Scappo a casa
M ichele, meccanico di professione, è un impenitente donnaiolo e ama ostentare ricchezza spendendo tutti i suoi soldi in bagordi nei vari locali notturni di tendenza. Grazie ad un amico farmacista si aiuta con qualche pillolina per aumentare le prestazioni e disdegna il diverso, specie chi sta invadendo il paese proveniente dall'Africa. Ma ne farà le spese quando dovrà arrangiarsi come i tanti che cercano di passare le varie frontiere dell'Occidente per cambiare vita. Infatti, quando il collega Pasquale, come lui arrapato e dedito alle conquiste femminili, specie negli ex paesi del blocco comunista, si infortuna sul lavoro mentre era in procinto di passare un week end programmato a Budapest, lui ne prende il posto. Così tutto bello azzimato e con auto di lusso decapottabile, probabilmente presa in "prestito" dall'officina dove lavora, si fionda nella capitale ungherese. Entra subito nell'ingranaggio del dorato mondo delle squillo d'alto bordo nei locali notturni di un certo prestigio ma finisce per farsi rubare auto e documenti, finendo sulla strada lacero e malconcio. La polizia locale non crede sia un italiano come asserisce bensì uno dei tanti "migranti" che vagabondano ormai in città. Per loro sembra più un tunisino che un italiano come sostiene, per cui viene rinchiuso in un campo di detenzione da dove però riesce a fuggire con altri 4 africani sventurati come lui. Dopo diverse peripezie arriva a piedi alla frontiera slovena per finire di nuovo in un campo di detenzione e lavoro forzato gestito da una cooperativa che lucra sui migranti con la connivenza della locale polizia con la quale spartisce i proventi. Nel tempo si è legato a Mugambi, un gigante di colore che si vanta anche di essere uno stregone, anche se spesso ci litiga per banali motivi, tra i quali una pista che dovrebbe portarli ad un "passeur" in grado di far loro attraversare la frontiera. Ma mentre Michele vorrebbe tornare in Italia, Mugambi e un'altra ragazza che si è unita a loro vorrebbe arrivare in Svezia. Sta di fatto che Michele da provetto meccanico fa partire un catorcio abbandonato nel campo dove sono rinchiusi e insieme agli altri due evade. Arrivano al luogo dove era previsto l'incontro con la guida ma gli altri cercano di avvantaggiarsi su Michele facendogli perdere l'opportunità. Tuttavia sono nei pressi della frontiera italiana e mentre Mugambi e la ragazza cercano di passare travestiti, Michele con un sotterfugio li aiuta a dileguarsi, quando si traveste da alpino rubandone la divisa ad uno che era con un gruppo a festeggiare il consueto raduno. Con la divisa e un portamento militaresco garantisce per i due che riescono giusto in tempo ad entrare in Italia mentre l'alpino derubato con la polizia slovena riconosce e fa catturare Michele. Lui pensa che lo porteranno in Italia essendo lui italiano, ma i poliziotti lo scambiano ancora per tunisino non credendogli e lo riportano indietro al campo di detenzione incuranti del poveretto che gli sbraita contro.
Aldo Baglio si veste, per sua stessa definizione, da "stronzetto viziato egoista" finendo vittima dell'apparire ma, ironia della sorte, all'esatto opposto di quanto desiderato, ed é proprio questo il senso del bel film che il nostro interpreta con la sua innata simpatia e mimica. Ed è soprattutto la sua prestazione a tenere viva l'attenzione e salvare un risultato che a causa di una sceneggiatura tutto sommato deficitaria, poteva avere ben altro risultato.
Scappo a casa
Italia 2019
Regia: Enrico Lando
Musiche Fabrizio Mancinelli
con
Aldo Baglio: Michele
Angela Finocchiaro: il Commissario Ursula
Jacky Ido: Mugambi
Benjamin Stender: Bojan
Fatou N'Diaye: Babelle
Hassani Shapi: Umar
Giovanni Esposito: il farmacista
Rocco Barbaro: Pasquale
Mario Pupella: Pavelic
Dino Longo: Seidovic
Lana Vladi: Agota
Awa Ly: Jamilah
Thierno Thiam: il marito di Jamilah
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