Il bianco, il giallo, il nero
U n piccolo Pony sacro, dono dell'Imperatore del Giappone ai suoi connazionali in America, è stato rubato con un assalto al treno che lo trasportava, da un gruppo di agguerriti indiani Apache. Il Samurai che lo scortava è stato ucciso e il suo fido servitore Sakura, nonché addetto alle sacre cacche e puzzette del piccolo cavallino, si è investito, se pur non degno, del ruolo del suo padrone defunto ed è pronto a morire per liberarlo come fosse un vero samurai a sua volta. Gli indiani chiedono un forte riscatto per la liberazione del pony ammontante a un milione di dollari che il Console giapponese non esita a mettere a disposizione prelevandoli dal suo conto presso la banca del losco Butler. Costui è infatti in combutta con una banda che non solo vuole recuperare il denaro ma addirittura addossare la colpa agli Apache di Mesa Verde per farli sterminare dall'esercito e passare poi liberamente sul loro territorio con la costruenda ferrovia. Un bel piano insomma. Ma al solito non hanno fatto i conti con l'oste, anzi gli osti, nelle persone dell'imbranato ma risoluto Sakura, dello sceriffo tutto d'un pezzo Edward Gideon detto Black Jack e del lestofante Blanc de Blanc di origi italo-svizzere. Questo terzetto variegato ha il suo bel da fare a tenersi a bada l'un l'altro e mentre l'integerrimo sceriffo si cura personalmente del trasporto della cassa del denaro per il riscatto, lo svizzero cerca sempre di rubarlo, guardandosi anche dal buon Sakura il cui unico scopo è liberare il sacro pony. Senza contare che sulle loro tracce il banchiere Butler ha sguinzagliato il Maggiore Donovan, un pazzoide rinnegato e radiato dall'esercito, con una banda di tagliagole. In un crescendo di azione e divertenti trovate, i nostri scoprono l'inganno e recuperano il cavallino prigioniero di finti indiani. I centomila dollari di ricompensa se li pappa però il furbo svizzero lasciando il contrariato sceriffo alle cure della dispotica moglie e della sua numerosissima famiglia. Mentre il samurai è felice di aver compiuto la sua missione e di aver assolto positivamente all'obbligo morale che gli pesava più di una montagna secondo l'antico codice etico di quell'ordine del quale oggi può farne degnamente parte.
Filone comico del genere spaghetti western con ottimi interpreti e adeguata regia per una trama divertente accompagnata dalle note dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis che firmano la simpatica colonna sonora.
Italia 1974
Regia: Sergio Corbucci
Musiche Maurizio e Guido De Angelis
con
Giuliano Gemma: Blanc De Blanc, il bianco
Tomas Milian: Sakura, il giallo
Eli Wallach: Sceriffo Edward Gideon alias Black Jack, il nero
Mirta Miller: La Rossa del Saloon
Jacques Berthier: Butler il banchiere
Ideo Saito: Yamoto
Romano Puppo: Kady
Frank Nuyen: Console Giapponese
Manuel de Blas: Maggiore Donovan
Chris Huerta: il più grasso dei fratelli Robinson
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