Colpo doppio del camaleonte d'oro
Vittorio, giovane impiegato di una compagnia di assicurazioni, è testimone di un incidente stradale nel quale perde la vita un tizio che prima di spirare gli affida in eredità la sua preziosa valigetta. Costui era il famoso ladro internazionale noto col nome di "Camaleonte d'oro" la cui identità ignota a tutti viene scoperta da Vittorio aprendo la valigetta. Al suo interno, oltre a diversi passaporti falsi, rinviene anche un accurato progetto di rapina alla International Bank di Roma, istituto di credito estero operante i valuta americana. Decide così di assumerne l'identità e utilizzare i vari travestimenti trovati, con i quali mettere a punto il piano. Occorre innanzitutto formare la banda e recarsi dal primo individuo della lista, ovvero Guglielmo "lo svizzero" dal quale ottenere il necessario supporto, ben lieto di lavorare per un ladro così famoso al quale affianca Ginevra, una bella spogliarellista che lavora nel suo locale. Lei ha uno zio detto "il cinese" che può rimediare le persone adatte allo scopo. Così in breve si costituisce una banda che vede cinque ladri esperti, Aragosta, Ora Pro Nobis, Einstein, Cassaforte e il Dottore, pronti ad eseguire gli ordini del Camaleonte. Il colpo dovrà avvenire in poco più di un'ora che passa tra la chiusura e l'arrivo delle guardie armate per il servizio di notte e verrà portato grazie all'ingegnosa manomissione dell'impianto dell'aria condizionata. Una squadra di finti tecnici accorrerà sul posto e nello scantinato aggiungerà un enorme tubo col quale immettere nell'istituto un potente gas soporifero per agire indisturbati. In realtà la squadra degli operai si ritroverà il furgone pieno di dollari perché quel tubo li ha aspirati dal caveau. Quando i membri della banda scoprono nel rifugio di avere quella enorme massa di denaro non credono ai propri occhi e in preda a incontrollata felicità si tuffano letteralmente su quelle banconote restando in breve tempo narcotizzati e cadendo privi di sensi mentre in lontananza si sentono le sirene della polizia. Vittorio invece, sente imperioso il clacson della sua ragazza Micaela che lo invita a scendere e si desta con il volto sulla scrivania addormentato sulla pianta della banca che stava studiando durante la notte. E' stato tutto un sogno e deve riprendere il normale corso della sua vita alle prese con il lavoro e la dispotica fidanzata. Ma la luce che brilla nei suoi occhi, prima della parola FINE, fa intendere che il colpo è solo rimandato.
Giorgio Stegani, firmandosi George Finley, dirige questo divertente film che si colloca tra la commedia e le super rapine dei formidabili colpi all'italiana assai in voga nel periodo. Il cast è adeguato e nonostante il solito budget risicato si riesce a confezionare un prodotto che non sfigura affatto con altri ben più dotati di risorse. Magda Konopka accenna uno striptease ma è ancora lungi dall'affermarsi come erotic-star nazional-popolare.
Giorgio Stegani, firmandosi George Finley, dirige questo divertente film che si colloca tra la commedia e le super rapine dei formidabili colpi all'italiana assai in voga nel periodo. Il cast è adeguato e nonostante il solito budget risicato si riesce a confezionare un prodotto che non sfigura affatto con altri ben più dotati di risorse. Magda Konopka accenna uno striptease ma è ancora lungi dall'affermarsi come erotic-star nazional-popolare.
Italia 1967
Regia: Giorgio Stegani George Finley
Musiche Carlo Rustichelli
con
Mark Damon: Vittorio
Magda Konopka: Ginevra
Liz Barrett: Micaela
Luciano Pigozzi: Aragosta (accreditato Alan Collins)
Daniele Vargas: il direttore della banca
Poldo Bendandi: Ora Pro Nobis
Umberto D'Orsi: Il Dottore
Ugo Fangareggi: Einstein
Giampiero Littera: Cassaforte
Mino Doro: Guglielmo "lo svizzero"
Giovanni Cianfriglia: uno sgherro di Guglielmo
Stefano Ceccarelli: il buttafuori al night
Giulio Battiferri: Giuseppe
Valentino Macchi: un impiegato di banca
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