Totò, Vittorio e la dottoressa
M ichele Spillone detto Mike con l'aiutante Gennaro prestano servizio come investigatori privati presso l'agenzia "Nulla sfugge". Il loro titolare li ha raccolti per strada e da lustrascarpe li ha trasformati in segugi anche se non sembra molto soddisfatto del loro operato. Ed è proprio in sua assenza che due anziane vegliarde si rivolgono all'agenzia per indagare su quella donna formosa che il loro adorato nipotino Otello ha portato a casa come moglie. A parte il fatto che non sono state invitate e che tutto si è svolto a loro insaputa, le due nutrono seri sospetti su quella donna, Brigitte, troppo appariscente e per giunta straniera. I due, lui avvocato, lei medico, si sono conosciuti e sposati a Madrid per poi rientrare a Napoli dove la donna ha ricevuto un invito a prestare il suo operato nella nota clinica del Professor Vangoni. Le ziette non sanno inoltre che la donna è medico, professione questa disdicevole per una donna e il nipote si ripromette di dirglielo a suo tempo, quando avranno sbollito il matrimonio e per non crear loro altre forti emozioni. Le due donne ingaggiano così i detective privati che si mettono subito all'opera inanellando tutta una serie di gags e situazioni comiche a ripetizione. La dottoressa Brigitte, in circostanze fortuite, si ritrova a far visita all'attempato e donnaiolo Marchese Vittorio de Vitti che ha bisogno di cure ma è fortemente in imbarazzo di farsi visitare da quel dottore donna e per giunta stupenda. Costui è stato ferito ai glutei dalla doppietta di un contadino geloso per le attenzioni che il Marchese aveva rivolto alla sua bella moglie nel consueto giro mattutino alle sue tenute in campagna. Gli incontri tra i due, peraltro inconcludenti, per la reiterata pudicizia del Marchese, inducono i due detective a credere che tra loro ci sia del tenero, pronti a denunciare il tradimento della donna alle due zie. Per un momento anche il marito Otello è tentato dal pensarlo, arrivando alle strette con sua moglie e subito dopo alla verità di ben altro genere. Provata la sua innocenza e l'equivoco occorso col nobile paziente, non resta che rimproverare le due ziette per aver pensato male della nipotina acquisita che aspetta anche un bimbo dal suo Otello. Ecco allora le due zie infuriate strigliare i due sprovveduti e goffi investigatori invitandoli a cambiar mestiere. Li rivediamo infatti prima dei titoli di coda tornare in strada a lustrar scarpe ma sempre con risultati alquanto scadenti.
Divertente commedia con un cast importante che vede Totò affiancato stavolta da Agostino Salvietti, spalla insolita, ma di solido appiglio. Memorabile la scena in cui è sul lettino in sala operatoria e Totò, spacciatosi per medico, sta per operarlo all'appendice con ai loro piedi diversi gatti miagolanti in attesa della famosa trippa. Vittorio De Sica è al solito impeccabile nel tratteggiare un attempato nobile dedito ai suoi “vizietti” e oppresso da una dispotica madre, Titina De Filippo, "mammà", solerte ed ossessiva nel rimproverarlo di continuo. Abbe Lane è bellissima e Lydia Simoneschi la doppia alla perfezione, dandole anche un accento americano. Teddy Reno, per finire, canta in un locale le famose "'A sunnambula" e "Questa piccolissima serenata".
Totò, Vittorio e la dottoressa
Italia 1957
Regia: Camillo Mastrocinque
Musiche Carlo Innocenzi
con
Totò: Michele Spillone detto Mike
Abbe Lane: Dottoressa Brigitte Baker
Vittorio De Sica: Marchese Vittorio de Vitti
Agostino Salvietti: Gennaro
Germán Cobos: Avvocato Otello Bellomo
Tecla Scarano: zia Ada
Amelia Perrella: zia Ida
Titina De Filippo: la madre del marchese de Vitti
Luigi Pavese: capo dell'agenzia investigativa
Franco Coop: maitre
Arturo Bragaglia: signore al comizio politico
Amedeo Trilli: malato di mente
Giulio Calì: malato di mente
Dante Maggio: cameriere
Rafael Bardem: Professor Elia Vagoni
Pierre Mondy: Romeo
Darry Cowl: Egisto
Fulvia Franco: Caterina
Antonio Acqua: professore della clinica
e con al piano
Teddy Reno: sé stesso
aha ahaa ahah
RispondiEliminanun c'è trippa pe' gatti