Al
sicuro sull'isola nascosta di
Themyscira,
Diana, figlia della
Regina Ippolita viveva con le altre
Amazzoni e come loro nel tempo si era allenata alle discipline marziali nella paura di essere un giorno scoperte da
Ares, il
Dio della Guerra che aveva trucidato gli altri Dei prima che
Zeus con un ultimo sforzo non fosse riuscito a fermarlo provvisoriamente prima di morire lui stesso. Tuttavia ha fatto in tempo a lasciare alle Amazzoni sue figlie due doni: l'isola dove vivono nascoste al mondo e un'arma in grado di distruggere Ares. L'arma è Diana stessa alla quale però sia sua madre che sua zia
Antiope, la sua addestratrice alle arti marziali, non hanno ancora svelato la sua potenza e il suo destino legato appunto ai suoi straordinari poteri. Tutto ebbe inizio quando un pilota britannico,
Steve Trevor, inseguito dai tedeschi nel corso della
Prima Guerra Mondiale riuscì a penetrare lo scudo che ammantava l'isola agli occhi del mondo. Precipitato in mare, era stato salvato da Diana e con lui era ripartita per porre fine alla guerra che infestava il mondo e che dietro alla quale doveva per forza esserci il crudele Ares. Ucciso lui tutto si sarebbe placato all'istante. Per questo con Steve e altri tre suoi compagni, raggiunge il fronte dove gli eserciti si fronteggiano da anni in una guerra di trincea logorante. Diana riesce a sparigliare le carte e dare agli alleati un certo vantaggio col quale avanzare mentre lei e i suoi compagni cercano di raggiungere il laboratorio chimico dove opera la sinistra
Isabel Maru, meglio nota col famigerato nome di
Dottor Poison. Lei sta testando l'arma finale, un gas in grado di uccidere perfino chi indossa una maschera sciogliendola come fosse di cera. Al servizio del Generale
Erich Ludendorff sta per dare inizio al pesante bombardamento con quella micidiale e nuova sostanza. Diana penetra nel laboratorio e credendo sia Ares nelle sembianze del generale, ingaggia con lui una furibonda lotta dove alla fine prevale piantandogli la sua spada in pieno petto. Ma si sbaglia e subito dopo deve vedersela con il vero Dio della Guerra che le si presenta nelle sembianze di
Sir Patrick Morgan plenipotenziario britannico col quale avevano concordato la loro missione. Ora appare chiaro il gioco di Ares che mira alla distruzione del genere umano e dopo aver cercato inutilmente di portare dalla sua parte Diana, ingaggia con lei una violenta lotta. Nel frattempo il bombardiere col mortale carico sta decollando con Steve che riesce in extremis a salirvi a bordo e prenderne i comandi dopa aver eliminato i piloti. Tuttavia un timer attivato gli impedisce di rientrare facendogli prendere la decisione di esplodere in volo con tutto il carico, sacrificandosi per evitare una strage peggiore. Questo addolora Diana che raccoglie tutte le sue forze e come una furia riesce a uccidere il suo potente rivale con un
lampo gamma di inaudita potenza. La guerra si ferma immediatamente e tutto attorno si placa culminando poco dopo in una pace tra le fazioni opposte in questa lunga guerra. Vediamo Diana raccontare l'episodio ai giorni nostri nella sua nuova veste di protettrice dell'umanità e un'ultima cosa, mentre ci prepariamo per il sequel, restare a bocca aperta per quanto è bella
Gal Gadot.
Personaggio amato della scuderia
DC Comics,
Wonder Woman deve qui muoversi in un contesto storico che la vede superare brillantemente gli ostacoli militari di un epoca che può ben poco contro una Dea dai poteri straordinari come i suoi, anche se, come si conviene in questi film, c'è sempre un rivale cattivone di pari forza e potenza che tuttavia soccombe alla fine dopo uno scontro epico a suon di
effettoni specialoni.
Il finale l'avevo trovato imbarazzante, così come il "cattivissimo" di turno, però il resto non era male e la Gadot è un'ingenua e carinissima Wonder Woman!
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