Colt 45
V incent Milès giovane armaiolo ed istruttore di tiro in forza alla polizia francese, ha vinto l'annuale concorso di tiro con un punteggio eccezionale tale da farlo contattare da un non meglio precisato apparato militare al quale tuttavia rifiuta di aderire. Non è nemmeno in buoni rapporti coi suoi colleghi della polizia mentre l'unico che si occupa di lui è capo Chavez, il comandante della squadra antirapina un tempo amico di suo padre anch'egli polizotto morto in servizio. Vincent non ama l'azione preferendo restare nel magazzino dove cura e mantiene con scrupolo le armi in dotazione. Ma la sua vita cambia improvvisamente quando sulla sua strada appare un singolare poliziotto, Milo Cardena, che, parimenti abile con la pistola, lo incrocia al poligono di tiro e gli propone di entrare nella sua squadra per non meglio precisati lavori che uno con le sue qualità deve prima o poi iniziare a svolgere piuttosto che restarsene chiuso in un buio sgabuzzino. Per fargli prendere una decisione in tal senso, mobilita un tipaccio per dargli una ripassata senza ammazzarlo e solo per vedere di che pasta è fatto. Il ragazzo aggredito banalmente per strada, estrare la pistola e lo fredda cadendo subito dopo in preda all'angoscia più nera. Ecco allora Milo avvicinarlo e provvedere a far sparire tutte le prove a suo carico spiegandogli che quel mondo funziona così e subito dopo averlo in pugno per poterlo ricattare. Intanto il ragazzo ha fabbricato illegalmente proiettili esplosivi ed è costretto a cederli a Milo che subito dopo li mette in opera in devastanti sparatorie contro spacciatori e delinquenza spiccia. Dal modo di operare Chavez ritiene trattarsi di ex militari o poliziotti corrotti come quel Denard della anticrimine sul quale pende, peraltro archiviato, il sospetto di intrallazzi in poassato col mondo della malavita. Vincent si ritrova così coinvolto suo malgrado in una faida interna alla polizia con Chavez che lo vuole con sé in azione vista la provata abilità e conoscenza di quelle strane pallottole entrate in gioco. Finisce per confidarsi con Chavez che la causa di tutto è la sua dannata fabbricazione di quei micidiali proiettili che quello strano tipo gli ha obbligato a consegnare. Chavez non lo conosce ma proteggerà il ragazzo coprendolo al meglio perché è così che si fa tra colleghi. Ma quando viene centrato in testa da una pallottola sparata da una macchina in corsa, VIncent non ha altra scelta che arrivare al misterioso Cardena ormai certo mandante di tutto quello che sta accadendo. Lo trova e lo uccide dopo averne eliminati diversi altri e cinque mesi dopo lo rivediamo scontare in carcere una pena all'ergastolo quando viene scortato fuori da militari in un luogo sconosciuto dove il tizio dell'inizio gli ripropone l'offerta fatta in cambio di una grazia del presidente firmata a suo nome. Uno come lui è quel che ci vuole, specie dopo aver loro ammazzato Milo, per quell'apparato del quale nessuno può dire di conoscerne l'esistenza e che serve per debellare il terrorismo con mezzi che ogni governo in occidente negherà di usare. Intanto riecco sul tavolo la Colt 45 di suo padre che aveva gelosamente conservato e basterà a fargli prendere la decisione voluta? I titoli ce lo impediscono ma da come il ragazzo impugna quell'arma riteniamo che abbia accettato.
Buon esempio di action movie dei cugini d'oltralpe che al nostro latitare da decenni nel genere rispondono ogni tanto con discreti lavori e questo Colt 45 ne è valida testimonianza ancorché abbia una trama già abbondantemente vista e trattata sullo schermo. Il titolo invece è da censurare in quanto ne esisteva già un altro Colt 45 del 1950 e non mi si venga a dire che non si poteva ovviare che non ci credo.
Francia 2014
Regia Fabrice du Welz
Musiche Benjamin Shielden
con
Gérard Lanvin: Comandante Christian Chavez
Joey Starr: Milo Cardena
Alice Taglioni: Capitano Isabelle Le Franc
Ymanol Perset: Vincent Milès
Simon Abkarian: Comandante Luc Denard
Antoine Basler: Tenente Joseph Fleischmann
Jo Prestia: Marco
Salem Kali: Mehdi
Michel Ferracci: Michel
Alexandre Brasseur: Comandante Martial Ricaud
Philippe Nahon: Prefetto Pradier
Anton Yakovlev: Carmini
Amr Waked: Baron
Malek Oudjail: Malek
Redouane Behache: Tarek Derkaoui
Aymen Saïdi: Kaïs Derkaoui
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