La maschera di cera
H enry Jarrod è un abilissimo scultore dedito alla creazione di statue di cera, così verosimili da sembrare vere, che espone nel suo museo. Però sono pochi i visitatori di quel posto a detta del suo socio Matthew Burke che ha investito in quella attività la bellezza di 20 mila dollari e vorrebbe vederne i ricavi o quanto meno riavere la sua quota indietro. Il motivo è che le statue rappresentano solo personaggi storici mentre il pubblico vorrebbe veder scene di morte, torture e supplizi, cosa alla quale Jarrod non vuole sottostare visto il talento che ha nelle mani e la sua passione smodata per i personaggi storici realmente esistiti tra i quali nutre un sincero amore per Maria Antonietta la statua che considera una creatura vivente. Così il suo socio decide di dar fuoco al museo per intascare i soldi dell'assicurazione, vanamente contrastato da Jarrod, che rimane tra le fiamme dopo una violenta colluttazione col socio. Questi incassa i soldi ma anni dopo viene sorpreso nella sua abitazione e strangolato da un sinistro figuro il cui volto appare sfigurato nel buio della stanza. Questi inscena un suicidio per impiccagione e inizia anche a procurarsi prede per le strade nebbiose della Londra notturna quando addirittura negli obitori cittadini. Ecco ricomparire come d'incanto in citta lo scultore Jarrod e riaprire un museo delle cere dove stavolta vengono raffigurate anche parecchie scene raccapriccianti di esecuzioni e allestita anche la sala di tortura e degli orrori. Lui racconta di essere sopravvissuto miracolosamente all'incendio e di essersi risvegliato in un ospedale avendo però perduto l'uso delle gambe, costretto com'è in carrozzella, e delle mani bruciate inesorabilmente in quella tragedia. Tuttavia ha due validi aiutanti che lui assiste dando le istruzioni per ottenere quel tipo di statua così veritiera, anche grazie ad una tecnica messa a punto da lui negli anni. Gli affari sembrano andargli bene fin quando tenta di attrarre Sue Allen una giovane che gli ricorda in maniera impressionante la sua Maria Antonietta andata perduta tra le fiamme. La ragazza, che era sfuggita miracolosamente alle grinfie dell'uomo che si aggira di notte e ricercato dalla polizia londinese, accetta di posare, anche grazie alla presenza del suo ragazzo Scott, anch'egli scultore e viene colpita dalla statua di Giovanna D'Arco che le ricorda in maniera impressionante la sua amica Cathy Gray uccisa dal misterioso assassino e sottratta poi dall'obitorio. Le sue intuizioni si riveleranno giuste, Henry Jarrod, impazzito nell'incendio del suo precedente museo, è in realtà l'assassino sfigurato che si aggira in cerca di prede sulle quali colare cera bollente per rendere statue perfette. Con una maschera di cera, a coprirne le orribili cicatrici, è di giorno il famoso scultore in carrozzella mentre di notte uno spietato assassino. Nella colluttazione finale con le forze di polizia l'uomo perirà cadendo nell'enorme contenitore di cera bollente, mentre Sue Allen verrà salvata in extremis dalla mortale colata.
Classico dell' horror con un grande Vincent Price icona del genere le cui scorribande notturne con cappellaccio e palandrana neri nella fumosa Londra, resteranno nella storia del cinema. C’è anche un giovane Charles Bronson alle prime armi e dall'aspetto inquietante come il personaggio che interpreta: il muto e servizievole Igor.
House of Wax
Stati Uniti 1953
Regia: André De Toth
Musiche David Buttolph
con
Vincent Price: Professor Henry Jarrod
Phyllis Kirk: Sue Allen
Paul Picerni: Scott Andrews
Carolyn Jones: Cathy Gray
Roy Roberts: Matthew Burke
Frank Lovejoy: Tenente Tom Brennan
Paul Cavanagh: Sidney Wallace
Dabbs Greer: Detective Jim Shane
Nedrick Young: Leon Averill
Charles Bronson: Igor
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati