Le avventure di Sherlock Holmes
M oriarty, acerrimo ed intelligentissimo nemico mortale di Sherlock Holmes, è appena stato assolto per mancanza di prove dall'accusa di omicidio. Nel freddo incontro col suo rivale fuori dal tribunale, il Professore, che a causa sua ha rischiato la pena di morte, gli fa intendere chiaramente che lo ucciderà con un sottile piano che lo porterà alla sua fine non prima di essere stato schernito di fronte a tutto il paese. L'astuto Moriarty intende stuzzicare il rivale, che peraltro ammira per l'intelligenza acuta venendone ricambiato, con un omicidio tinto di mistero per poi dedicarsi al suo vero obiettivo che è il Tesoro della Corona custodito nella Torre di Londra, impresa questa che scuoterà l'Impero Britannico dalle sue fondamenta per gettare nel ridicolo lo stesso Holmes che presta i suoi servigi a Sir Ronald Ramsgate stesso, il custode del Tesoro. Il depistaggio funziona e Holmes è attirato dal caso della giovane Ann Brandon, la cui ricca famiglia è tormentata da oscure minacce. Dieci anni prima suo padre era morto in circostanze misteriose e adesso suo fratello Lloyd poco prima di ricevere a sua volta la stessa lettera di minacce. Holmes scopre l'assassino del fratello di Ann poco prima che la ragazza stessa subisca la medesima sorte. Costui, Mateo, con dei conti in sospeso con i Brandon, confessa di essere stato ingaggiato da Moriarty in persona cosa che induce Holmes a capire finalmente cosa abbia in testa il suo acerrimo rivale. Giorni prima infatti era stato sventato un tentativo di furto di un prezioso diamante da includere tra i gioielli della Corona, per cui bisogna correre immediatamente alla Torre di Londra dove forse si è ancora in tempo per fermare Moriarty. Così è e Holmes lo sorprende mentre travestito da poliziotto cerca di fuggire con alcuni preziosi gioielli della Corona Reale. La colluttazione è violenta e Moriarty precipita dalla Torre dando l'impressione di essere stato finalmente sconfitto. Ma sappiamo che è una pelle dura e tornerà sicuramente ad attraversare la virtuosa strada di Holmes con la sua dedita al crimine.
La coppia che più funziona nell'immaginario degli estimatori del grande eroe di Conan Doyle diverte anche in questo entusiasmante capitolo della serie che si chiude come di consueto con un momento di ilarità dove tra i nostri prevale il classico metodo del giornale usato da Watson per spiaccicare mosche fastidiose, in luogo delle corde di violino usate da Holmes per disturbare con le sue stridule note i molesti insetti.
The Adventures of Sherlock Holmes
Stati Uniti 1939
Regia: Alfred L. Werker
Musiche vari non accreditati
con
Basil Rathbone: Sherlock Holmes
Nigel Bruce: Dottor John H. Watson
Ida Lupino: Ann Brandon
George Zucco: Professor Moriarty
Alan Marshal: Jerrold Hunter
Terry Kilburn: Billy
Henry Stephenson: Sir Ronald Ramsgate
E. E. Clive: Ispettore Bristol
Arthur Hohl: Bassick
May Beatty: Signora Jameson
Peter Willes: Lloyd Brandon
Mary Gordon: Signora Hudson
George Regas: Mateo
Mary Forbes: Lady Conyngham
Frank Dawson: Dawes
Anthony Kemble Cooper: Tony
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