Gli ammutinati dell'Atlantico
1812 , un conflitto è scoppiato tra Stati Uniti e Gran Bretagna a causa dei ripetuti attacchi di quest'ultima a navi mercantili americane con lo scopo di arruolarne forzatamente parte degli equipaggi. Il Capitano James Marshall è stato incaricato dal Consiglio di portare a termine una rischiosa missione a lui affidata in quanto comandante di un vascello veloce, il Concorde, adatto allo scopo. Dovrà forzare il blocco navale inglese e raggiungere Le Havre in Francia dove caricare 10 milioni in oro, dono di privati francesi alla causa americana, della quale il Governo ufficiale francese deve mantenersi estraneo essendo in pace con la vicina Inghilterra. Marshall arruola il Capitano Ben Waldridge, suo vecchio amico e maestro, un tempo brillante ufficiale della marina britannica prima di venirne espulso per ladrocinio. Questi dapprima rifiuta di imbarcarsi come primo ufficiale essendo da tempo comandante, ma saputo che la missione lo porterà in Francia dove vive la sua amata Leslie per la quale da tempo si strugge nonostante sia stato da lei abbandonato, accetta di buon grado a patto che possa avere il tempo di incontrarla e di portare con sé i suoi fidati cannonieri dei quali si avrà sicuramente bisogno contro gli inglesi. Accettate le richieste si salpa approfittando della nebbia e mettendo subito fuori uso il timone di una nave che li aveva scoperti e voleva far salire a bordo i suoi funzionari per un' ispezione. Durante la navigazione però un paio di uomini di Waldridge, Hook e Redlegs, scoprono che la missione prevede di caricare un’ ingente quantità di oro, così affrontano in segreto il loro comandante per sapere che intenzioni abbia. Questi sulle prime si infuria e li minaccia di non rivelare niente al resto dell'equipaggio, ma quando a Le Havre imbarca Leslie, la donna esercita su di lui nuovamente il suo fascino malefico che tanto lo aveva turbato in passato. Gli rinfaccia di essere un buono a nulla e che ha per le mani una fortuna che consentirebbe loro di viere agiatamente in un angolo del mondo dove nessuno li avrebbe più trovati. Una grossa ancora caricata a bordo è in realtà l'oro di cui alla missione, nascosto da una mano di vernice scura. Waldridge cede e con l'aiuto dei suoi fidati cannonieri mette a punto l'ammutinamento con la segregazione dell'equipaggio fedele al suo amico Marshall. Leslie incita Waldridge a liberarsi di lui se non vuole essere cacciato per tutto il resto della vita e questi finge di assecondarla entrando nella stanza dove il suo amico è prigioniero, ma lo fa fuggire dandogli una bussola e le indicazioni del punto in cui si trovano a navigare al momento.
Il maestro Edward Dmytryk dirige con scioltezza l'ennesima avventura marinara, anche se tratta da un reale conflitto storico, con buoni interpreti e validi caratteristi. La "signora in giallo" Angela Lansbury e le musiche dell'altro grande maestro Dimitri Tiomkin, conferiscono ulteriore valore alla pellicola alla quale si perdona ben volentieri l'uso di modellini navali nelle scene di battaglia. Non c’era la computer grafica allora.
Mutiny
Stati Uniti 1952
Regia: Edward Dmytryk
Musiche Dimitri Tiomkin
con
Mark Stevens: Capitano James Marshall
Angela Lansbury: Leslie
Patric Knowles: Capitano Ben Waldridge
Gene Evans: Hook
Rhys Williams: Redlegs
Morris Ankrum: Capitano Radford
Robert Osterloh: Feversham
Peter Brocco: Sykes
Todd Karns: Andrews
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