L'assalto
U n messaggio del Generale Blackwell recapitato al Capitano Walsh mentre scortava una carovana di pionieri a Forte Furnace, lo richiama con urgenza a Lordsburg con tutti i suoi uomini. Significa morte certa per i pionieri che senza scorta sono alla mercé di Piccolo Cane e dei suoi Apaches. Questi sono scesi sul sentiero di guerra in quanto si ritengono imbrogliati dal precedente trattato dopo che è stato scoperto argento nella loro riserva, richiamando sul posto gente da ogni parte. Con un colpo di mano massacrano i pionieri e si nascondono nei loro carri entrando indisturbati senza destar sospetti al forte e massacrando tutti dando poi fuoco alla struttura. La ovvia reazione dei militari li respinge ben oltre i confini precedenti relegandoli in uno spazio ancora più angusto e in pochi anni è sorta in quei luoghi una cittadina chiamata Furnace Creek che è popolata dai tanti richiamati dall'argento. Ma i più lavorano nella miniera dell'affarista Edward Leverett che ha approfittato prima di tutti della scoperta ai tempi del massacro perpetrato dagli indiani. Il Generale Fletcher Blackwell è morto durante il processo di fronte alla Corte Marziale negando di aver mai inviato un simile ordine, mentre il suo principale accusatore, il Capitano Grover A. Walsh, non potè esibirlo in quanto andato perduto nella bisaccia dove lo aveva riposto al pari del suo cavallo durante un agguato indiano. Il povero generale non aveva retto le accuse, specie quelle che lo incolpavano di aver approfittato della scoperta dell'argento per far intervenire l'esercito ed allontanare gli indiani, magari coinvolgendo i suoi due figli come soci in una società mineraria sorta per sfruttare la zona. Era troppo e pur non avendo buoni rapporti con uno dei figli, Cash, non tollerava che venisse coinvolta la sua famiglia in quei loschi affari al punto che il suo cuore non aveva retto. L'altro figlio, il Capitano Rufe Blackwell, presente al processo, aveva abbandonato la carriera militare per dedicarsi alla completa riabilitazione di suo padre. Per questo si mette alla ricerca del principale accusatore, ritrovandolo a Furnace Creek ormai ridotto ad un ubriacone. Suo fratello Cash era giunto prima e aveva già preso contatti con quell'uomo scoprendo che rischiava di venire ucciso per motivi non ancora chiari. Col fratello non corre buon sangue per cui si decide di procedere ognuno per proprio conto. Walsh vorrebbe lasciare il paese ma Leverett lo tiene in pugno e temendo possa rivelare il loro complotto ai nuovi arrivati lo fa uccidere da un suo scagnozzo. Tuttavia Walsh ha fatto in tempo a lasciare scritto di suo pugno che l'ordine non fu dato dal generale a suo tempo ma fu un complotto da lui stesso ordito con Edward Leverett e aizzando Piccolo Cane coi suoi Apaches. Sarà proprio quest'ultimo a mettere la parola fine alla vita dello spregiudicato Leverett nello scontro finale che lo ha visto con la sua banda misurarsi con Cash. Questi vede suo padre riabilitato e può fermarsi in paese visto che Molly Baxter del locale ristorante fa un buon caffè e ha messo gli occhi su di lui.
Un buon western con bravi interpreti e una trama solida il cui principale difetto è il ridoppiaggio fatto in epoca recente con voci non certo all'altezza di quelle del periodo d'oro dei doppiatori nazionali. Anche l'azione latita parecchio eccezion fatta ad inizio e fine film.
Fury at Furnace Creek
Stati Uniti 1948
Regia: H. Bruce Humberstone
Musiche David Raksin
con
Victor Mature: Cash Blackwell / Tex Cameron
Glenn Langan: Capitano Rufe Blackwell / Sam Gilmore
Coleen Gray: Molly Baxter
Reginald Gardiner: Capitano Grover A. Walsh
Albert Dekker: Edward Leverett
Robert Warwick: Generale Fletcher Blackwell
Roy Roberts: Al Shanks
Fred Clark: Bird
Charles Kemper: Pacifico Jones
George Cleveland: Giudice
Willard Robertson: Generale Leads
Griff Barnett: Appleby
non accreditato
Jay Silverheels: Piccolo Cane
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