La collera del vento
S pacciato come western per via del protagonista Terence Hill, è in realtà un film che si colloca nel filone politico che stava prendendo corpo nei primi anni '70. Ambientato nelle campagne dell'Andalusia di inizio '900, vede le prime lotte dei campesinos per il riconoscimento di salari più alti e condizioni di lavoro migliori. Un maestro, un fabbro del villaggio e una sorta di sindacalista, tornato al paese natale con idee rivoluzionarie, conoscendo bene le condizioni di vita della sua gente, sono gli agitatori delle coscienze dei contadini in netto contrasto con l'avidità e la cupidigia dei pochi latifondisti che detengono tutte le terre coltivabili. Tra questi, Don Antonio è il più tenace a voler conservare i principi ereditati dai suoi avi, con la convinzione che senza di loro quella gente farebbe la fame. Per scongiurare la perdita dei raccolti in caso di scioperi, assolda due killer per eliminare i capi della rivolta. Due fratelli, abbandonati da piccoli in un orfanotrofio e che si guadagnano da vivere ammazzando dietro compenso, resi del tutto insensibili per i patimenti che la vita ha loro riservato fino ad ora. Specie Jacobo, il fratello minore, vede in quello sporco lavoro una rivalsa e persegue fermamente il suo scopo, mentre Marcos, in attesa di entrare in azione, vivendo nella locanda di Soledad, una donna solidale con la causa dei contadini, ha modo di comprenderne le ragioni e questo lo fa entrare in contrasto col fratello. Jacobo, ostinato più che mai, uccide davanti a tutti Don Lucas, un proprietario che voleva accordarsi coi lavoratori e per questo fatto uccidere da Don Antonio. Ma avendo agito a viso scoperto e temendo potesse rivelare il mandante, quest'ultimo lo fa uccidere dai suoi uomini. Jacobo muore tra le braccia del fratello che gli giura vendetta. Ammazza i due figli di Don Antonio e alcuni dei suoi uomini, per finire crivellato di colpi sul treno che lo allontana da quel posto, da due sicari di Don Antonio.
Malinconico, con un set ed esterni poverissimi, oltre che lento nella trama, il film si lascia apprezzare unicamente per Terence Hill e per la bellezza della nostrana Maria Grazia "dove vai tutta nuda" Buccella. Senza di loro sarebbe stato di un'angoscia tale da abbandonare la sala dopo 10 minuti.
Spagna, Italia 1970
Regia: Mario Camus
Musiche Augusto Martelli
con
Terence Hill: Marcos
Maria Grazia Buccella: Soledad
Mario Pardo: Jacobo
Fernando Rey: Don Antonio
Carlo Alberto Cortina: agitatore
Maximo Valverde: Ramón
Ángel Lombarte: José
William Layton: Don Lucas
Manuel Alexandre: Agustín
Manuel de Blas: Rafael
Andrés Resino: Carlos
Mi sono sempre chiesto come si faccia passare T.H. per attore ... la Buccella si sa il perchè ...
RispondiEliminaLa Buccella fu una folgorazione collettiva fine '60 primi '70 anche perchè non c'era tutta la concorrenza dei media attuali e quindi ogni attrice lanciata di una certa bellezza colpiva tutti
EliminaTerence Hill a me non dispiace e si è ritagliato un posto nella storia del cinema .. chissà perché .. anzi io so il perché ;-))