Gran Torino
Un detto recita Milàn l'è un gran Milàn e allora dico senz'altro che Clint l'è un gran Turìn. Sensazionale film del vecchio Clint Eastwood che come il vino acquista pregio con l'età. Lui, Walt Kowalski, è un vecchio reduce della guerra in Corea, vive da solo in un quartiere dove i bianchi sono una rarità, ormai popolato com'è in prevalenza dagli asiatici e nutre nei loro confronti una sorta di odio razzista dovuto al suo modo di essere tutto d'un pezzo, con le sue convinzioni radicate negli anni e la guerra passata non l'aiuta certo ad instaurare un qualche tipo di rapporto con costoro. E' appena rimasto vedovo, con 2 figli coi quali ha da sempre un pessimo rapporto, lui li considera estranei e loro sembrano più interessati, con le loro famiglie ai suoi beni arrivando persino a proporgli la soluzione dell'ospizio. Ma lui non vuol saperne e continua imperterrito la sua vita di sempre con la fida cagnetta e curando la sua Ford Grand Torino per la quale, avendo lavorato per anni nella Ford, nutre un amore sviscerato. Gli ha montato lui stesso il volante e nessuno deve provare a toccarla, figli e nipoti compresi. Ed è proprio un tentativo di rubargli la macchina che scatena in lui una violenta reazione. Un ragazzino suo vicino e appartenente ad una famiglia di emigrati Hmong, etnia fuggita in massa negli States a seguito della guerra in Vietnam, per entrare a far parte di una banda di teppisti asiatici, doveva dimostrare il suo coraggio in quell'azione. Questo episodio e il successivo incontro con la sorella del ragazzo, Sue, salvata da un tentativo di aggressione oltre al suo intervento per mettere in fuga la banda che molestava il ragazzo sotto casa sua, lo rendono agli occhi della comunità asiatica una sorta di eroe e come tale oggetto dei più svariati regali. Così prende coscienza del "diverso" e inizia un percorso virtuoso di conoscenza e condivisione di usanze e costumi fin lì ritenuti "barbari", anzi la cucina dei vicini lo soddisfa in pieno. Il ragazzo, Thao, da lui chiamato Tardo, per il suo modo di fare adolescente, in bilico tra un' identità maschile ancora da definire, soggiogato, e per questo irriso dai teppisti, dalle femmine di casa, viene da queste costretto a lavorare per Walt al fine di sdebitarsi del tentato furto. Non può rifiutare è un motivo di onore per la famiglia del ragazzo e così il vecchio cuore del veterano inizia a sciogliersi, pian piano lo prende a ben volere e insegna al ragazzo tanti lavori oltre a dispensare consigli su come diventare uomo, specie con le ragazze che gli vengono soffiate dagli amichetti più "esperti". Con la sua guida Thao trova il padre che gli manca e cresce in fretta pieno di ammirazione e affetto per il vecchio non più burbero che ha anche tutti gli attrezzi che possano servire ad un uomo. Grazie a lui trova un impiego e quando le cose sembrano andare per il verso giusto ecco che riappare la banda e i teppisti lo aggrediscono per dargli una lezione. Il vecchio Walt lo viene a sapere e si reca a casa di uno di loro pestandolo e intimandogli, pistola in pugno, di non provarci più. Ma i teppisti di notte sparano raffiche di mitraglietta contro la casa di Thao ferendolo di striscio e non contenti violentano Sue, sua sorella. Walt pieno di rabbia frena le ire del giovane e l'indomani, giorno previsto per la vendetta, con uno strattagemma rinchiude il ragazzo nello scantinato e si reca da solo dai teppisti. Costoro credendolo armato lo uccidono e la polizia può finalmente arrestarli liberando il quartiere da pericolosi individui. Il vecchio marine, stanco e ormai malato, ha dato la sua vita per consentire agli altri di poter finalmente vivere la loro e guardare al futuro con fiducia.
Al testamento i familiari increduli apprendono che la casa andrà alla Chiesa e la macchina al giovane amico "muso giallo" a patto che non la "trucchi" da checca e la lasci com'è ... il percorso di redenzione è completo.
Al testamento i familiari increduli apprendono che la casa andrà alla Chiesa e la macchina al giovane amico "muso giallo" a patto che non la "trucchi" da checca e la lasci com'è ... il percorso di redenzione è completo.
Gran Torino 2008
Regia: Clint Eastwood
con
Clint Eastwood: Walt Kowalski
Bee Vang: Thao
Ahney Her: Sue Lor
Christopher Carley: Padre Janovich
Cory Hardrict: Duke
John Carroll Lynch: il barbiere Martin
Finalmente un gran film zio ... :-)
RispondiEliminaArgghhh zioo questo è un film splendido. Io l'ho adorato da subito, e poi io adoro Clint. Grande grandissimo film .
RispondiEliminaDimenticavo: finalmente!
RispondiEliminaIl buon Clint è un ottimo regista ... e qui si è ritagliato un film su misura per il Clint attore ...
RispondiEliminaZio ridammi la mail che l'ho lasciata in ufficio. :)
RispondiEliminaTi stò uppando il traditore che ho visto. Ma un film meno 'della pietra' a quando? :-D
la storia regge sicuramente però non l'ho proprio trovato esaltante,un po' lento, ma l'ultimo clint è ormai lanciato su questo filone...buon per lui
RispondiEliminaGrande Torino....Grande Clint Eastwood!!!
RispondiEliminaE' riuscito fino ad oggi davvero ad emozionare, affrontando i temi più vari ed impegnati (si pensi alle due prospettive della stessa guerra: Flags of Our Fathers-2006
e Lettere da Iwo Jima (Letters from Iwo Jima)-2006).
Dal Western del crudo "Gli spietati" (1992), al piacevole tema dei viaggi aerospaziali di "Space Cowboys" (2000), dal drammatico "Million Dollar Baby"(2004) che gli ha regalato 4 Oscar e 2 Golden Globe, all'eccellente "Invictus" (2009).
Adesso il tema della morte e dell'aldilà...con "Hereafter" (2010)
Clint sei davvero Grande!!!