Viaggio allucinante
Q
uesto film vi condurrà dove nessuno è stato finora; nessuno ha mai visto ciò che voi state per vedere. Ma in questo nostro mondo, che si prepara a raggiungere la Luna, e dove, intorno a noi, accadono le cose più incredibili, un giorno, domani forse, gli eventi ai quali state per assistere, possono e potranno realizzarsi.
In un tripudio di effetti speciali che valsero uno dei due oscar ottenuti da questo film, si dipana una trama incredibile che lo pone senza discussione tra i classici del cinema di fantascienza di tutti i tempi. La storia vede lo scienziato Jan Benes fatto fuggire in occidente con l'aiuto della CIA, fatto oggetto di un grave attentato una volta giunto in America. Con un vasto ematoma nel cervello è tenuto in coma farmacologico in uno stato di semi ibernazione per rallentare al minimo la sua attività fisica in attesa di stabilire il modo più idoneo per salvarlo. Lui è riuscito a scoprire il modo di mantenere rimpiccioliti e microscopici sia uomini che oggetti per un periodo illimitato. Mentre tale processo studiato e messo a punto anche dagli americani è limitato a soli 60 minuti. Ecco che bisogna salvare a tutti i costi lo scienziato per poter acquisire le sue informazioni e al tempo stesso evitare che spie nemiche possano ucciderlo. Un sommergibile a propulsione nucleare e un equipaggio scientifico è pronto ad essere miniaturizzato ed iniettato in una vena del professore da dove raggiungerà l'ematoma e tenterà di rimuoverlo con un laser appositamente realizzato. Tra questi, il celebre neurochirurgo Peter Duval incaricato di operare, è sospettato di poter essere al soldo del nemico e di tentare l'eliminazione del prezioso paziente piuttosto che il suo salvataggio. Ma non c'è tempo e altri capaci come lui per la missione e così si decide di affiancargli un altro medico esperto di vasi sanguigni oltre ad arruolare per la missione l'agente Grant, lo stesso che brillantemente è riuscito a portarlo fuori dalla cortina di ferro. Con loro c'è il pilota, Capitano Bill Owens, e la bella Cora Peterson, assistente inseparabile del dottor Duval e avranno soltanto 60 minuti di tempo prima che il processo di miniaturizzazione perda efficacia e vengano attaccati dai globuli bianchi non appena inizieranno a riacquistare le dimensioni originali. Tracciati per via del loro propellente nucleare verranno recuperati da una vena del collo a missione terminata. Dovranno affrontare ogni sorta di pericolo all'interno del corpo umano oltre a diversi tentativi di sabotaggio portati da un membro dell' equipaggio e come purtroppo previsto prima della partenza. Tra turbolenze causate da fistole impreviste, attacchi di anticorpi, risucchi dovuti alla normale respirazione del paziente durante il transito nei polmoni e i rumori micidiali nei pressi dell'orecchio, i nostri riescono ad arrivare all'ematoma e ridurlo quel tanto che basta alla sua guarigione. Eliminare il sabotatore nella persona dell'insospettabile Dottor Michaels e con il sottomarino ormai incapsulato dai globuli bianchi, tentare l'ultima via di fuga possibile: il nervo ottico. E qui raccolti in una lacrima su di un vetrino dal Colonnello Reid, vengono finalmente riportati alle dimensioni naturali nel tripudio generale di tutto il personale del laboratorio e prima del pistolotto finale.
I produttori del film sono riconoscenti ai medici, ai tecnici ed ai ricercatori scientifici, le cui cognizioni ed esperienze hanno permesso di condurre a termine quest'opera.
Fantastic VoyageIn un tripudio di effetti speciali che valsero uno dei due oscar ottenuti da questo film, si dipana una trama incredibile che lo pone senza discussione tra i classici del cinema di fantascienza di tutti i tempi. La storia vede lo scienziato Jan Benes fatto fuggire in occidente con l'aiuto della CIA, fatto oggetto di un grave attentato una volta giunto in America. Con un vasto ematoma nel cervello è tenuto in coma farmacologico in uno stato di semi ibernazione per rallentare al minimo la sua attività fisica in attesa di stabilire il modo più idoneo per salvarlo. Lui è riuscito a scoprire il modo di mantenere rimpiccioliti e microscopici sia uomini che oggetti per un periodo illimitato. Mentre tale processo studiato e messo a punto anche dagli americani è limitato a soli 60 minuti. Ecco che bisogna salvare a tutti i costi lo scienziato per poter acquisire le sue informazioni e al tempo stesso evitare che spie nemiche possano ucciderlo. Un sommergibile a propulsione nucleare e un equipaggio scientifico è pronto ad essere miniaturizzato ed iniettato in una vena del professore da dove raggiungerà l'ematoma e tenterà di rimuoverlo con un laser appositamente realizzato. Tra questi, il celebre neurochirurgo Peter Duval incaricato di operare, è sospettato di poter essere al soldo del nemico e di tentare l'eliminazione del prezioso paziente piuttosto che il suo salvataggio. Ma non c'è tempo e altri capaci come lui per la missione e così si decide di affiancargli un altro medico esperto di vasi sanguigni oltre ad arruolare per la missione l'agente Grant, lo stesso che brillantemente è riuscito a portarlo fuori dalla cortina di ferro. Con loro c'è il pilota, Capitano Bill Owens, e la bella Cora Peterson, assistente inseparabile del dottor Duval e avranno soltanto 60 minuti di tempo prima che il processo di miniaturizzazione perda efficacia e vengano attaccati dai globuli bianchi non appena inizieranno a riacquistare le dimensioni originali. Tracciati per via del loro propellente nucleare verranno recuperati da una vena del collo a missione terminata. Dovranno affrontare ogni sorta di pericolo all'interno del corpo umano oltre a diversi tentativi di sabotaggio portati da un membro dell' equipaggio e come purtroppo previsto prima della partenza. Tra turbolenze causate da fistole impreviste, attacchi di anticorpi, risucchi dovuti alla normale respirazione del paziente durante il transito nei polmoni e i rumori micidiali nei pressi dell'orecchio, i nostri riescono ad arrivare all'ematoma e ridurlo quel tanto che basta alla sua guarigione. Eliminare il sabotatore nella persona dell'insospettabile Dottor Michaels e con il sottomarino ormai incapsulato dai globuli bianchi, tentare l'ultima via di fuga possibile: il nervo ottico. E qui raccolti in una lacrima su di un vetrino dal Colonnello Reid, vengono finalmente riportati alle dimensioni naturali nel tripudio generale di tutto il personale del laboratorio e prima del pistolotto finale.
I produttori del film sono riconoscenti ai medici, ai tecnici ed ai ricercatori scientifici, le cui cognizioni ed esperienze hanno permesso di condurre a termine quest'opera.
Stati Uniti 1966
Regia: Richard Fleischer
Musiche Leonard Rosenman
con
Stephen Boyd: Grant
Raquel Welch: Cora Peterson
William Redfield: Capitano Bill Owens
Donald Pleasence: Dottor Michaels
Arthur Kennedy: Dottor Peter Duval
Edmond O'Brien: Generale Carter
Arthur O'Connell: Colonnello Donald Reid
Jean Del Val: Prof. Jan Benes
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