Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili
E rcole ad un bivio della sua vita decide di lasciare la via della rettitudine per seguire quella del piacere, anche se suo padre Zeus non ne è d'accordo. Ma dopo le proverbiali fatiche cosa c'è di meglio che farsi un bel giro in Lidia dove si dice ci siano donne bellissime. E chi meglio della giovane Onfale, figlia della Regina Nemea, da pretendere in sposa? Tanto più che l'ha salvata dall'annegamento e la Regina consigliata dal suo ministro vede in quel semidio l'occasione vincente per sbarazzarsi definitivamente dei barbari della tribù del nord che tanto minacciano il suo regno. Non sa però che sua figlia ama segretamente Inor figlio del capo dei barbari e non ne vuol sapere del forzuto appena arrivato in città. Per non irritarlo si prende tempo e con uno strattagemma si fa parlare un oracolo circa la prova che Ercole dovrà sostenere per avere la mano della principessa, ovvero battersi con l'uomo più forte del mondo: Sansone. E' naturale che Ercole si ritenga a sua volta invincibile e ben lieto di misurarsi con quello sconosciuto, anche perché nel frattempo ha dimostrato la sua forza incredibile recuperando una nave naufragata e piena d'oro, tirandola di forza a riva. E mentre viene impiegato come possente muratore nella costruzione di mura più spesse per la città, tre ambasciatori vengono inviati nella terra di Sansone per portarlo in Lidia a combattere. Strada facendo si imbattono in un altro forzuto, Ursus, che sta devastando una locanda terrorizzandone i proprietari costretti a sfamarlo oltre che ballare per lui. Nei pressi c'è però anche Maciste che chiamato in soccorso dell'oste riesce a dare il fatto suo a Ursus che, secondo una profezia a lui fatta, dovrà diventare schiavo di colui che lo batterà. Per cui si mette di impegno a ricostruire su ordine di Maciste gran parte della locanda andata distrutta. I tre inviati giungono a casa di Sansone e lo trovano disposto a seguirli per quella sfida con Ercole, ma anche perché sa delle belle donne di Lidia, cosa questa che induce sua moglie Dalila a tagliargli i capelli per gelosia mentre dorme. L'indomani quindi si ritrova senza forze ma non c’è più tempo da perdere e vorrà dire che verrà sconfitto ma profumatamente pagato. Anche Maciste e Ursus si uniscono a loro e si ritrovano tutti in Lidia dove però Ercole, saputo della debolezza dell'avversario non è interessato a combattere fingendo, per cui visto che Sansone verrà ricompensato lui lo picchierà per davvero in modo da fargli guadagnare sul serio quei soldi. Così avviene ma subito dopo la principessa fugge col suo Inor rifiutando il regno per amore ma venendo sorpresi e catturati dai barbari di suo padre. Questi infuriato per aver promesso in sposo suo figlio per allearsi con una giovane regina di un'altra tribù, vorrebbe uccidere la principessa Onfale per togliere per sempre dalla testa di Inor quell'amore che non giova alla causa. Ma alcuni fedeli del giovane danno battaglia liberando la principessa che anche grazie al pronto intervento di Ercole viene riportata a casa. Ma Ercole ha ormai capito che la ragazza non lo vuole, per cui acconsente a che sposi il giovane Inor. Questi all'oscuro dei nuovi eventi si precipita in Lidia per tentare il tutto per tutto venendo però fermato e tranquillizzato dallo stesso Ercole. Ma ecco che quando tutto sembra finito, Sansone scopre di aver riottenuto le sue forze grazie ai capelli ricresciuti nel frattempo, per cui affronta Ercole stavolta per misurarsi con lui ad armi pari. Ne nasce uno scontro epico dove vengono coinvolti anche Ursus e Maciste e che finirà pari coi quattro che cantando allegramente cavalcano insieme lasciando la Lidia.
Peplum ridanciano questo esempio diretto da Giorgio Capitani che privilegia la commedia dando spazio ad una satira del genere mitologico dove la forza è esibita ma non ci scappa mai il morto al contrario della versione seriosa e classica.
Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili
Italia, Francia 1964
Regia: Giorgio Capitani
Musiche Piero Umiliani
con
Sergio Ciani: Ercole (accreditato Alan Steel)
Renato Rossini: Maciste (accreditato Howard Ross)
Yann Larvor: Ursus
Nadir Moretti: Sansone (accreditato Nadir Baltimore)
Arnaldo Fabrizio: Goliath il nano
Conrado San Martin: Marinero
Lia Zoppelli: la regina Nemea
Hélène Chanel: Sibilla
Elisa Montés: la principessa Onfale, sua figlia
Moira Orfei: Dalila
Luciano Marin: Inor
Livio Lorenzon: suo padre capo della tribù delle montagne
e con
Valentino Macchi
Nino Marchetti
Carlo Tamberlani
Gaetano Moretti
Attilio Tosato
a me piace il genere e la riscoperta di quegli anni magici per il cinema italiano ma questo francamente non è né carne né pesce
RispondiElimina