Lucrezia Borgia
Ferrara 1508 - la vita di Lucrezia Borgia nella Corte Estense scorre lieta sebbene sia soggetta alla soffocante gelosia del consorte Alfonso d'Este che la fa sorvegliare continuamente. Lei è circondata dalle premure delle sue ancelle e della nutrice, oltre all'amica del cuore Barbara con la quale spesso si diverte in sfide sportive. Le uniche frequentazioni maschili sono per il letterato Pietro Bembo che la riempie di attenzioni poetiche e dello scultore-inventore Ranuccio che oltre a realizzare per lei un medaglione, sta fondendo nuovi cannoni per il Duca. Questi ha preso la decisione di entrare in guerra a fianco di un suo alleato e quindi dovrà assentarsi, avvertendo sua moglie che è presa da grande sconforto alla notizia. Per sicurezza fa allontanare da Ferrara il Bembo, mentre di Ranuccio, avanti con gli anni e feritosi nell'ultima partita di cannoni in fonderia, non ha alcun timore. Diverse sono le preoccupazioni per il baldo giovane nobile Alessandro Strozzi al quale aveva addirittura fatto perquisire la casa in cerca di lettere d'amore o altre prove compromettenti. E' costretto a scusarsi di fronte alle veementi proteste del giovane e partire per la guerra, con lo Strozzi che si ritrova a far da tramite con la duchessa a favore dell'amico Bembo che ha provvisoriamente nascosto in casa sua. Questi è perdutamente innamorato di Lucrezia e anela solo di vederla, incaricando il caro amico di farsi interprete dei suoi sentimenti presso di lei. Ma Lucrezia è del tutto insensibile agli altrui sentimenti tanto che viene duramente rimproverata di questo dallo Strozzi stesso che poi in un impeto la bacia sfrontatamente. Lei rimane turbata al pari del Bembo che scopre nel suo migliore amico un traditor che lo induce a compiere pazzie per amore. Le stesse che assalgono il Ranuccio a sua volta perduto e capace di uccidere lo Strozzi per gelosia, prima di morire tra le braccia di Lucrezia, venendo fortuitamente a contatto con uno dei suoi veleni. Nel frattempo le spie avevano avvertito il Duca che in piena notte si era precipitato a casa per trovare la moglie a letto come un angioletto e la fida amica Barbara assumersi le colpe di quello che era stato riportato come un appuntamento galante di sua moglie. Barbara salva così Lucrezia che non potrà però scampare ai fantasmi notturni dei suoi spasimanti morti che popoleranno in sogno la sua mente.
Lucrezia BorgiaItalia 1940
Regia: Hans Hinrich
Musiche Giuseppe Mulè
con
Isa Pola: Lucrezia Borgia
Federico Benfer: Alessandro Strozzi
Carlo Ninchi: Ranuccio
Nerio Bernardi: Alfonso d'Este, duca di Ferrara
Luigi Almirante: Riccio, il giullare
Guido Lazzarini: Pietro Bembo
Nicola Maldacea: Cosimo
Pina De Angelis: Barbara Torelli
Giulio Tempesti: L'ambasciatore
non accreditati
Amina Pirani Maggi: Beatrice
Giovanni Stupin: Il taverniere
Juan Calvo: Una spia di Riccio
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