Quinto non ammazzare!
Philip Marshall, stimato commerciante londinese, è benvoluto da tutti specie dal vicinato che ne conosce e apprezza la bontà d'animo che manifesta anche verso le marachelle del suo giovane fattorino al quale perdona qualche piccolo ammanco per comprarsi dolciumi. L'unica persona indigesta, oltre al vicino Gilbert Simmons, sfaticato e ubriacone è sua moglie Cora con la quale ha avuto un figlio, John, che, stanco a sua volta della dispotica madre, ha deciso di lasciare la casa natia e trasferirsi visto il lavoro ormai avviato che a breve lo vedrà emigrare in Canada. E' l'occasione per il padre di spostare le sue cose nella sua camera e dividersi dalla moglie chiedendole il divorzio, vista la situazione ormai invivibile. Ma lei è irremovibile e per nulla al mondo intende rompere un giuramento che nel bene e nel male si son fatti anni prima. Philip aveva anche iniziato una relazione amichevole con la giovane Mary Gray, conosciuta quando si era presentata in ditta per chiedere lavoro come segretaria. Colpito dalla situazione precaria della ragazza si era prodigato per sistemarla in una casa di moda di una sua conoscente e lei, grata, aveva accettato di uscire a cena e teatro ogni tanto con quell'uomo così buono, ma solo come amici. La moglie furente scopre la tresca e non crede alla sua innocenza arrivando ad ingiuriare suo marito e minacciarlo di rovinargli la reputazione e di conseguenza l'esistenza. Un raptus coglie l'uomo che d'istinto la uccide con un colpo del suo bastone facendo poi passare il tutto come accidentale caduta dalle scale visto il gradino che da tempo era da riparare. La sua morte viene catalogata come incidente domestico e tutto sembra mettersi per il meglio se non fosse per l'insistenza dell'ispettore Huxley di Scotland Yard di vederci chiaro e fare un sopralluogo nella sua abitazione. Ha fiutato una possibile pista di omicidio stando a testimonianze dei vicini circa qualche litigio a voce alta tra i coniugi, ma niente che possa inchiodarlo. Pertanto Philip torna in breve alla sua solita vita, potendo vedersi di più con la giovane Mary ignaro di essere pedinato dalla polizia. L'ispettore vede in quella ragazza un ulteriore possibile movente e vorrebbe citarla tra i testimoni di un processo che potrebbe far scattare nei confronti di Philip che prontamente sventa la minaccia sposandola. La legge vieta infatti a una moglie di testimoniare contro il marito e l'ispettore resta con le pive nel sacco, prima di confidarsi con il vicino del sospettato, quel poco di buono di Gilbert Simmons. Questi che riceve ogni tanto dei soldi da Philip, lo affronta dopo aver saputo dei sospetti e minaccia di spiattellare alla polizia quello che sa, ovvero niente, ma che potrebbe far condannare Philip se solo dicesse di aver udito qualche rumore o grida. Costretto a cedere al ricatto, Philip offre un drink al visitatore che provvede ad avvelenare e successivamente a gettare in un vicino canale nottetempo. Dopo di che, passato poco tempo, decide di seguire il figlio in Canada e cambiare aria con la nuova moglie. Ha salutato la signora Simmons, una santa donna che non meritava affatto il marito che aveva e che da qualche giorno non era ancora rientrato. Era preoccupata della sua ennesima scappatella ma anche disposta a lasciarlo e andare a vivere con sua sorella una volta per tutte. Philip si accomiata e si imbarca sulla nave in partenza dove ancora una volta incontra l'ispettore Huxley. E' lì per salutare un amico ma astutamente chiede all'uomo se sa niente del suo vicino scomparso e alla sua risposta negativa, mostra un trafiletto sul giornale dove l'uomo è stato rinvenuto cadavere in un canale e la morte è dovuta ad avvelenamento. Finge abilmente che sospettata è la moglie e finirà sicuramente sulla forca ma lui non può farci niente e gli augura buon viaggio scendendo dalla nave in partenza. Poi avvicinandosi al suo collega scommette che tra i visitatori che scendono ci sarà anche Philip Marshall, il vero assassino che sospettano, la cui moralità è tale da non tollerare che una donna buona e innocente come la vedova Simmons possa pagare al suo posto. Vince la scommessa quando l'altro pensava che fosse rimasto a bordo e conferma la sua tesi osservando Philip allontanarsi sulla banchina. Ma non lo arresta, non ha prove del resto, aspettando che sia lui a consegnarsi alla giustizia. In fondo non è un vero assassino ma divenuto tale per un caso fortuito dovuto a circostanze che a volte non si possono prevedere.
Charles Laughton, da grandissimo attore qual'era, offre una magistrale interpretazione nei panni di un uomo mite ma al tempo stesso capace di incutere terrore per reconditi meccanismi che possono scattare nella psiche, anche del più docile. Prova d'attore quindi straordinaria che unita alle sapienti mani del maestro Siodmak dietro alla camera da presa, offrono atmosfere che pur senza violenza visiva, lasciano come sua caratteristica il segno del brivido.
Charles Laughton, da grandissimo attore qual'era, offre una magistrale interpretazione nei panni di un uomo mite ma al tempo stesso capace di incutere terrore per reconditi meccanismi che possono scattare nella psiche, anche del più docile. Prova d'attore quindi straordinaria che unita alle sapienti mani del maestro Siodmak dietro alla camera da presa, offrono atmosfere che pur senza violenza visiva, lasciano come sua caratteristica il segno del brivido.
The Suspect
Stati Uniti d'America 1944
Regia: Robert Siodmak
Musiche Frank Skinner
con
Charles Laughton: Philip Marshall
Rosalind Ivan: Cora Marshall, sua moglie
Dean Harens: John Marshall, loro figlio
Ella Raines: Mary Gray
Stanley Ridges: ispettore Huxley
Henry Daniell: Gilbert Simmons
Molly Lamont: Edith, sua moglie
Raymond Severn: Merridew, il giovane fattorino
Eve Amber: Sybil
Maude Eburne: Mrs. Packer
Clifford Brooke: Mr. Packer
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