Gli uomini della terra selvaggia
D ue detenuti escono lo stesso giorno dalla prigione dopo aver scontato una pena detentiva per reati diversi. Peter Van Hoek, detto l'olandese, ingegnere minerario e geologo, è stato accusato di aver sottratto dell'oro, mentre John McBain, un allevatore, è andato dentro per aver ucciso l'uomo che gli aveva portato via il ranch con un sotterfugio. Entrambi imbrogliati, all'olandese avevano nascosto un lingotto nella camera d'albergo, si recano a Prescott dove lo sceriffo li accoglie in maniera brusca. Non è posto per ex galeotti e intima all'olandese di prendere la prossima diligenza che partirà l'indomani sera. Lui ha un piano ben preciso che è quello di raccogliere quanto più oro possibile da una vena che aveva scoperto prima dell'arresto e alla quale ha pensato per tutto il tempo che è rimasto rinchiuso. Si trova in un pozzo secondario e pericolante che lui stesso aveva fatto chiudere e per ironia della sorte la vena si trova sotto a quella che una volta era la proprietà di McBain. L'olandese propone a Lounsberry, un possidente locale, un quantitativo d'oro in cambio della metà circa del valore in denaro contante e ottenuto l' accordo organizza il da farsi assoldando Vincente, un valido esperto di esplosivi facente parte della locale comunità messicana. Comunità nella quale è ben visto anche McBain per aver difeso la bella Anita dall'aggressione di Comanche e di due suoi uomini, tutti al soldo di Lounsberry e del suo sodale Sample. Affrontando pericoli e rischi di crolli, i nostri riescono a riempire 4 grandi sacche del prezioso minerale ma una volta da Lounsberry si trovano di fronte all'ennesimo voltafaccia con questi che intima loro di lasciare lì tutto, spalleggiato niente meno che dal vice sceriffo. La sparatoria è inevitabile al loro rifiuto e McBain rimane ferito dopo aver ucciso il vice. A casa di Anita l'olandese gli estrae la pallottola ma vengono subito circondati da Lounsberry e una mezza dozzina di uomini e si inizia a sparare. Quando sembra che per i due non ci sia più nulla da fare ecco che Anita aizza i suoi contro i gringos salvandoli. Tra McBain e Anita è ormai amore e col carico d'oro partono per Durango dove contano di acquistare un ranch e rifarsi una vita. L'olandese li raggiungerà un giorno perché adesso deve mantenere la parola data allo sceriffo e salire su quella diligenza. McBain lo aspetterà, non è da tutti avere un simile amico specie per lui che non ne ha mai avuto uno.
Delmer Daves pur essendo tra i migliori registi del genere, risulta poco convincente come western e decisamente meglio come melodramma a lieto fine. Insipido Alan Ladd al contrario del corposo e spumeggiante Ernest Borgnine. Semplicemente bella Katy Jurado e c'è pure il paisà Anthony Caruso nel consueto ruolo di cattivo mezzosangue pellerossa. Quando a Hollywood italiano faceva rima con indiano.
The Badlanders
Stati Uniti 1958
Regia: Delmer Daves
con
Alan Ladd: Peter Van Hoek - l'olandese
Ernest Borgnine: John McBain
Katy Jurado: Anita
Claire Kelly: Ada Winton
Anthony Caruso: Comanche
Kent Smith: Cyril Lounsberry
Nehemiah Persoff: Vincente
Robert Emhardt: Sample
Adam Williams: Leslie
Ford Rainey: guardiano
John Daheim: Lee
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