La Pica sul Pacifico
A delaide Harold, anziana ricercatrice scientifica, riceve dal Notaio Feliciani la ferale notizia che suo marito Beniamino è morto lasciandole in eredità un isola del pacifico, Kanoy, da lui acquistata. In realtà la donna, abbandonata dal marito trent'anni prima, aveva lasciato intendere a tutti di essere rimasta vedova già da allora, e adesso non poteva più mentire di fronte a sua nipote Rossana e al suo assistente il Dott. Lorenzo. Quindi niente lacrime per quel lazzarone che l'aveva lasciata ma fermo proposito di prendere possesso di quell'isola partendo subito con i due giovani e il fidato maggiordomo Adone. Credono che l'isola sia disabitata e non sanno che nel frattempo è giunto stremato e salvato dagli indigeni, un navigatore folle, Roberto De Nobel, che partito dall'Italia, voleva fare il giro del mondo a nuoto spingendo una barca di appoggio e cibandosi dei soli pesci che sarebbe riuscito a pescare. Nei pressi dell'isola aveva tratto in salvo Jack Carlone, ignaro che fosse un evaso da un'altra isola prigione lì vicino. Poi una tempesta li aveva sorpresi e sballottati finché gli indigeni li avevano salvati e portati al sicuro. Il loro capo Manolo Kivalù racconta che tutti gli isolani sono grati al loro padre e padrone Beniamino, morto due lune prima, per quanto ha fatto per il loro benessere e che temono l'arrivo preannunciato di sua moglie a prendere possesso dell'isola. Beniamino infatti raccontò loro di essere scappato dalle sue grinfie e di aver ritrovato la pace e la serenità in quell'isola che ora era seriamente minacciata dall'arrivo della terribile signora Adelaide. I due allora si offrono di inscenare un piano per ostacolare il suo insediamento spacciandosi Roberto per il figlio e quindi erede di Beniamino, avuto da un'isolana che poi morì, mentre Jack si fingerà gran sacerdote depositario delle leggi dell'isola di Kanoy. Quando Adelaide arriva e si imbatte in quelle persone, si oppone fermamente a Roberto sostenendo che era lei la moglie e che beniamino non avrebbe potuto sposarsi e mettere al mondo lui, pertanto restava l'unica erede. Allora Jack prova a rinfacciarle di non essere cittadina dell'isola e quindi di non avere nessun diritto se non si sposerà un isolano, ovviamente spargendo la voce in giro affinché nessuno accetti le sue proposte. Ma di fronte al vigore della vegliarda, decidono di farle sposare Jack che poi rivelerà di non essere isolano a sua volta e quindi inficerà il tutto. Dopo la cerimonia tuttavia la donna annuncia al popolo di voler regalare l'isola a tutti loro, specialmente dopo che ha scoperto coi suoi assistenti che è ricca di uranio. Jack che da marito è stato subito schiavizzato dalla burbera moglie, decide che è meglio costituirsi e tornare in prigione piuttosto che restare nelle sue grinfie. Roberto invece fila d'amore e d'accordo con Rossana mentre per Lorenzo, il giovane chimico assistente della zia, un tempo innamorato di Rossana, ci sono le attenzioni di una bella isolana a sancire il lieto finale di questa simpatica commedia.
La Pica sul Pacifico
Italia 1959
Regia: Roberto Bianchi Montero
Musiche Franco Giordano
con
Tina Pica: Adelaide Harold
Memmo Carotenuto: Jack Carlone
Elke Sommer: Rossana
Matteo Spinola: Lorenzo
Fanfulla: Manolo Kivalù
Ileana Lauro: indigena
Silvio Bagolini: Adone
Ugo Tognazzi: Roberto De Nobel
Diana Rabito: indigena
Giuliano Mancini: indigeno
Nietta Zocchi: madrina al varo della barca
Leopoldo Valentini: Notaio Feliciani
Andrea Fantasia: poliziotto
altre indigene di Kanoy
Anna María Aveta
Mara Lombardo
Rina Mascetti
Maria Vitale
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