Prendi i soldi e scappa
Straordinario inizio dietro alla macchina da presa per quel genio che tutto il mondo ama e che risponde al nome di Woody Allen. Quel Virgil, gracilino e sfigato, con quegli occhiali neri che tutti gli rompono schiacciandoli a terra, è entrato di prepotenza nella storia del
cinema e a tutti gli effetti rappresenta l'icona del suo creatore nella memoria di ognuno di noi . Così come uno pensa a Chaplin nelle vesti dell'omino vagabondo ecco che il pensiero rivolto a Woody materializza questo buffo e simpatico Virgil. Per narrarne la storia confeziona un rivoluzionario film documentario che attira e avvince lo spettatore facendogli conoscere tutta la vita partendo dall'infanzia travagliata di ragazzino succube dei suoi amichetti prepotenti e imbranato oltre ogni immaginazione nelle marachelle collettive fatte a quell'età. Il padre ha cercato inutilmente di correggerlo a bastonate e oggi si vergogna del figlio a tal punto che si fa intervistare con la moglie al fianco ed entrambi a viso coperto da una buffa maschera che raffigura Groucho Marx. Ogni riferimento al grande comico non è casuale. Virgil oggi ha collezionato centinaia di anni di prigione e lo abbiamo visto all'opera nel suo passato di ladro improbabile ma risoluto tanto quanto imbranato. Catturato ed evaso ci ha rallegrato con gags memorabili e divertito come solo lui sa fare con trovate intelligenti e al limite dell'assurdo, ma tutte sempre ben congeniate. E' riuscito a sposarsi, nei ritagli di tempo concessi dalle evasioni, con una bella ragazza, naturalmente imbranata come lui e hanno messo al mondo un figlio che a giudicare dalle orrende pappette che la mamma tenta di propinargli non farà tanta strada. E Virgil intervistato in galera non si fa troppi problemi per gli 800 e passa anni di galera da scontare che con una buona condotta potranno senz'altro essere dimezzati e poi ha ancora intatta la passione di intagliare saponette per ricavarne finte pistole utili alla fuga ... sempre che fuori non piova.
cinema e a tutti gli effetti rappresenta l'icona del suo creatore nella memoria di ognuno di noi . Così come uno pensa a Chaplin nelle vesti dell'omino vagabondo ecco che il pensiero rivolto a Woody materializza questo buffo e simpatico Virgil. Per narrarne la storia confeziona un rivoluzionario film documentario che attira e avvince lo spettatore facendogli conoscere tutta la vita partendo dall'infanzia travagliata di ragazzino succube dei suoi amichetti prepotenti e imbranato oltre ogni immaginazione nelle marachelle collettive fatte a quell'età. Il padre ha cercato inutilmente di correggerlo a bastonate e oggi si vergogna del figlio a tal punto che si fa intervistare con la moglie al fianco ed entrambi a viso coperto da una buffa maschera che raffigura Groucho Marx. Ogni riferimento al grande comico non è casuale. Virgil oggi ha collezionato centinaia di anni di prigione e lo abbiamo visto all'opera nel suo passato di ladro improbabile ma risoluto tanto quanto imbranato. Catturato ed evaso ci ha rallegrato con gags memorabili e divertito come solo lui sa fare con trovate intelligenti e al limite dell'assurdo, ma tutte sempre ben congeniate. E' riuscito a sposarsi, nei ritagli di tempo concessi dalle evasioni, con una bella ragazza, naturalmente imbranata come lui e hanno messo al mondo un figlio che a giudicare dalle orrende pappette che la mamma tenta di propinargli non farà tanta strada. E Virgil intervistato in galera non si fa troppi problemi per gli 800 e passa anni di galera da scontare che con una buona condotta potranno senz'altro essere dimezzati e poi ha ancora intatta la passione di intagliare saponette per ricavarne finte pistole utili alla fuga ... sempre che fuori non piova.
UNA RAPINA … DA MAESTRO
Take the Money and Run
Stati Uniti 1969
Regia: Woody Allen
con
Woody Allen: Virgil Starkwell
Janet Margolin: Louise
Henry Leff: Mr. Starkwell
Ethel Sokolow: Mrs. Starkwell
Marcel Hillaire: Fritz
Jacquelyn Hyde: Miss Blair
Lonny Chapman: Jake
Howard Storm: Fred
Mark Gordon: Vince
Micil Murphy: Frank
Minnow Moskowitz: Joe Agneta
Nate Jacobson: giudice
Dan Frazer: psichiatra
Renato Turi: voce narrante italiana
Film superlativo!!!
RispondiEliminaavevamo un amico con gli occhiali neri come lui e sfigato lo stesso .. visto che non potevamo romperglieli allora glieli sporcavamo di continuo con ditate saliva e quant'altro "così impari! a portare quegli occhialacci" gli dicevamo
RispondiElimina;-))
eravate politicamente scorretti ... :D
RispondiEliminanel senso che lui era comunista e voi di destra ... :D
RispondiEliminainfatti è il solo modo per essere politicamente scorretti ovvero stare dalla parte sbagliata
Eliminaeheheh
Grande Woody...nemmeno quest'anno è andato a ritirare l'Oscar...eheheh...
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