Le avventure acquatiche di Steve Zissou
O ceanografo di fama mondiale e documentarista, Steve Zissou ha sbalordito la platea durante la proiezione del suo ultimo docu-film durante il quale il suo fedele e amato assistente subacqueo di una vita è stato sbranato da una specie di squalo gigante mai vista prima. Per lui è uno squalo giaguaro stando alle macchie tipiche del felino riscontrate sul suo mantello poco prima di avergli piazzato un rilevatore satellitare sul dorso, mentre scompariva nelle profondità degli abissi. Ora vorrebbe trovare un finanziatore per tentare di rintracciarlo e ucciderlo, vendicando il suo amico. Nessuno sembra però credergli anche perché nella pellicola non vi è traccia dell'esemplare e del resto come potrebbe esserci se si è divorato il cameraman? Sta di fatto che invece dei quattrini a bordo del Belafonte arriva un ragazzo, Ned Plimpton, che gli porta la notizia della morte di sua madre, una vecchia fiamma di Zissou e che lui con tutta probabilità è suo figlio. La cosa non dispiace affatto al bizzarro scienziato che lo accoglie a braccia aperte disposto anche a cambiargli il nome se lo desidera e prendendolo a bordo nella sua variegata squadra di collaboratori. Addirittura Ned si rivela essere il classico deus ex machina tirando fuori i quattrini necessari alla spedizione, frutto di una cospicua eredità lasciatagli da sua madre. Dopo una serie di alterne fortune e dopo aver subito anche l'assalto di una banda di pirati in acque non protette, i nostri finiranno per incontrare di nuovo lo strano animale. Purtroppo in un incidente aereo, mentre pilotava in ricognizione il piccolo elicottero del Belafonte, Ned era precipitato e morto in braccia al suo probabile padre, perché la nuova compagna di Zissou, Eleanor, aveva confidato ad un'amica, con preghiera che rimanesse tale, le perplessità circa la sua paternità in quanto soggetto che "sparava a salve". Sarebbe stata tuttavia disposta ad adottarlo anche se già trentenne. Ma poverino ormai se ne è andato e quel che conta è l'enorme successo che le riprese fatte a bordo del piccolo sottomarino tascabile del Belafonte abbiano mostrato inequivocabilmente al mondo intero che lo squalo giaguaro esiste davvero e per Zissou, che si avviava a un lento declino, è una nuova e robusta iniezione di fiducia.
Gli evidenti riferimenti al grande Jacques Cousteau oltre che a importanti e famosi cantanti sono la caratteristica di questo film di Wes Anderson, la cui particolare cura per i colori e la fotografia ne fanno un marchio inconfondibile dei suoi lavori. Spassosi gli interpreti in un misto di melodramma e con un occhio attento ai particolari si può cogliere, del tutto fuori contesto, segni evidenti di alcuni esterni italiani tra cui l' Isola di Ponza.
The Life Aquatic with Steve Zissou
Stati Uniti 2004
Regia: Wes Anderson
Musiche Mark Mothersbaugh, Sigur Rós, David Bowie
con
Bill Murray: Steve Zissou
Owen Wilson: Ned Plimpton
Cate Blanchett: Jane Winslett-Richardson
Anjelica Huston: Eleanor Zissou
Willem Dafoe: Klaus Daimler
Jeff Goldblum: Alistair Hennessey
Michael Gambon: Oseary Drakoulias
Noah Taylor: Vladimir Wolodarsky
Bud Cort: Bill Ubell
Seu Jorge: Pelé dos Santos
Robyn Cohen: Anne-Marie Sakowitz
Waris Ahluwalia: Vikram Ray
Niels Koizumi: Bobby Ogata
Pawel Wdowczak: Renzo Pietro
Seymour Cassel: Esteban du Plantier
Antonio Monda: Direttore del Festival
E' uno degli Anderson che ho apprezzato di meno, tant'è che l'ho visto solo una volta e ricordo davvero poco oltre alla colonna sonora particolare e i vezzi linguistici della Blanchett :)
RispondiEliminaI film di Wes Anderson sono opere d'arte e come tali vanno colte tutte le peculiarità offerte nella piccola, citate appunto nella trama e commento finale del film. A mio avviso i suoi film vanno visti più di una volta per coglierne tutta la loro interezza. Già solo la descrizione di tutta la "Belafonte" merita già molto, nonché la soundtrack e per finire la fotografia. Buona visione e consiglio di guardarvi tutti i suoi film.
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