Sledge
L uther Sledge, bandito dedito a rapinar diligenze, grazie a un vecchio un tempo carcerato in una fortezza nei pressi, viene a conoscenza di un traffico d'oro che da una miniera vi sosta per poi essere di nuovo trasferito a destinazione. Il carico è scortato da una quarantina di soldati scelti super addestrati per cui è impossibile assaltarlo durante il tragitto. Sul carro poi, con la cassa piena di polvere d'oro, ci sono anche due soldati con una micidiale mitragliatrice Gatling. Il vecchio racconta che il carico viene sistemato in una cella blindata nel settore di massima sicurezza dove sono rinchiusi i detenuti più pericolosi. Lui si è trovato più volte dirimpetto a quella cella e ha sempre sognato di metterci le mani su quell'oro. Ma sembra impossibile per gli uomini della banda arrivare a prenderselo. Ma Sledge sogna in grande e, a una vecchiaia di stenti e povertà, preferisce un colpo che gli consenta una vita agiata o lasciare questa valle di lacrime con una pallottola in fronte o una corda al collo. per cui con uno dei suoi si finge catturato ed avendo una cospicua taglia sulla testa e vista la sua pericolosità verrà sicuramente rinchiuso nel settore in cui viene custodito l'oro. Erwin Ward, suo fidato complice, spacciatosi per ispettore di polizia, giunge alla fortezza in piena notte chiedendo di accoglierlo e di dormire nella stessa cella del detenuto incatenato per sorvegliarlo personalmente. L'indomani ripartirà per il villaggio più vicino dove consegnarlo allo sceriffo e riscuotere la taglia. Una volta dentro però lo libera dalle manette e scatta immediatamente il piano che prevede la liberazione di tutti i detenuti estremamente pericolosi che, una volta armati nella vicina armeria, se la vedranno con le guardie mentre loro si impadroniranno dell'oro. Nella confusione il piano riesce e la banda, riunitasi con gli esterni, si da alla fuga con diversi sacchetti d'oro. Ben presto però sorgono dissidi al suo interno e iniziano i problemi legati alla divisione con un drammatico scontro finale che vede Sledge prevalere ma perdere il sudato bottino, nascosto chissà dove dal vecchio che ha poi preferito morire senza rivelarne l'ubicazione.
Un insolito spaghetti western con protagonisti attori americani e tanti volti nostrani in ruoli minori. Girato in esterni nella mitica Almeria e in interni negli Studi De Laurentiis vede la nostra Laura Antonelli in un piccolo ruolo seppur da protagonista femminile. La ricordiamo sempre con immutato affetto.
A Man Called Sledge
Italia 1970
Regia: Vic Morrow
Musiche Gianni Ferrio
con
James Garner: Luther Sledge
Dennis Weaver: Erwin Ward
Claude Akins: Hooker
John Marley: "vecchio"
Laura Antonelli: Ria
Wayde Preston: Sceriffo Ripley
Ken Clark: Floyd
Tony Young: Mallory
Steffen Zacharias: Red - guardia carceraria
Herman Reynoso: Simms
Riccardo Garrone: Direttore del carcere
Didi Perego: Elizabeth
Paola Barbara: Jade
Mario Valgoi: Beetle
Laura Betti: Sister
Lorenzo Piani: Guthrie
Franco Giornelli: Joyce
Bruno Corazzari: Bice
Altiero Di Giovanni: Kehoe
Lorenzo Fineschi: Toby
Remo De Angelis: giocatore di poker
Gianni Di Benedetto: secondino
Franco Balducci: carcerato
Tiberio Mitri: carcerato
Fausto Tozzi: carcerato
non accreditati
Angelo Infanti: carcerato
Luciano Rossi: carcerato
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