Una bruna indiavolata!
Derubato in treno mentre era diretto a Roma, Carlo Soldi, salumiere di Cremona si ritrova senza un quattrino nella città eterna che voleva finalmente visitare. Aveva vinto una discreta somma di 150 mila lire e, non essendo mai uscito di casa, voleva spenderne una parte visitando Roma. Sul taxi che lo portava in centro, si era accorto di non avere più il portafogli e si era ricordato di un suo vecchio amico di prigionia ai tempi della guerra, facendosi accompagnare a casa sua. Qui però scopre che il suo amico, Giulio Scanagatta, si è appena recato in Campidoglio per sposarsi, costringendolo a seguirlo per farsi prestare i soldi necessari a pagare il taxi e fare mesto ritorno a casa. Qui si intrattiene con l'amico che lo riconosce e incarica un altro di aiutarlo visto che sta per sposarsi, augurandosi che resterà per un brindisi dopo la cerimonia. Ma Carlo è intenzionato a ripartire e si ripiomba in taxi aspettando che il tale gli porti i soldi promessi dal suo amico. Ma non fa in tempo perché una bruna indiavolata si precipita nel suo taxi e ordina furiosamente di ripartire. Lei è Clara la sposa mancata del suo amico che si è messo subito al suo inseguimento con mammà che lo comanda ancora a bacchetta. Inizia così una singolare e burrascosa avventura con i due che senza il becco di un quattrino dovranno far fronte alle continue richieste del tassista di venir pagato, in un crescendo di situazioni che vedranno i nostri alla disperata ricerca di aiuti finanziari per Roma. Purtroppo per Clara che era innamorata di un altro, ci sarà anche la scoperta che il suo amante se la sta filando con la sua migliore amica, causandole ulteriori motivi per ingarbugliare ancor più la matassa, perché ai soldi si aggiunge anche il disperato tentativo di fermare la fuga d'amore dei due fedifraghi e sempre cercando di sviare la serrata caccia del mancato marito. Finiranno tutti in questura dove, per ironia della sorte, tra i fermati, si scoprirà anche il ladro del treno, per consentire al nostro Carlo di riavere il denaro, pagare il tassista furibondo e tacitare i danni fin qui arrecati al mondo. Clara dovrà accettare il matrimonio con la coda tra le gambe e recarsi all'indomani in Campidoglio per pronunciare il fatidico SI. Qui per caso è arrivato anche Carlo in attesa di prendere il treno col tassista che gli aveva promesso un giro aggiuntivo della città, vista la cospicua mancia ricevuta il giorno prima. Quando stanno per salutare Marco Aurelio, sempre fiero sul suo cavallo a dominare la piazzetta, ecco arrivare di nuovo come una furia la recidiva Clara che, vestita da sposa, si fionda in auto e intima di ripartire di gran carriera. Anche stavolta non se l'è sentita e un motivo c'è nel bel Carlo che l'ha stregata ed ora felice se la porta con sé a Cremona.
Commedia divertente con ottimi protagonisti e uno spaccato di una Roma che si può rivedere solo grazie a questi film che nella loro semplicità hanno anche l'enorme pregio di rappresentare la storia del nostro paese con usi, costumi e paesaggi, oltre ad apprezzare grandi attori del passato e caratteristi che il nostro cinema aveva in quantità.
Una bruna indiavolata!Commedia divertente con ottimi protagonisti e uno spaccato di una Roma che si può rivedere solo grazie a questi film che nella loro semplicità hanno anche l'enorme pregio di rappresentare la storia del nostro paese con usi, costumi e paesaggi, oltre ad apprezzare grandi attori del passato e caratteristi che il nostro cinema aveva in quantità.
Italia 1951
Regia: Carlo Ludovico Bragaglia
Musiche Carlo Innocenzi
con
Ugo Tognazzi: Carlo Soldi
Silvana Pampanini: Clara
Nando Bruno: tassista
Carlo Sposito: Giulio Scanagatta
Rocco D'Assunta: il ladro
Luigi Pavese: commissario
Virgilio Riento: cameriere
Nino Milano: Dino
Anna Campori: signora Cartoni
Alfredo Rizzo: finto testimone
Adriana Gallandt: telefonista
Ughetto Bertucci: camionista
Giorgio Piamonti: signor Cartoni
Liana Del Balzo: mamma di Giulio
Franco Pesce: suocero di Cartoni
Gigi Reder: cameriere al bar della stazione
Ada Colangeli: Caterina, la cameriera
Augusto Di Giovanni: ragionier Capienza
Violetta Gragnani: Marietta
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