sua accetta in pieno petto. La missione è terminata con successo e si può rientrare al forte.
Jacques Tourneur confeziona un buon film di genere avventuroso ambientato nei magici paesaggi dove la natura è selvaggia come gli esseri umani che la popolano, attingendo tuttavia a piene mani, alle scene di battaglia del ben più solido e famoso film di King Vidor sul medesimo argomento dei Rangers di Rogers: Passaggio a Nord Ovest.
Buono il cast con una giovane Angie Dickinson alle prime armi e il solito convincente Claude Akins come cattivo da malmenare. Buoni anche gli interpreti principali meno noti, come il "televisivo" Keith Larsen che da maggiore Rogers perde nettamente il confronto col mostro sacro Spencer Tracy. O il bravo caratterista Buddy Ebsen senz'altro al di sotto del più celebre Walter Brennan.
Frontier Rangers
USA 1959
Regia: Jacques Tourneur
Musiche Raoul Kraushaar
con
Keith Larsen : Maggiore Robert Rogers
Buddy Ebsen: Sergente Hunk Marriner
Don Burnett: Langdon Towne
Pat Hogan: Rivas
Lisa Gaye: Natula
Philip Tonge: Generale Amherst
Larry Chance: Lupo Nero
Angie Dickinson: Rosa Carver
Rebecca Welles: Maureen Carver
Lisa Davis: Elizabeth Brannen
Claude Akins: Caleb Brandt
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