Sherlock Holmes: notti di terrore
W hitechapel, malfamato quartiere londinese, è teatro di brutali omicidi di un pazzo che si firma "lo Squartatore". Sherlock Holmes segue le vicende dai giornali commentandole con l'inseparabile Dr. Watson e facendo immediatamente un ritratto psichico del personaggio affetto sicuramente da qualche bizzarra ed insana mania. Tanto più che le vittime sono due prostitute uccise in piena notte e in pochi giorni. Ma quando se ne aggiungono delle altre e tutte sgozzate con la stessa tecnica ecco che il caso diventa di dominio pubblico e tale da preoccupare lo stesso governo che si sente pressato da ogni parte. Allo scopo, il Primo Ministro e il Segretario di Stato avvalendosi del loro fidato Mycroft Holmes, fratello dell'illustre detective, lo pregano di interessarsi con urgenza alla vicenda cercando di dare un volto e un nome al maniaco e porre fine agli scellerati delitti. Da un astuccio con ferri chirurgici dal quale manca un bisturi, oggetto fortemente indiziato come strumento usato in quegli omicidi, Holmes risale all'antico proprietario il cui blasone, riportato nell'astuccio, lo conduce a casa del Duca di Shires. Qui apprende che il suo primogenito, Michael Osborne, con alle spalle qualche anno di studi di medicina, venne allontanato e diseredato per aver sposato una prostituta causando disdoro alla casa. L'astuccio viene però da un negozio di rigattiere dove era stato venduto due anni prima da una donna che Holmes identifica come essere stata la moglie del nobile e scopre una storia di vecchi ricatti e cattiverie ai danni di quella coppia che per tragici eventi successivi si divise. Holmes scopre che l'uomo ormai demente, vive come assistente del Dr. Murray responsabile della Morgue e anche gestore di un ospizio ospedale per i poveri di Whitechapel, che a suo dire andrebbe ripulito non solo dalla miseria ma anche dal lerciume di depravati e locali che ne soddisfano le più abiette passioni. Ma nonostante sia facilmente sospettabile come probabile assassino, Holmes non è tipo da cedere alle apparenze e farsi coinvolgere da cose scontate, al punto che riportato a casa il povero Osborne, ormai ridotto a larva, essendo prossimo alla soluzione del caso, escogita una trappola dove l'assassino cade e si rivela essere il fratello del povero Michael, Lord Carfax, il quale si era ripromesso di uccidere tutte le prostitute per vendicare lo sventurato Michael rovinatosi per uno sciagurato matrimonio con una di esse.
Tratto da un soggetto di Adrian Conan Doyle, figlio del più illustre padre, vede il detective più amato del mondo alle prese con una sorta di Jack lo Squartatore cosa che sullo schermo avverrà diverse volte. Buona la coppia di interpreti con John Neville adeguato al ruolo ma con la notorietà che gli arriverà nel 1988 nei panni indimenticabili del Barone di Munchausen. Al suo fianco Donald Houston convincente nei panni del Dr.Watson e una schiera di bravi comprimari a contorno.
A Study in Terror
Gran Bretagna 1965
Regia: James Hill
Musiche John Scott
con
John Neville: Sherlock Holmes
Donald Houston: Dr. John H Watson
Anthony Quayle: Dr. Murray
Frank Finlay: Ispettore Lestrade
John Fraser: Lord Carfax
Judi Dench: Sally Young
Robert Morley: Mycroft Holmes
Barbara Windsor: Annie Chapman
Adrienne Corri: Angela
Peter Carsten: Max Steiner
Charles Regnier: Joseph Beck
Cecil Parker: Primo Ministro
Georgia Brown: cantante del pub
Barry Jones: Duca di Shires
Dudley Foster: Segretario di Stato
Buona la resa delle atmosfere nebbiose e lugubri londinesi con interpreti a dir mio convincenti e anche se non amo mischiare personaggi diversi debbo riconoscere che stavolta Jack ha trovato pane per i suoi denti
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