La guerra di domani
Dopo la sparizione dell'U.S.A.S. STURGEON, un sottomarino atomico, avvenuta sotto la calotta polare, le autorità decidono di indagare. La rotta polare è trafficata specie dai moderni sottomarini transatlantici e lo Sturgeon è l'ultimo di una serie di sparizioni le cui cause debbono essere assolutamente scoperte. Allo scopo è stato predisposto dai cantieri navali di Bremerton il nuovissimo sottomarino TIGER SHARK dotato dei più sofisticati congegni elettronici e di missili acqua-aria di ultima generazione. Al comando di Richard Holloway, il vascello con un equipaggio che prevede anche scienziati e uomini rana, prende il largo con direzione nord finché nei pressi del circolo polare iniziano ad avvertire strani fenomeni di elettromagnetismo che aumentano avvicinandosi al Polo Nord. Si tenta la carta della massima profondità per scongiurare la manomissione degli strumenti di bordo e in questo modo si riesce a raggiungere il polo per scoprire la causa di tali fenomeni in uno strano disco volante dotato di un cupolino al centro che sembra un occhio minaccioso. Per questo viene soprannominato "ciclope" ma non si riesce a capire cosa ci faccia in fondo al mare piuttosto che nei cieli. Il motivo va ricercato nel magnetismo del polo nord che consente al velivolo di ricaricarsi per poi agire nella zona del circolo polare affondando navi e sottomarini di passaggio. Stabilito ciò che gli serve e la rotta che dovrà inevitabilmente seguire per ricaricarsi, il comandante si acquatta sul fondo e resta in attesa della sua preda. I calcoli sono esatti e ben presto il velivolo arriva nei pressi dove il TIGER gli lancia due siluri che però, incredibilmente, vengono neutralizzati da un campo magnetico del disco. Il comandante decide allora di speronarlo confidando in una massa maggiore rispetto a quella dei piccoli siluri e la manovra riesce, conficcando la prua del sottomarino nella fiancata del disco. I mezzi restano entrambi bloccati ed avvinghiati sul fondo consentendo ad una squadra di uomini rana di penetrare nel velivolo per scoprire che al suo interno c'è aria ma anche un mostruoso alieno con un solo occhio che intende ripartire per il suo mondo dopo aver studiato la nostra razza e il nostro pianeta allo scopo di conquistarlo. La squadra riesce a ferirlo quel tanto che basta ad uno solo dei sopravvissuti di rientrare nel sottomarino e dare l'allarme. Quel mostro non ne avrà per molto essendo in grado di ripararsi e rigenerare le sue ferite e conoscendo le sue intenzioni bisogna impedire che lasci la Terra. Allora il comandante gioca la carta del razzo acqua-aria e dopo febbrili calcoli circa le coordinate da impostare sull'arma si riesce a lanciare in extremis e distruggere il disco ciclope poco prima che lasci l'atmosfera terrestre.
Discreto film di fantascienza USA anni '50 con una trama curiosa e dallo svolgimento lineare per un'oretta abbondante di spensierata rilassatezza, visto che i brividi che doveva e poteva suscitare allora sono oggi soltanto un leggero solletico.
Discreto film di fantascienza USA anni '50 con una trama curiosa e dallo svolgimento lineare per un'oretta abbondante di spensierata rilassatezza, visto che i brividi che doveva e poteva suscitare allora sono oggi soltanto un leggero solletico.
USA 1959
Regia: Spencer G. Bennet
Musiche Alexander Laszlo
con
Arthur Franz: Comandante Richard Holloway
Dick Foran: Comandante Dan Wendover
Brett Halsey: Dr. Carl Neilson Jr.
Tom Conway: Sir Ian Hunt
Paul Dubov: Ten. David Milburn
Bob Steele: Capo Griffin
Victor Varconi: Dr. Clifford Kent
Joi Lansing: Julie
Selmer Jackson: Amm. Terhune
Jack Mulhall: Justin Murdock
Jean Moorhead: Helen Milburn
Richard Tyler: uomo rana Carney
Kenneth Becker: uomo rana Powell
Sid Melton: Chester Tuttle
Frank Watkins: Watkins
Brett Halsey meglio noto da noi col nome di Montgomery Ford
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