Peppermint - L'angelo della vendetta
R imasta ferita nella sparatoria che ha visto morire marito e figlioletta, trucidati da una banda di narcotrafficanti, che fa capo a Diego Garcia, Riley North che ha riconosciuto i tre che a bordo della macchina tesero l'agguato mortale, si è vista prima oggetto di un tentativo di corruzione da parte dell'avvocato dei banditi per ritirare la denuncia, per poi vederli assolti per insufficienza di prove. In aggiunta la donna infuriata per tale decisione si era scagliata con violenza contro quei tre, venendo bloccata dagli agenti e affidata in cura, per ordine del giudice, ad una clinica per alienati mentali. Ma durante il trasporto in ambulanza, la donna con un colpo di mano si era liberata e aveva fatto perdere le sue tracce. Cinque anni dopo la polizia la rintraccia dopo che una telecamera di video sorveglianza l'ha sorpresa a rubare armi in un negozio periferico di San Bernardino. Subito dopo ecco la macabra scoperta di tre narcos uccisi e appesi ad un cavalcavia, gli stessi dell'agguato, che mettono definitivamente la polizia sulle sue tracce. Anche gli ultimi dubbi vengono fugati quando il giudice di quella scellerata sentenza viene ucciso nella sua abitazione fatta esplodere, per cui tutti i notiziari diffondono le immagini della donna e si allertano così forze dell'ordine e di conseguenza tutti gli uomini di Garcia. Quest'ultimo ha però ormai il fiato sul collo della vendicativa Riley che lo tallona fino ad irrompere in un suo laboratorio di raffinazione droga super protetto. Qui ucciderà tutti gli uomini di guardia lasciando il solo contabile in vita, che dopo aver fornito l'ubicazione della banda, viene mandato a riferire a Garcia che il prossimo sarà lui. Nella lussuosa e blindatissima villa del boss, Riley piomba furtiva seminando morte ma Garcia riesce a sfuggirgli e scoperto, grazie a un poliziotto corrotto, dove la donna con ogni probabilità si nasconde, le tende un agguato con gli uomini rimasti. Ma anche la polizia è ormai sulle loro tracce seguendo l'enorme scia di sangue lasciata e arriva giusto in tempo per tentare di impedire a Riley di giustiziare Garcia. Lei nonostante sia ferita gravemente lo uccide senza pietà di fronte agli occhi dei numerosi agenti accorsi per poi scomparire come un fantasma. Ma sanno ormai dove trovarla ed infatti la catturano quasi esangue sulla tomba dei suoi desiderosa solo di poterli raggiungere. Ma l'agente che ne ha seguito il caso la porta in ospedale dove giorni dopo la va a trovare e mentre Riley è ammanettata al lettino, lui le porta la riconoscenza di tutto il corpo di polizia per aver distrutto una pericolosissima banda di narcos e scoperto una fitta rete di corruzione all'interno del dipartimento. Tutti loro le sono grati e nel stringerle la mano le lascia la chiavetta delle manette dalle quali poco dopo Riley si libera per dileguarsi nella concreta ipotesi di un frizzante sequel.
Un buon thriller giocato sul tema della vendetta, solido per quanto riguarda la parte narrativa e dall'azione serrata, con protagonista una convincete Jennifer Garner che sa dare al personaggio le giuste connotazioni psicologiche, risultando alla fine più che credibile come angelo vendicatore che è poi il logo e locandina del film.
Peppermint
Stati Uniti d'America 2018
Regia: Pierre Morel
Musiche Simon Franglen
con
Jennifer Garner: Riley North
Jeff Hephner: Chris North
Cailey Fleming: Carly North
John Gallagher Jr.: Stan Carmichael
John Ortiz: Moises Beltran
Juan Pablo Raba: Diego Garcia
Annie Ilonzeh: Lisa Inman
Richard Cabral: Salazar
Method Man: agente Barker
Tyson Ritter: Sam
Pell James: Peg
Jeff Harlan: James Stevens
Chris Johnson: Mickey
Kyla Drew: Maria
Gustavo Quiroz: Jose
Michael Reventar: Ortega
John Boyd: Marvin
Michael Mosley: Robert Henderson
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