Maciste all'inferno
C ondannata al rogo una strega scozzese maledice tutti gli abitanti di quel luogo e cent'anni dopo la sua morte, nel diciassettesimo secolo, tutta la zona è soggetta ancora alla sua maledizione, con episodi di follia specie tra le donne, anche le più probe e pie, che si sentono chiamate dal diavolo con una forza inarrestabile che le condurrebbe al suicidio se non venissero opportunamente internate dalle autorità. Quando poi giunge sul posto Martha Gunt, un'ava della strega che porta il suo stesso nome e che intende insediarsi nell'antico castello di famiglia, scoppia il finimondo. Vanamente il marito tenta di difenderla dalla furia della popolazione e buon per loro che giunge nei pressi Maciste, un giovane dalla forza sovrumana, che li sottrae al linciaggio e con l'aiuto del borgomastro si cerca di dare alla donna un giusto processo. Siccome la gente è terrorizzata da un albero secco che secondo loro influisce negativamente sulle persone e che nessuno ha il coraggio di sradicare, viene incaricato il senza paura Maciste di abbatterlo. Questi non ci mette indugi e lo svelle scoprendo sotto le sue radici un sinistro passaggio che porta direttamente agli Inferi. Senza esitare lo percorre per cercare di porre fine ai malefici influssi della strega e si trova immediatamente in un mondo ostile di condannati e belve feroci oltre che di prove difficili da superare finché la strega Fania, colpita da tanto coraggio, cede all'amore per quel forzuto e puro eroe, sacrificandosi per amore e ottenendo da lui un bacio che la libererà per sempre dal male. Maciste che aveva tra le braccia una bellissima donna dopo averla baciata si ritrova con un pugno di polvere in mano e questo significa la fine dei suoi sortilegi e, una volta fuori da quel luogo di dolore, scopre che la giovane e suo marito stavano per essere bruciati sul rogo ma che una provvidenziale e miracolosa pioggia caduta solo sulla pira, ne aveva scongiurato gli esiti nefasti. La coppia viene liberata e la gente ritrova finalmente il sereno in quel posto a lungo maledetto, con Maciste che ringraziato si accomiata verso altre mete bisognose della sua forza e del suo coraggio.
Kirk Morris, all'anagrafe Adriano Bellini, è il giovane e convincente protagonista alle prese con le più disparate prove di forza, in una trama del tutto improbabile, anche se al tempo coinvolgente e gradita dal pubblico delle sale parrocchiali e periferiche. Cast a completamento modesto con buoni effetti speciali inseriti negli stupendi scenari delle Grotte di Castellana scelte come sede degli Inferi.
Maciste all'inferno
Italia 1962
Regia: Riccardo Freda
Musiche Carlo Franci
con
Kirk Morris: Maciste
Hélène Chanel: Fania, la strega
Vira Silenti: Martha Gunt
Angelo Zanolli: Charlie Law
Andrea Bosic: Giuduce Parris
Antonella Della Porta: Doris
Charles Fawcett: il dottore
Gina Mascetti: l'ostessa
John Francis Lane: il cocchiere
John Karlsen: il borgomastro
Remo De Angelis: Prometeo
Puccio Ceccarelli: Golia
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