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Cjamango
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Dopo aver vinto una ingente somma d'oro e denaro al poker contro un bandito messicano, Cjamango viene ferito durante l'irruzione della banda di Don Pablo che era sulle tracce di quell'oro. Molti avventori sfortunati del saloon perirono ma Cjamango rimase solo ferito lievemente per cui, rimessosi in sesto, inizia le indagini per tentare di recuperare il suo oro. Prima di svenire aveva sentito urlare il nome di Hernandez, un vecchio ubriacone, che con tutta probabilità aveva avvertito della presenza dell'oro la banda. Scoperto dove viveva in un ranch isolato, lo raggiunge e scopre che è malridotto e fu costretto per una bottiglia di liquore ad avvertire la banda, anche perché sua figlia Perla è oggetto del desiderio del loro capo. Ma nel frattempo è accaduto che il luogotenente di Don Pablo, El Tigre, abbia preso tutto l'oro, dividendosi dal suo capo e nascondendosi in un ranch fortificato dove tiene in scacco ogni tentativo del rivale di reimpossessarsi dell'oro. Cjamango che aveva avuto modo di difendere Perla da quattro bruti della banda di Don Pablo, ne entra in contatto perché uno come lui può essergli utile nei suoi scopi. Se riuscirà a riprendersi l'oro potrà sempre sbattere contro una pallottola per non dargli future noie. Così il pistolero senza timore alcuno si presenta anche da El Tigre e lo costringe a uscire con i suoi dopo che un suo carro è stato depredato dalla banda rivale. Riesce a scovare il nascondiglio dell'oro e recuperarlo, per poi venire costretto ad arrendersi per via di un ragazzino, Manuel, che aveva raccolto per strada orfano e che El Tigre voleva uccidere se non avesse parlato. L'oro è nascosto nella baracca di Hernandez che è stato ucciso e stessa sorte è toccata a Perla, prima della resa dei conti tra le due bande un tempo unite. Don Pablo arruola altri rinforzi messicani e dà l'assalto al ranch fortificato del Tigre dove Cjamango è prigioniero. Nel violento scontro a fuoco restano solo tre per banda e nel duello finale i tre con Don Pablo periscono contro quelli di El Tigre. Ma Cjamango è stato liberato da un misterioso personaggio, un certo Clinton, che si era proposto ad entrambe le bande come fornitore di grossi quantitativi di whisky da spacciare e che si rivelerà essere in realtà un agente governativo. Così quando Cjamango farà giustizia e piazza pulita degli ultimi tre di El Tigre, non potrà prendersi l'oro perché Clinton gli spiegherà di essere un ranger e che è un quantitativo rubato a suo tempo alle casse dello stato che lui stava da tempo inseguendo. A Cjamango non resta che andarsene a cavallo, portandosi con sé il trovatello Manuel. Edoardo Mulargia, firmandosi Edward G. Muller,dirige un western nazionale dal consolidato canovaccio avvalendosi di un buon cast adatto allo scopo, dove spiccano il credibile protagonista Ivan Rassimov (accreditato Sean Todd) e la bellissima Hélène Chanel, Perla di nome sulla scena e di fatto nella realtà.
Cjamango Italia 1967
Regia: Edoardo MulargiaEdward G. Muller Musiche Felice Di Stefano con Ivan Rassimov: Cjamango (accreditato Sean Todd) Mickey Hargitay: Clinton Hélène Chanel: Perla Piero Lulli: El Tigre Livio Lorenzon: Don Pablo Giusva: il piccolo Manuel Ignazio Spalla: Paco (accreditato Pedro Sanchez) Vincenzo Musolino: il complice di El Tigre (accreditato Bill Jackson) Vladan Popov: Ramon (accreditato Fred Coplan) Nino Musco: Sancho, l'oste Giorgio Sabbatini: Hernandez Federico Boido: il bandito biondo (accreditato Rick Boyd) Sergio Sagnotti: scagnozzo di El Tigre Giacomo Di Segni: scagnozzo di El Tigre Giovanni Ivan Scratuglia: Johnny non accreditato Remo Capitani
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Sam Martin sbarca il lunario portando a pesca la gente sul suo battello d'altura aiutato dal fido e quasi sempre sbronzo Harvey . Ha debiti un po' ovunque nella zona porto e spesso deve impegnare oggetti per tirare avanti. L'ultimo cliente, che gli ha pure perso una costosa canna da pesca, lo ha truffato con un assegno a vuoto per cui quel Mr. Hanagan che gli offre una discreta sommetta per farsi portare a Cuba gli capita proprio a proposito. Lui e la sua giovane bionda, che dice essere svedese, sembrano una coppia sportiva e tutto sommato a posto, ma a Cuba è in atto una rivoluzione e lui non ha il permesso per navigare fin là. Gli potrebbe costare il sequestro del battello che peraltro è solo in affitto, ma la somma è di quelle che fan cambiare idea. Sbarcheranno col favore della notte per poi filarsela prima dell'alba come pattuito e tutto procede per il meglio, fino al momento burrascoso della ripartenza, dove il misterioso ospite si imbarca al volo inseguito da ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
Avanti con gli anni, il prode D'Artagnan è capitano dei Moschettieri e fedele alla Regina Anna . Costei tuttavia subisce gli infausti consigli del Cardinal Mazzarino che a proposito del loro illustre ospite Carlo II Re d'Inghilterra consiglia di maritarlo a sua nipote Olimpia Mancini . In primo luogo per sottrarlo alle ire del rivoluzionario Cromwell ed aiutarlo poi a riprendersi il trono d'Inghilterra unendo le due potenze con un patto di sangue indissolubile e al tempo stesso garante di maggior presa nei confronti dell'altro grande patto attuato tra Spagna e Austria che potrebbe risultare deleterio per la Francia . Ma ecco che il Re Carlo, forse subodorando oscuri piani, si allontana da Parigi rifugiandosi nel castello del Principe di Condè , avversario politico del Mazzarino. D'Artagnan viene incaricato di riportare Re Carlo a Parigi con qualunque mezzo e pur contrario alle direttive del Cardinale, non può sottrarsi al medesimo volere della sua Regina ...
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