Assassinio sull'Orient Express
K enneth Branagh, uomo da palcoscenico per eccellenza, dirige e interpreta questo classico di Agatha Christie trasformandolo in una piece teatrale con lui assoluto e istrionico protagonista, circondato da un cast stellare che funge solo da contorno al suo talento. Ne esce un Poirot piuttosto lontano dai consueti portati brillantemente da altri sullo schermo in tante passate occasioni, dove l'attore prevale nettamente e direi volutamente sul personaggio, tanto da lasciare lo spettatore nel mezzo di un giudizio che può pendere tra la bocciatura e il trionfo di questo affascinante Branagh/Poirot. La storia è arcinota e dopo un brillante risultato nello scovare l'autore di un furto sacrilego all'interno del Santo Sepolcro a Gerusalemme, il nostro prende in extremis il famoso treno diretto a Londra su esplicito invito delle autorità britanniche per risolvere un altro intricato caso. Grazie all'amico Bouc, direttore dell'Orient Express, riesce ad ottenere una cabina ancorché il treno sia al completo. Il viaggio si preannuncia, come d'abitudine del lussuoso treno, assai confortevole e prodigo di cure ed attenzioni durante tutti i periodi della giornata con menu da ristoranti di classe. Tra i passeggeri, tutti appartenenti alla ricca borghesia con qualche nobile di contorno, c'è lo strano e ambiguo Samuel Ratchett che ha cercato di contattare Poirot, conosciuto per la sua grande fama di detective, allo scopo di proteggerlo durante quel viaggio, per il fatto di aver ricevuto una sinistra lettera nella quale viene invitato a guardarsi le spalle. Poirot declina l'offerta piuttosto consistente, in quanto lui i delinquenti li caccia e non certo protegge. Fatto questo inequivocabile su come Poirot abbia, nel pur breve incontro con quell'uomo, potuto stabilirne la vera natura. E' infatti un mercante senza scrupoli che non disdegna di piazzare falsi presso i suoi incauti clienti, alcuni dei quali accortisi della truffa lo hanno tempo addietro minacciato se non li avesse ripagati con gli interessi delle somme spese. Fatto sta che durante una movimentata notte durante la quale il treno viene bloccato da una slavina, il Ratchett viene brutalmente assassinato nella sua cabina trafitto da numerosi colpi di pugnale. L'indomani scoperto il cadavere, al preoccupato Bouc che teme per il buon nome della sua compagnia, non resta che pregare l'illustre amico di indagare, finché il treno è bloccato, su quel misterioso omicidio. L'uomo con la solita arguzia e capacità investigativa giungerà al motivo dell'assassinio, legato ad un vecchio delitto della vittima che in realtà si chiamava John Cassetti. La piccola, Daisy Armstrong, da lui rapita anni addietro e trovata poi morta dopo il pagamento del riscatto, era stato il motivo della vendetta congiunta di 12 passeggeri di quel treno e tutti legati per vari motivi alla famiglia Armstrong. Inchiodati dalla meticolosa ricostruzione del detective si trovano di fronte alla crisi di coscienza di Poirot che è indeciso tra il denunciarli alla polizia jugoslava della prossima fermata o lasciare che se la vedano con le loro coscienze, ipotesi quest'ultima che prevale nel mentre lascia il treno, dopo che questi era stato rimesso in grado di muoversi. Alla fermata successiva viene contattato ancora da emissari inglesi che lo pregano vivamente di seguirli in Egitto per un caso di Assassinio sul Nilo. Sarà il sequel previsto per questo strano ed affascinante Poirot/Branagh e che ben volentieri seguiremo.
Murder on the Orient Express
Stati Uniti 2017
Regia: Kenneth Branagh
Musiche Patrick Doyle
con
Kenneth Branagh: Hercule Poirot
Johnny Depp: Samuel Ratchett/John Cassetti
Tom Bateman: Bouc
Penélope Cruz: Pilar Estravados
Willem Dafoe: Gerhard Hardman
Judi Dench: Natalia Dragomiroff
Josh Gad: Hector MacQueen
Derek Jacobi: Edward Henry Masterman
Leslie Odom Jr.: Dr. Arbuthnot
Michelle Pfeiffer: Caroline Hubbard
Daisy Ridley: Mary Debenham
Lucy Boynton: Helena Andrenyi
Serhij Polunin: Rudolph Andrenyi
Olivia Colman: Hildegard Schmidt
Manuel Garcia-Rulfo: Biniamino Marquez
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