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Viva la muerte... tua!
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Ladro, avventuriero e seduttore, il sedicente Principe Dimitri Vassilovich Orlowsky si imbatte in un moribondo, quando scambiato per prete, viene costretto a confessare l'uomo morente da tre banditi. Essi tentano di sapere dove è nascosto un favoloso tesoro governativo che venne sotterrato per strapparlo dalle grinfie dei rivoluzionari messicani. Il vecchio è cieco ma conosce il paese mentre l'ubicazione esatta è nella mani di due vedenti ognuno per la sua parte. Così Dimitri dopo aver eliminato i tre banditi si mette in moto per cercare i due con le rispettive mappe. Si imbatte casualmente in un bandito da strapazzo, Losoya, che a Yuma attende l'ora dell'impiccagione e scopre che conosce i due che sta cercando. L'uomo è tra l'altro stato scelto dal mortifero sceriffo Boris Randall come sostituto del capo ribelle chiamato El Salvador per farlo evadere dietro compenso. A richiederlo è la spregiudicata giornalista irlandese Mary O'Connell che intende condurlo in Messico a San Tomàs dove lo attendono numerosi rivoluzionari. Lei non lo conosce così il furbo sceriffo pensa di rifilarle un bidone, anche perché come è solito fare dopo averli fatti scappare li elimina, prima che possano prendere il volo. Ma stavolta c'è anche Dimitri che guarda caso è il cugino dello sceriffo col quale ha un conto in sospeso e conoscendone le mosse riesce a filarsela con Losoya, il finto Salvador e la bela giornalista. Strada facendo nel vivranno di cotte e crude, rischiando più volte di lasciaci le penne e sempre cercando di fregarsi gli uni con gli altri. Mal fidati, riescono tuttavia ad arrivare al fatidico e agognato tesoro per vederselo sequestrare dal solito Generale Vargas dei Regulares che verrà comunque gabbato al pari degli altri. Compresi i nostri che si vedranno l'ingente fortuna finire in mano dei veri rivoltosi a sollevare le sorti di chi da sempre soffre sotto il gioco dei potenti. Con quei soldi potranno rifarsi e acquistare armi utili alla rivoluzione e per i tre cosa resta allora? Un'altra proposta della scaltra giornalista rossa di capelli che li avverte di una imminente rivoluzione in Guatemala che frutterà moltissimi soldi. Gli altri due ci pensano un attimo e dopo aver chiesto da che parte si trova quel posto, la mandano a quel paese con un sonoro VAFFA... che chiude quasi due ore di pellicola. Nel novero del western nostrano, questo era un prodotto di punta che circolava nelle sale principali prima di arrivare in provincia e questo grazie a regista, cast e budget adeguato alla cura e ben resa del prodotto finale che in questo film è apprezzabile fin dall'inizio.
Viva la muerte... tua! Italia, Spagna, Germania Ovest 1971
Regia: Duccio Tessari Musiche Gianni Ferrio con Franco Nero: Dimitri Vassilovich Orlowsky Eli Wallach: Losoya Lynn Redgrave: Mary O'Connell Horst Janson: Boris Randall Eduardo Fajardo: Generale Vargas Marilù Tolo: Lupita José Moreno: il direttore del carcere Víctor Israel: Manuel Mendoza Gisela Hahn: la moglie di Orlowsky José Jaspe: il vecchio morente Enrique Espinosa: Miguelito Gunda Hiller: la sposa Furio Meniconi: l'oste Dan van Husen: Kelly Rudy Gaebel: Mendoza Carla Mancini: la telegrafista Mirko Ellis: un bandito e con non accreditati Luigi Antonio Guerra: un bandito Lorenzo Robledo: Callofen Tito Garcia: un bandito Rafael Albaicín: un bandito
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
C ommedia farsesca, parodiando il famoso romanzo di Dumas e diretta con leggerezza da Carlo Ludovico Bragaglia che mette insieme il meglio del Varietà di quegli anni, dandogli ampia facoltà di improvvisazione a tutto vantaggio del divertimento e di una trama che contempla anche tanta azione. I quattro protagonisti, lestofanti di prim'ordine, si sostituiscono ai veri Moschettieri impegnati nel recupero del prezioso collier che la Regina ha donato come pegno d'amore a Lord Buckingham , suo amante ed ambasciatore d'Inghilterra in Francia, rientrato in patria. Il Cardinal Richelieu , a conoscenza della tresca, aveva consigliato il Re di farle indossare il prezioso monile che le aveva a suo tempo regalato, in occasione della imminente festa della Municipalità a Corte. In quel modo avrebbe constatato di persona il tradimento della sua amata, visto che la preziosa collana si trovava oltre Manica. Così, grazie a Costance , amante di D'Artagnan , la Regina aveva in...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Un film sessantottino per antonomasia lo definirei: Il Laureato del 1967 con un Dustin Hoffman che da sconosciuto caratterista diventa star di prima grandezza che tutti conosciamo e apprezziamo. Candidato all' oscar per questo film e interprete negli anni '70 di intense e importanti pellicole. Il tema dell'incomunicabilità tra i giovani e i loro genitori ancorati a rigidi schemi da imporre e far rispettare introduce in pratica il malcontento che seguirà a breve nella società sfociando nella contestazione giovanile . A dir il vero questo film, visto da ragazzo, mi colpì principalmente per l'immaginario erotico che evocava affrontando un argomento, per la prima volta al cinema, in un contesto sociale piuttosto bigotto e conservatore a quei tempi. La seduzione esercitata dalla matura signora Robinson nei confronti del giovane studente, la locandina con quella gamba velata da una calza che si sfila di fronte agli occhi del ragazzo sono restate a lungo impresse nella me...
U na domenica 7 agosto a Roma con una massa variegata di persone accaldate che sta per riversarsi sulle spiagge del vicino litorale. Chi ci va in bici, come Enrico e i suoi giovani amici, chi in treno super affollato come Ercole , un padre vedovo, che accompagna la figlioletta alla colonia delle suore perché la sua attuale fidanzata non la vuole tra i piedi. Anche la chiassosa famiglia Meloni con nonna al seguito si è messa in moto con vettovaglie per il pranzo in un'auto sgangherata che bisogna avviarla a spinta. Adriana invece, una ragazza del quartiere popolare del Testaccio , ha lasciato il fidanzato nulla facente per accettare la corte di un ricco giovanotto che la vuol portare al mare con la sua lussuosa automobile. Quasi del tutto indaffarato sul suo piedistallo è invece il vigile Ercole Nardi per la totale assenza di traffico, visto l'esodo verso il mare e quando riceve il cambio si reca nella casa dove lavora come domestica la sua fidanzata, per scoprire che ...
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