Sandokan contro il leopardo di Sarawak
S amoa moglie di Sandokan è stata attirata con un sotterfugio presso la capanna di povera gente per curare il loro piccolo figlio malato. Ma appena entrata viene catturata dagli uomini di suo cugino Sir Charles Brooks e condotta da lui dopo aver ucciso quella povera gente. Ma l'uomo seppur gravemente ferito è riuscito a raggiungere Sandokan ed avvertirlo dell'accaduto prima di spirare tra le sue braccia e chiedere vendetta per suo figlio. Raggiunto immediatamente dal fido Yanez, che ha catturato un messaggero di Brooks, il nostro viene a sapere dove Samoa è rinchiusa e si mette immediatamente in marcia con un gruppo di fedeli Tigrotti. Purtroppo non sa ancora che Brooks, invaghito da tempo di sua cugina e da essa respinto con fermezza, la ha fatta ipnotizzare da un fachiro molto abile in quel campo. Ora lei odia Sandokan ed esegue ciecamente ogni ordine del suo padrone Charles Brooks. Così quando Sandokan riesce a raggiungerla, in una sortita isolata e dopo aver lasciato Yanez ai bordi della palude con i suoi, questa lo fa scoprire e catturare. Fortunatamente per lui un servo di Brooks, salvato da morte certa mentre sprofondava nelle sabbie mobili della palude, riesce con facilità a liberarlo per poi perdere la vita durante la precipitosa fuga. Sandokan riesce a passare indenne da un passaggio all'interno di una grotta piena di serpenti e iniziare di nuovo la riscossa. Intanto penetrando furtivamente nella tenda di Samoa ed uccidendo il fachiro che la teneva soggiogata, liberandola così da quell'influsso negativo potendo riabbracciarsi di nuovo a vicenda. Ma è meglio mettersi al sicuro visto che l'allarme è scattato e Brooks con i suoi inizia a sparare all'impazzata. Sandokan è una furia e ne respinge a decine aiutato dal fido Sagapar e con Samoa lestissima a caricar loro le pistole. Raggiunti anche da Yanez, che ha fatto circondare il campo dai suoi Tigrotti, per Brooks non c'è più scampo e nel tentativo di scappare finisce nelle sabbie mobili sparendo al loro interno in un ultimo lugubre grido strozzato. Con grande magnanimità e su richiesta della sposa, Sandokan perdonerà quanti, sopravvissuti, aderirono al perfido piano di Sir Brooks.
Onesto film di avventura riempitivo delle sale minori e diretto da un altrettanto onesto manovale del cinema di quei tempi dove i teatri di posa lavoravano a ciclo completo senza sosta alcuna.
Sandokan contro il leopardo di Sarawak
Italia, Germania Ovest, Principato di Monaco 1964
Regia: Luigi Capuano
Musiche Carlo Rustichelli
con
Ray Danton: Sandokan
Guy Madison: Yanez
Franca Bettoia: Samoa
Mario Petri: Sir Charles Brooks
Alberto Farnese: Tremal Naik
Mino Doro: Lumbo
Giulio Marchetti: Sagapar
Aldo Bufi Landi: Rajani
Ferdinando Poggi: Assumbata
Franco Fantasia: Kuron
Harold Frederick: Kalam
e con
Adriano Vitale
Giuliana Farnese
Romano Giomini
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