Gli uomini dal passo pesante
D rammone familiare in questo film di Anthony Wileys, al secolo Mario Sequi, che dirige un western nazionale assai poco "spaghetti". Accostandolo al nostro piatto preferito che è notoriamente la pasta, lo definirei un "lasagna western", ovvero un livello decisamente sopra alla media del genere. Non foss'altro per le scene con imponenti mandrie di bestiame che nei nostri film, per ovvie ragioni, non apparivano mai. E' la storia della famiglia patriarcale Cordeen, con Temple, il padre-padrone, che detta ancora la sua spietata legge nei territori del Texas all'indomani della fine della Guerra Civile. Spalleggiato dai suoi figli e da una quarantina di parenti, terrorizza ogni nordista che abbia osato insediarsi in quei territori che una volta gli appartenevano e che gli erano stati requisiti dai vincitori insieme a circa venti mila capi di bestiame. Suo figlio Lon al rientro dalla guerra, assiste ad un linciaggio ordinato da suo padre e decide che quella non è più la sua famiglia e che non intende continuare a combattere quella che è diventata una "guerra privata" di suo padre. Col fratello Hoby, unico a condividere le sue idee e stanco di tanta violenza, inizia a disubbidire e in aperto contrasto col padre, invece di dissuadere il giovane Charley Garvey dallo sposare una delle sue sorelle, li aiuta a fuggire e col fratello assiste alle loro nozze. L'idea del quartetto è quella di dare un taglio definitivo con la loro famiglia, costruire un casetta lontano da quei luoghi e radunare quanto più bestiame che la guerra ha disperso, favorendone al contempo una notevole riproduzione allo stato brado. Ma Pà Temple non è tipo da accettare simili affronti e la sua ira si fa presto sentire. Non c'è luogo sicuro per loro se non riporteranno a casa la sorella e uccideranno l'indesiderato cognato. Lon questo lo sa bene e dopo qualche sparatoria con uomini mandati sulle loro tracce, decide che è giunto il momento della resa dei conti, consapevole anche che suo padre probabilmente farà parlare la pistola mentre lui non sa se riuscirà a puntargliela contro. Nel frattempo sua madre è morta di crepacuore e anche l'altra sorella vuole unirsi a lui ed abbandonare la famiglia. E' la goccia che fa traboccare il vaso e in paese una furibonda sparatoria porrà fine per sempre alla faida. Hoby e tutti gli altri cadranno, mentre Lon, prenderà sotto braccio suo padre, distrutto dal dolore e inerte, per ricondurlo a casa. Li seguiranno le sorelle e Charley, tenuti fuori dalla mischia e al quale la moglie sta per dare un bambino, con i quali rifondare nuovamente una grande famiglia del Sud e finalmente pacificata con sé e il mondo esterno.
Tratte le conclusioni è senz'altro un buon film, avvincente e con un cast di buon livello nel quale spicca il protagonista assoluto: Gordon Scott. Aveva trovato l'America da noi e passava con disinvoltura dagli abiti succinti del peplum a quelli di pistolero, non disdegnando il ruolo di spadaccino e sempre con discreta bravura. C'è anche Franco "Frank" Nero in un ruolo secondario per i fans del nostro Django.
Gli uomini dal passo pesante
Italia 1965
Regia: Mario Sequi
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
con
Gordon Scott: Lon Cordeen
Joseph Cotten: Temple Cordeen
Muriel Franklin: Alice Cordeen
James Mitchum: Hoby Cordeen
Ilaria Occhini: Edith Wickett
Franco Nero: Charley Garvey
Franco Balducci: Pete Wiley
Silla Bettini: Hogan
Carla Calò: Mrs. Cordeen
Aldo Cecconi: Jim Hennessy
Claudio Gora: Fred Wickett
Georges Lycan: Longfellow Wiley
Dario Michaelis: Bert Cordeen
Edith Peters: Emma
Romano Puppo: Paine Cordeen
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RispondiEliminaspaghetti western, lasagna western ... quando un canederlo western?
RispondiEliminaa presto! Corbucci ne ha girato uno presto su questi scherNi ;-))
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