Centomila dollari
Di passaggio a Budapest, il ricco affarista americano John Woods conosce Lily Zilay, la giovane centralinista dell'albergo dove dimora e se ne invaghisce all'istante. Un amore a prima vista che è impedito all'uomo dall'imminente matrimonio che la giovane sta per contrarre col fidanzato Paolo l'indomani. La direzione dell'albergo le ha offerto un ricco rinfresco per i tradizionali auguri in queste circostanze che offre ai propri dipendenti. Saputo che la famiglia della sposa è riunita in una sala privata, il Woods fa convocare nel suo appartamento il promesso sposo Paolo con grande sorpresa dei familiari che, conoscendo di fama il ricchissimo Woods, non stanno nella pelle per sapere che cosa lo abbia spinto a convocare Paul. Purtroppo per il ragazzo, all'emozione di incontrare un così illustre e famoso personaggio, si unisce subito lo sgomento nell'apprendere la sua richiesta. L'uomo vuole infatti cenare con la sua fidanzata al solo scopo di intrattenersi e fare due chiacchiere amichevoli e in cambio offre per il disturbo un assegno di ben Centomila dollari!! Il giovane torna dai suoi sconvolto e parimenti i parenti nell'apprendere tale richiesta. Ma a un breve silenzio fa subito seguito l'allettante cifra che cambierebbe in un attimo la vita non solo dei due sposi ma di tutti i loro parenti lì convenuti. E poi, in fondo, è solo una innocente richiesta di questi ricchi snob pieni di smanie da soddisfare. Lily non è per niente contenta di venire in qualche modo mercificata e sulle prime acconsente per poi, una volta raggiunto Mr. Woods, mostrarsi piuttosto disgustata di simile iniziativa e nonostante lo champagne e il constatare che l'uomo ha modi garbati e suadenti, Lily strappa sdegnosamente l'assegno e fa rientro nella sala con i parenti, ai quali racconta ben altro. Come di aver subito pesanti avances da quell'uomo per il quale contano solo i soldi. Lo zio Stefano che tanto aveva brigato per quell'incontro, decide di affrontare Woods in partenza per Bruxelles scoprendo un'altra verità e venendo pagato con un altro assegno ma sempre intestato a Lily. Stefano conta di appianare le cose e far placare Lily che al momento non ne vuol sapere più di Paolo, disgustata da quanto dovuto subire. Mr. Woods a causa del maltempo è costretto ad un atterraggio di fortuna e si salva in Germania per un soffio. Questo aver visto la morte in faccia non lo ha turbato più di tanto, ma di fronte ai suoi collaboratori che per prima cosa tentano di raggiungere i familiari telefonicamente per tranquillizzarli, si rende conto che non ha nessuno al mondo a cui riversare il suo affetto. Così improvvisamente affari e denaro non sono più la sua ossessione, mentre quella ragazza che ha avuto il coraggio di rifiutare una ricchezza le ha preso il cuore. La chiama in piena notte e nonostante lei provi qualcosa per lui, l'orgoglio le fa chiudere la telefonata per sgombrare la mente da quell'uomo e prepararsi la mattina dopo a sposare Paolo. Woods allora nonostante il brutto tempo perduri, monta su un altro aereo e si precipita letteralmente a Budapest dove le autorità lo prendono per un pazzo e lo caricano su di un'ambulanza. Ma l'uomo è forte ed ha la meglio sui due infermieri legandoli e piombando con la vettura dentro il municipio dove si stava per pronunciare il fatidico si. Con un colpo di mano, tra lo sbigottimento generale, prende Lily e se la carica a bordo mentre la ragazza tira in faccia il bouquet di fiori all'esterrefatto e mancato marito. E' l'inizio della loro fuga d'amore e la fine di una commedia d'altri tempi dal sapore romantico e brillante.
Amedeo Nazzari al massimo della sua esuberanza è l'equivalente nostrano dei celebrati Errol Flynn / John Wayne d'oltre oceano e con lui la stupenda Assia Noris e uno stuolo di comprimari tra i quali anche un terzetto di famosissimi doppiatori storici qui in veste di attori.
Centomila dollari
Italia 1940
Regia: Mario Camerini
Musiche Alessandro Cicognini
con
Amedeo Nazzari: John Woods
Assia Noris: Lily Zilay
Lauro Gazzolo: Stefano Zilay
Maurizio D'Ancora: Paolo Zilay
Calisto Bertramo: Barton
Ernesto Almirante: Michele Zilay
Emilio Cigoli: Oldham
Arturo Bragaglia: Paul, guardiano dell'aeroporto
Liana Del Balzo: Miss Vernon
Velia Cruicchi Galvani: Zita Zilay
Gina Moneta Cinquini: Elena Zilay
Lina Tartara Minora: Maria Zilay
Ada Colangeli: Francesca, moglie di Paul
Olinto Cristina: comandante dell'aeroporto di Budapest
Ottavio Spina Borgianelli: borgomastro
Giulio Battiferri: radiotelegrafista
Dhia Cristiani: Elsa, telefonista
Luigi Zerbinati: proprietario dell'aereo rubato
Jucci Kellermann: l'altra Lily
Arnaldo Firpo: Bartlet
Alfredo Menichelli: giornalista
Checco Rissone: infermiere dell'ambulanza
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