Il maestro di Don Giovanni
R enzo, impenitente Don Giovanni passa di letto in letto e di finestra in finestra per sfuggire alle ire dei mariti cornuti. E' seguito da tempo nelle sue avventure amorose dal baldo Raniero figlio del Duca di Sidona che una volta a casa, dopo parecchio tempo passato a gozzovigliare col suo amico e maestro donnaiolo, si ritrova un bando parecchio duro da digerire. Suo padre ha assecondato la volontà del suo ministro Pavoncello di bandire dal ducato tutti giovani non ancora sposati e questo in virtù del fatto che la loro condotta sta minando decisamente il numero della popolazione. In poche parole non stanno nascendo più figli con un decremento del 60% rispetto all'anno prima. Questo turba non poco Renzo che si vedrebbe allontanato con la perdita dei suoi averi e possedimenti. Inviso al ministro Pavoncello per il suo successo con le donne e soprattutto perché Francesca, figlia del Duca e sorella di Raniero, ha messo gli occhi su quello scapestrato piuttosto che su di lui che aveva anche mire di impossessarsi del ducato sposandola. Questo lo induce a tramare con Gennarelli il più ricco del ducato che in cambio di gloria si dice disposto ad aiutarlo ad assoldare prima un abile assassino, il Lenzi e la sua banda di taglia gole, i quali dovranno eliminare Renzo e il giovane rampollo Raniero. Poi con i soldi assoldare 200 mercenari e impossessarsi con la forza del Ducato di Sidona. Sarà la prima tappa ad una futura conquista in grande stile di città vicine e poco alla volta dell'intera Italia. Il piano sembra dare i suoi frutti con il vecchio Duca rinchiuso nella sua stanza con la figlia Francesca, ma Renzo e Raniero sono sopravvissuti all'agguato teso loro dal Lenzi e i suoi sgherri e mentre Raniero cerca di mettere insieme quante più persone fedeli possibili, Renzo penetra nel castello dove raggiunge Francesca e suo padre. Qui è sorpreso da Pavoncello che lo fa arrestare in attesa di impiccarlo l'indomani e solo grazie all'astuzia di Francesca riesce ad avere un pugnale col quale si libera dalla prigionia e con Raniero e gli uomini radunati, riesce a riprendere possesso del castello dopo aver ucciso in un cruento duello finale il bieco ministro. E' tempo di prender moglie e Francesca è lì a tranquillizzarlo sulla vita futura che andrà a dividere con lei da uomo finalmente sposato.
Girato a Cinecittà e negli splendidi esterni del Castello Lancellotti di Lauro (AV), vede il divo hollywoodiano Errol Flynn lontano da casa ma sempre a suo agio con la spada e le sottane, qui insolitamente attorniato da uno stuolo di bravi comprimari e caratteristi nazionali. Gina Lollobrigida primeggia tra le interpreti femminili appena insediata dalla sensuale Nadia Gray, mentre Roldano Lupi è un signor ... villain.
Crossed Swords
Italia, Stati Uniti 1954
Regia: Milton Krims
Musiche Gino Marinuzzi jr, Alessandro Cicognini
con
Errol Flynn: Renzo
Gina Lollobrigida: Francesca
Nadia Gray: Fulvia
Cesare Danova: Raniero
Roldano Lupi: Pavoncello
Alberto Rabagliati: Gennarelli
Renato Chiantoni: Spiga
Paola Mori: Tomasina
Silvio Bagolini: Buio
Pietro Tordi: il duca di Sidona
Mimo Billi: Miele
Riccardo Rioli: Lenzi
e con
Alfredo Rizzo
auguri per la tua meritata stella nel Walk of Fame di Hollywood
RispondiEliminagiusta riconoscenza per una delle nostre più belle e brave attrici di sempre