Mannaja
Western il cui limite principale è la violenza spiccia a volte esasperante ma ben girato da Sergio Martino con cura di dettagli e inquadrature. Maurizio Merli è Merton che per la sua abilità con l'accetta è soprannominato Mannaja. Nel suo vecchio paese natale vige la legge ferrea e puritana di McGowan, l'uomo che ha preso tutte le terre intorno con la forza se necessario come quella del padre dopo averlo ammazzato e la cui principale attività è costituita da una ricca miniera d' argento. McGowan è ormai un vecchio paralizzato su di una carrozzina e vive con la figlia Deborah aiutato dallo spietato Woller e dai suoi uomini a mantenere l'ordine. E come non avesse già tanti grattacapi, con i continui assalti di banditi ai suoi carri carichi di prezioso metallo, con l'arrivo di Mannaja desideroso di vendetta le cose si complicano maledettamente. Il tipo è di quelli tosti e i suoi uomini hanno un bel da fare per fermarlo ma senza risultati. Allora McGowan decide di far scortare la figlia nella sua tenuta di New Orleans lontano dai pericoli di quella zona ormai invivibile, ma il fidato Woller si rivela essere un fetentone ancor più di quello che dava a vedere e con la complicità della figlia innamorata ne inscena un finto rapimento per estorcere denaro al padre e il vecchio, ormai solo e disperato si affida a Mannaja per liberare il suo bene più caro. Lui accetta la missione ma viene catturato dagli uomini di Woller che quando si accorgono che il carro per il riscatto è vuoto, lo torturano pesantemente per fargli rivelare il luogo e una volta saputolo lo lasciano sepolto in terra con gli occhi rivolti al sole per renderlo cieco. Ma un furfante, che Mannaja aveva inizialmente liberato, arriva provvidenzialmente a salvarlo e lo conduce in una grotta per fargli riprendere le forze e l'uso della vista. Qui costruisce delle rudimentali ma letali accette e dopo un po' di tempo è pronto per riprendersi la rivincita.
Inutile dire che non ne resterà uno vivo e Woller sarà l'ultimo a cadere come si conviene al cattivo di turno.
Inutile dire che non ne resterà uno vivo e Woller sarà l'ultimo a cadere come si conviene al cattivo di turno.
Mannaja
Italia 1977
Regia: Sergio Martino
Musiche: Guido e Maurizio De Angelis
con
Maurizio Merli: Mannaja
John Steiner: Theo Woller
Philippe Leroy: Ed McGowan
Sonja Jeannine: Deborah McGowan
Donald O'Brien: Burt Craven
Martine Brochard: Angela
Salvatore Puntillo: Johnny
Antonio Casale: Dahlman
Enzo Fiermonte: agente del governo
Rick Battaglia: padre di Mannaja
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