Kong: Skull Island
1973 , in piena smobilitazione dal Vietnam, il Colonnello Preston Packard con il suo squadrone elicotteristi, viene affidato come scorta alla spedizione scientifica di William Randa diretta nella misteriosa Isola del Teschio ancora inesplorata e che sembra contenga segreti di grande rilevanza. Con la messa in orbita dei satelliti e in piena guerra fredda bisogna arrivare prima dei Russi e nonostante alcune difficoltà di ordine economico, Randa riesce a partire. Con lui anche lo specialista in recuperi nella giungla James Conrad, ex capitano forze aeree inglesi e una fotoreporter, Mason Weaver, la quale sospetta che la missione, sulla carta scientifica, abbia in realtà scopi militari. Giunti sul posto dalla nave si levano gli Huey del colonnello con a bordo scienziati, militari e attrezzatura varia con lo scopo di ispezionare la parte nord occidentale fino al punto di recupero fissato per qualche giorno dopo. Ma mentre sorvolano una vasta zona, con immenso stupore si accorgono di una gigantesca creatura che ha le sembianze di una grossa scimmia alla quale iniziano a ronzare attorno fotografandola finché l'animale ne abbatte un paio a zampate. Inizia subito un conflitto a fuoco e l'animale astutissimo scaglia contro di loro alberi e altri elicotteri afferrati con le mani. Tutti vengono abbattuti e i superstiti si ritrovano sparpagliati in giro per l'isola per poi pian piano ricontattarsi con le radio portatili e riunirsi in due gruppi dopo aver seppellito i morti. L'isola brulica di strane gigantesche creature e i militari debbono far fronte a diversi attacchi compresi enormi uccelli che dall'alto ghermiscono i malcapitati portandoli via in volo e contendendoseli tra loro straziando le povere prede umane. Le sorprese non mancano quando alcuni manufatti umani inducono un gruppo a capire che nell'isola vi è per forza anche presenza umana. L'incontro con gli indigeni non è dei migliori ma fortunatamente ad accoglierli c'è anche un pilota americano, Hank Marlow, che nel 1944 era precipitato sull'isola con il suo aereo dopo aver ingaggiato un duello con un nemico giapponese. Entrambi schiantati sull'isola si stavano ammazzando in un furioso corpo a corpo quando era apparso un enorme gorilla facendoli scappare increduli e impauriti. Da allora si erano uniti a quegli indigeni ed erano diventati fratelli anche se da qualche anno il giapponese se ne era andato al Creatore. Hank Marlow, dopo aver chiesto notizie anche sportive del suo paese, spiega al Colonnello che quella enorme creatura chiamata Kong è in realtà un loro protettore oltre che essere venerato dai locali, in quanto li protegge da altre creature assai più mostruose e fameliche come quei giganteschi rettili che vivono in enormi cavità sotterranee e che si guardano dall'uscire con Kong in giro. Ma il Colonnello vuole vendicare i suoi uomini e sordo alle spiegazioni circa la loro aggressione e invasione del suo spazio, persegue imperterrito recuperando un grosso quantitativo di napalm dai rottami di un velivolo per attirare e bruciare quello scimmione. Kong nel frattempo ha avuto un incontro ravvicinato con la reporter e la guida Conrad e si è dimostrato tutt'altro che violento facendosi perfino accarezzare il muso. L'animale attirato nel tranello di fuoco, riesce a eliminare il Colonnello nonostante abbia riportato diverse ferite e la sua debolezza attira il rettile più grosso che ne approfitta attaccandolo. Lo scontro tra i due è devastante e anche la ragazza ne viene involontariamente coinvolta, con Kong che le salva la vita prima di stroncare per sempre quella del suo mortale avversario. La depone con cura a terra e mentre Conrad la soccorre lui si allontana sbuffando tra sordi ruggiti. Tornati sul continente e consci che quel posto deve restare segreto i sopravvissuti concordano nel non rivelare a nessuno quanto visto e vissuto, ma dopo 5 minuti di titoli di coda si apprende che la storia non può finire qui in quanto altri giganteschi mostri, da vecchi reperti e antichi graffiti sembrano popolare da tempo la Terra e bisogna per forza andare a cercarli nei prossimi entusiasmanti capitoli.
Siamo di fronte a uno spettacolare King Kong che gli effetti speciali moderni rendono di una verosimiglianza impressionante. Solo la movenza, troppo eretta per una scimmia, mi è sembrata fuori luogo mentre il resto, comprese le tante scene di azione contro velivoli piuttosto che altre creature mostruose, sono di una fluidità stupefacente. Il Kong di Rambaldi, opera incredibile per quei tempi e che ho avuto la fortuna di vedere personalmente agli Studios della Universal a Los Angeles mentre mi "sgrullava" il trenino sul quale stavamo attraversando il Ponte di Broccolino, va definitivamente in soffitta con la CGI che si perfeziona sempre più per rendere la fantasia realtà per gli occhi. Ne vedremo delle belle ...
Kong: Skull Island
Stati Uniti 2017
Regia: Jordan Vogt-Roberts
Musiche Henry Jackman
con
Tom Hiddleston: James Conrad
Samuel L. Jackson: Preston Packard
John Goodman: William Randa
Brie Larson: Mason Weaver
Jing Tian: San Lin
Thomas Mann: Reg Slivko
John C. Reilly: Hank Marlow
John Ortiz: Victor Nieves
Corey Hawkins: Houston Brooks
Eugene Cordero: Reles
Jason Mitchell: Glenn Mills
Shea Whigham: Earl Cole
Toby Kebbell: Jack Chapman
Terry Notary: Kong
Sinceramente non mi attira l'idea di vedere il centesimo Kong...
RispondiElimina...sicuramente gli effetti speciali possono fare la differenza, ma ormai l'ho visto in tutte le salse...
...forse qualche bimbomikia che non ha visto i precedenti.
Comunque sempre ottima recen..Z..ione
se mi posso permettere Jack ti consiglio di guardarlo è veramente uno spettacolo di gran lunga superiore ai precedenti e anche diverso nella trama classica e son d'accordo con quanto detto nel post che sia i modellini usati o il memorabile a grandezza naturale di Rambaldi vanno per forza in soffitta anche se nel bauli dei ricordi piacevoli perché la moderna grafica computerizzata è veramente in grado di far emozionare oltre ogni immaginazione
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