Zambo, il dominatore della foresta
C ondannato ingiustamente dapprima a morte per omicidio, con la pena commutata in 30 anni da scontare presso una colonia penale nel cuore dell'Africa, George approfitta di un trasferimento in treno per evadere, seppur ammanettato ad un altro detenuto. Insieme si infilano nel fitto della giungla dove per loro inizia una dura lotta per la sopravvivenza che vede ben presto soccombere il suo compagno. Allo stremo delle forze George viene trovato da una tribù di indigeni che lo catturano e portano in gabbia al loro villaggio. Tre anni dopo però i giornali parlano di uno strano uomo bianco chiamato Zambo che sta creando problemi di ordine pubblico aiutando le tribù del cuore dell'Africa a combattere contro le ingiustizie e i trafficanti. Si scopre che è uno dei due detenuti evasi per cui sulla sua testa si mette una taglia considerevole e tale da allettare cacciatori non solo di animali ma anche di uomini. Come Juanez che conosce la giungla come le sue tasche ed è stato contattato dal Prof. Woodworth di guidarlo dietro compenso alla ricerca del misterioso Zambo, unico in grado di tenere a bada animali e uomini per consentirgli di arrivare ad una mitica città perduta nella giungla. Finanziatore della spedizione è il ricco Perkins e con loro anche la bella Grace Woodworth, nipote del professore e provetta fotografa per documentare il viaggio e le eventuali scoperte. Juanez invece intende portarli nella zona dove si dice trovarsi Zambo per poi ucciderlo o catturarlo per incassare la taglia. Allo scopo si è accordato con un paio di scagnozzi pronti a tutto che con portatori negri seguiranno non visti la spedizione del professore per piombare al momento propizio sul ricercato. Zambo incontra la spedizione e si offre di accompagnarli nel luogo dove si presume si nasconda l'antica città e grazie a lui e alla sua innata capacità di farsi rispettare dagli animali e ben volere dalle varie tribù, si giunge in prossimità del luogo, con antiche tombe che testimoniano la presenza di una città. Ben presto individuata, essa nasconde manufatti di grande valore storico scientifico oltre a numerose gemme che il finanziatore Perkins vorrebbe prendere per ripagarsi delle spese sostenute. Ma sia Zambo che il professore intendono lasciare tutto lì dove si trova essendo patrimonio dell'Africa. Dello stesso avviso la nipote Grace che è fortemente impressionata e innamorata di quel possente individuo che deve battersi come un leone contro Juanez e i suoi scagnozzi arrivati sul posto a dargli manforte. Zambo ha la meglio e contemporaneamente apprende che un testimone lo ha scagionato dal delitto per cui era stato condannato e Grace è felicissima se li seguirà verso casa e verso l'agognata libertà. Ma Zambo considera quei luoghi come la vera espressione di massima libertà per l'uomo e non intende tornare tra i cosiddetti civilizzati. Grace deve lasciarlo con la promessa che lo aspetterà se dovesse cambiare idea, cosa che Zambo farà altrettanto baciandola nel caso sia lei a volerlo raggiungere nella giungla. Di certo Perkins non ha digerito l'aver lasciato nel cuore della giungla così tanta ricchezza per cui organizza con un losco individuo del posto una nuova spedizione per impossessarsi delle gemme preziose. Avrebbe senz'altro fatto i conti con Zambo in quello che doveva essere un sequel mai realizzato.
Girato in esterni in Tanzania e Uganda, offre scorci di Africa Nera e momenti di vita animale tipici di quel continente, con un cast ridotto all'osso e poca azione degna di nota per un film tutto sommato mediocre e dalla trama improbabile se non ridicola.
Zambo, il dominatore della foresta
Italia 1972
Regia: Adalberto "Bitto" Albertini
Musiche Marcello Giombini
con
Brad Harris: Zambo
Gisela Hahn: Grace Woodworth
Attilio Dottesio: Prof. Woodworth
Daniele Vargas: Perkins
Raf Baldassarre: Juanez
Enrico Chiappafreddo: Mr. Morris
e con
Mario Dionisi
Oscar Giustini
ma piuttosto non mi faccia ridere
RispondiElimina16/07/1933 - 07/11/2017
RispondiEliminaRiposa in Pace Brad