Red
Retired Extremely Dangerous. Questo è il significato dell'acronimo che da il titolo a questo brillante action-movie generazionale. Mi sia passato il termine, generazionale, perché il film basa tutta la sua storia su questo bizzarro conflitto tra giovani agenti dei servizi contrapposti a questa strana, ma efficientissima, squadra di vecchietti ex-agenti pensionati. Per eliminare traccia di vecchi crimini commessi a danno della popolazione guatemalteca, il vice presidente degli Stati Uniti, con mire di elezione alla massima carica, all'epoca dei fatti giovane ufficiale e responsabile di un massacro di civili, ha scatenato i servizi sulle tracce dei componenti dell'unità speciale che lo trasse in salvo in quell'occasione. E quando tocca a Frank Moses, che passa il tempo a telefonare ad una giovane segretaria dell'ufficio pensioni e con la quale ha allacciato una platonica relazione solo verbale, la squadra inviata e armata di tutto punto viene annientata e non ne rimane vivo nessuno. Frank non ci mette un secondo a capire dal loro equipaggiamento che è in atto una caccia all'uomo orchestrata molto in alto e si rende conto che la ragazza alla quale telefona tutti i giorni è stata senz'altro rintracciata e corre un grave pericolo. Così la rapisce e con molta difficoltà riesce a spiegarle i motivi e a vincerne la resistenza visto che la poverina si aspettava ben altro uomo e almeno non pelato!! Contatta i pochi sopravvissuti e insieme a loro scopre ben presto la trama del gioco e con la giovane nel ruolo della classica palla al piede, sempre in pericolo e sempre da salvare o trarre d'impaccio, scatena una controffensiva fin dentro i palazzi del potere. Tra esplosioni e colpi di scena, questa rimpatriata di vecchi colleghi che include anche un vecchio rivale del KGB e la sua compagna del MI6, ancora micidiale cecchina pur con qualche acciacco dovuto all'età, riesce a far piena luce e smascherare tutti i colpevoli. Tratto da un fumetto, il film, trainato dall'esperienza di Bruce Willis nel genere, è veloce, divertente e con un cast eccezionale. Morgan Freeman è l'unico che ci lascia le penne sacrificandosi per i compagni dato che è ottantenne con un cancro terminale al fegato e vive in un ospizio a un'età che mai avrebbe immaginato di raggiungere col suo mestiere. Helen Mirren, stupenda nella sua maturità, da sempre innamorata di Frank, ha raccomandato alla giovane di non illuderlo altrimenti non esiterebbe a farle la pelle e dal canto suo ha dovuto accontentarsi dell'ex rivale russo cedendo alla sua corte. Il bizzarro John Malkovich e Richard Dreyfuss a completare il cast dei vecchietti con il giovane astro neozelandese Karl Urban, brillante giovane agente che saprà votarsi nel finale alla causa dei vecchi dopo averli combattuti aspramente per tutto il film. Una menzione speciale di gioia e affetto nel vedere all'opera il più vecchio di tutti: il classe 1917 Ernest Borgnine, figlio di emigrati piemontesi e straordinario nonché longevo attore.
Stati Uniti, Canada 2010
Regia: Robert Schwentke
con
Bruce Willis: Frank Moses
Karl Urban: William Cooper
Mary-Louise Parker: Sarah
Morgan Freeman: Joe Matheson
John Malkovich: Marvin Boggs
Helen Mirren: Victoria
Brian Cox: Ivan Simanov
Richard Dreyfuss: Alexander Dunning
Julian McMahon: Vice Presidente Stanton
Rebecca Pidgeon: Cynthia Wilkes
Ernest Borgnine: Henry
James Remar: Gabriel Loeb
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