Sansone contro i pirati
1630 , il Mar dei Caraibi è infestato dai pirati del feroce Murad che ha nell'Isola del Diavolo la sua base inespugnabile. Conquistata con un colpo di mano uccidendone il re, è diventato covo della peggior feccia di mare nonché fiorente mercato di schiavi e merci depredate ai galeoni spagnoli in transito in quelle acque. Amanda, ricca fanciulla spagnola, si è gettata in tempo in acqua prima che la sua nave venisse data alle fiamme, tutti gli uomini dell'equipaggio uccisi e le sue nobili compagne rapite per essere rivendute come schiave. E' stata raccolta su una zattera di fortuna da Sansone intento alla pesca con due suoi amici e portata al sicuro nel villaggio su di un'isola poco distante. Compreso l'accaduto e stanco della violenza imposta da Murad in quei luoghi, Sansone decide di recarsi all'Isola del Diavolo per liberare le ragazze e cercare di porre fine alle malefatte dell'usurpatore. Amanda che ama perdutamente l'uomo che l'ha salvata, per paura di perderlo si imbarca di nascosto svelandosi solo all'arrivo e per forza di cose, nonostante la contrarietà di Sansone, è della partita. Lui riesce dapprima a liberare le donne vendute e imbarcate su una nave berbera e metterle al sicuro nel cuore della foresta dove Manuel, incontrato in una taverna e rivelatosi capo della resistenza al tiranno, vive nascosto con i suoi fidati compagni d'arme e di ideali. Ben presto le gesta del forzuto Sansone si propagano per tutta l'isola e Murad lo vuole vivo costi quel che costi e dove non può la forza, potrà l'astuzia nel catturare la sua donna per tendergli una trappola mortale. Caduto in trappola era stata proprio lei a liberarlo con uno strattagemma, ma ora è Amanda appesa nel baratro con un enorme coccodrillo ai suoi piedi pronto a ghermirla mortalmente. Sansone gioca la sua carta disperata e con l'aiuto dei ribelli penetra nelle segrete dove libera la sua donna e fa crollare, demolendo una colonna, tutto il palazzo sovrastante con Murad che tenta la fuga disperata prima dell'inevitabile fine. Il popolo esulta con Manuel nuovo re che ringrazia e si accomiata dall'eroe e da Amanda, che ha deciso di seguirlo e dividere con lui la sua avventurosa vita.
Tanio Boccia, considerato, ingiustamente a mio avviso, il peggior regista italiano all time, con il solito pseudo di Amerigo Anton firma un discreto film di avventura attingendo in parte lo sviluppo narrativo proprio del peplum mitologico, Questo Sansone ha i muscoli del nostrano Adriano Bellini (Kirk Morris) e come nella Bibbia fa crollare immobili, siano essi palazzi in questo caso piuttosto che templi. Gli esterni del Lago di Garda fungono invece da improbabile mare tropicale ma i soldi erano pochi al contrario dei frutti al botteghino per la quasi totalità di questi prodotti del florido cinema nostrano del tempo. Ho detto tutto (cit). 😏
Italia 1963
Regia: Tanio Boccia
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
con
Kirk Morris: Sansone
Margaret Lee: Amanda
Daniele Vargas: Murad
Aldo Bufi Landi: Manuel
Tullio Altamura: Montez
Adriana Ambesi: Sarah
Franco Peruzzi: Ramon
Nello Pazzafini: Sandor
Attilio Dottesio: Alvarez
Calisto Calisti: Ibrahim
Andrea Scotti: Griso
e con
Gino Soldi
Antonio Vezza
Pasquale De Filippo
John Bartha
Adalberto Roni
Gianna Serra
Sina Scarfone
Teresa De Leo
Bianca Favalli
Adelia Favalli
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