Oggi a me ... domani a te!
Cinque lunghi anni di prigione passati ad esercitarsi con una rudimentale pistola di legno in attesa di una vendetta a lungo agognata. Bill Kiowa è stato accusato ingiustamente di una rapina compiuta da James Elfego che gli ha pure violentato e ucciso la giovane moglie indiana della tribù Kiowa. Bill la amava a tal punto da portarne orgogliosamente il nome della sua gente accanto al suo e oggi è finalmente libero e può saziare la sua sete di vendetta. Ma Elfego è diventato molto forte e spietato ed ha messo insieme una banda di Comancheros composta dai peggiori delinquenti, rinnegati dell'esercito e qualche indiano. Così assolda 4 uomini per porre fine al rivale e alla sua sanguinaria banda. Il corpulento O'Bannion, il giocatore d'azzardo Colt Moran, il donnaiolo Bunny Fox e lo sceriffo Jeff Milton, tutti veloci di pistola con l'ultimo che invece preferisce un winchester a canne mozze. Per Elfego i giorni sono contati e conoscendo la tattica dei Comancheros, Bill li attira in una boscaglia dove i 5 "cacciatori" ad uno ad uno li eliminano tutti. Bill ormai più veloce di Elfego, dopo il lungo allenarsi quotidiano in prigione, ha facilmente la meglio uccidendolo nello scontro finale.
Un bel film con lo zampino di Dario Argento nel soggetto e sceneggiatura, che si avvale di un icona del cinema mondiale, il giapponese Tatsuya Nakadai capace di forme espressive uniche oltre ai tanti noti del genere. Brett Halsey, qui col nome di Montgomery Ford e Wayde Preston americani, William Berger austriaco, mentre Jeff Cameron (apprezzato Sartana) qui in un ruolo da cattivo, il damerino Stanley Gordon (Franco Borelli) e il nostro Bud Spencer sono naturalmente italianissimi.
L'unico appunto che mi sento di fare, in un soggetto più che apprezzabile, è l'inadeguatezza della maremma laziale come ambientazione per un western ed è una cosa riscontrabile purtroppo in parecchi film "spaghetti western" e della quale ne abbiamo parlato abbastanza. Nel film in questione poi c'è una spaccatura notevole tra la preparazione e la presentazione dei "giustizieri", convincente e godibile, e il finale nella boscaglia, molto lungo e per niente spettacolare, in gran parte notturno, con una resa dei conti che va dal tramonto all'alba. Il cinema italiano di questi ultimi anni ha bisogno di sceneggiatori per competere con quello straniero. Sono il pane di questo mestiere prima dei registi e degli interpreti.
Un bel film con lo zampino di Dario Argento nel soggetto e sceneggiatura, che si avvale di un icona del cinema mondiale, il giapponese Tatsuya Nakadai capace di forme espressive uniche oltre ai tanti noti del genere. Brett Halsey, qui col nome di Montgomery Ford e Wayde Preston americani, William Berger austriaco, mentre Jeff Cameron (apprezzato Sartana) qui in un ruolo da cattivo, il damerino Stanley Gordon (Franco Borelli) e il nostro Bud Spencer sono naturalmente italianissimi.
L'unico appunto che mi sento di fare, in un soggetto più che apprezzabile, è l'inadeguatezza della maremma laziale come ambientazione per un western ed è una cosa riscontrabile purtroppo in parecchi film "spaghetti western" e della quale ne abbiamo parlato abbastanza. Nel film in questione poi c'è una spaccatura notevole tra la preparazione e la presentazione dei "giustizieri", convincente e godibile, e il finale nella boscaglia, molto lungo e per niente spettacolare, in gran parte notturno, con una resa dei conti che va dal tramonto all'alba. Il cinema italiano di questi ultimi anni ha bisogno di sceneggiatori per competere con quello straniero. Sono il pane di questo mestiere prima dei registi e degli interpreti.
Augh!!
Oggi a me... domani a te!
Italia 1968
Regia: Tonino Cervi
con
Montgomery Ford: Bill Kiowa
Tatsuya Nakadai: James Elfego
Diana Madigan: Mirana Kiowa
Jeff Cameron: Moreno
Bud Spencer: O'Bannion
William Berger: Francis Colt Moran
Wayde Preston: Jeff Milton
Stanley Gordon: Bunny Fox
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