Il continente scomparso
U n razzo di nuova fabbricazione è precipitato in un punto imprecisato dell'Oceano Pacifico e il comando militare americano, preoccupato che possa cadere in mani nemiche, incarica il Maggiore Nolan dell'Aeronautica Militare di organizzare una missione di recupero nel punto dove ha fatto perdere le sue tracce. Occorre ritrovarlo prima degli altri anche per capire cosa non ha funzionato e migliorare il difetto in quelli di prossima fabbricazione. Con il vice pilota Tenente Wilson e il sergente Tatlow, il Maggiore si porta appresso i tre scienziati, Rostov, Briggs e Phillips, responsabili del progetto. Durante il volo si fa scalo per rifornimenti in un paio di isole prima di capitare in una zona a forte radiazione che improvvisamente rende i comandi dell'aereo inservibili. Il maggiore è costretto ad un atterraggio di emergenza puntando su di una provvidenziale isola che dovrebbe trovarsi proprio nei pressi del luogo dove scomparve il razzo. La foresta attenua l'impatto e il solo Briggs rimane ferito ad una gamba seppur in modo tale da non comprometterne la marcia che si rende necessaria all'interno della fitta giungla. Presi con loro armi e provviste i sei si imbattono tempo dopo in una giovane che è rimasta sola con il fratellino nel villaggio dopo che tutti se ne erano scappati. Un fragore enorme dal cielo si era abbattuto su quella che consideravano la loro montagna sacra ed era chiaramente un segno degli Dei arrabbiati con loro, per cui gli abitanti erano fuggiti a bordo delle canoe. Lei e suo fratello erano rimasti a curare il padre ferito dopo l'esplosione cosa questa che induce i sei a ritenere di aver trovato il razzo. La ragazza mostra loro la strada per arrivare sulla montagna ma non li seguirà perché luogo proibito e sacro. Dopo un'impervia scalata i nostri scoprono una incredibile e rigogliosa natura in sommità, dovuta ad una forte radiazione che ha mantenuto tutto come milioni di anni prima comprese, con grande meraviglia e paura, alcune specie di dinosauri. Non hanno il tempo di stupirsi più di tanto che debbono vedersela subito con quegli enormi bestioni e dopo Briggs, precipitato durante la scalata, perdono, ferito gravemente da un Triceratopo, anche il povero sergente Tatlow. Ma il razzo è stato rinvenuto ed è stata recuperata la scatola nera con i dati di volo e dell'imprevisto malfunzionamento, ragion per cui è meglio tagliare la corda, anche perché una violenta scossa sismica sta squarciando l'isola segno di una evidente e prossima eruzione vulcanica se non peggio. Fortunatamente i quattro sopravvissuti riescono ad imbarcarsi su di una canoa e prendere il largo poco prima che l'intera isola esploda e svanisca nelle profondità dell'oceano portandosi con sé il suo incredibile segreto. Sarà difficile farsi credere ma l'importante è aver salvato la pelle e completato la missione.
Discreto esempio di fantascienza americana anni '50 che va visto ovviamente con gli occhi di quel periodo, in cui sicuramente ci si poteva emozionare per una vicenda che oggi fa tenerezza per la pochezza degli effetti disponibili al tempo. Ma è proprio qui la bellezza di un lavoro datato che testimonia i gusti di quel pubblico e i mezzi di lavorazione che il cinema adottava per divertire e stupire gli spettatori amanti della fantascienza.
Lost Continent
Stati Uniti 1951
Regia: Sam Newfield
Musiche Paul Dunlap
con
Cesar Romero: Maggiore Joe Nolan
Hillary Brooke: Mara Stevens
Chick Chandler: Tenente Danny Wilson
John Hoyt: Michael Rostov
Acquanetta: indigena malese
Sid Melton: sergente William Tatlow
Whit Bissell: Stanley Briggs
Hugh Beaumont: Robert Phillips
Murray Alper: sergente MP
William E. Green: Simmons
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