L'impero e la gloria
T ratto da un fatto storico anche se piuttosto rimaneggiato, narra della battaglia di Myeongnyang, avvenuta nel 1597 nel Sud della Corea, tra l'ammiraglio Yi Sun-sin e la flotta navale giapponese del Generale Todo Takatora. Nonostante un precedente tentativo di invasione dei giapponesi respinti anni prima dallo stesso ammiraglio e da alleati cinesi, i giapponesi, forti di 300 navi sono di nuovo alla vista delle coste coreane. Yi Sun-sin dopo traversie passate, all'indomani dall'essere stato un eroe nazionale, ha conosciuto periodi duri ma è stato reintegrato al comando delle forze navali coreane ed è ancora l'ultimo baluardo tra la libertà e il dominio giapponese. Solo che dispone di una flotta di appena dodici navi e con comandanti demotivati e spauriti dal dover misurarsi con forze preponderanti e senza speranza alcuna di vittoria. Ma Yi Sun-sin caparbiamente, da uomo d'onore e grande guerriero, con ostinata e ferrea volontà vuole dar battaglia laddove il nemico sarà costretto a passare, ovvero uno stretto tra isole che è temuto per le forti correnti che lo caratterizzano, capaci periodicamente di creare dei violenti maelstrom. Ed è proprio il periodo in cui le correnti possono assumere carattere impetuoso e Yi Sun-sin conta di aspettare al varco i suoi nemici nonostante le poche forze a disposizione. Ma ecco che una volta di fronte all'imponente flotta nemica i suoi luogotenenti si dileguano scappando con le loro navi. Per nulla intimorito Yi Sun-sin fa gettare l'ancora e con la sua nave perfettamente ferma riesce a piazzare micidiali bordate coi suoi cannoni contro la prima linea nemica che gli viene lanciata contro. Queste in difficoltà a manovrare nella forte corrente non sono in grado di rispondere efficacemente al fuoco andando in rovina in breve tempo. Ma successivi attacchi e tentativi di abbordaggio inducono Yi Sun-sin a cercare riparo in una vicina isola per poi riportarsi di fronte al nemico mentre il maelstrom diventa sempre più violento. In suo soccorso giungono anche le navi prima fuggite ed ora animate dal suo coraggio per cui la battaglia navale ha una netta virata in loro favore, con l'ultimo vano tentativo di abbordaggio da parte del nemico, ormai decimato anche dalla corrente. Il supremo generale Todo Takatora è costretto a ordinare la ritirata: "anche stavolta Yi Sun-sin ci ha battuto". Il pericolo è scongiurato ma ecco che prima dei titoli di coda un'altra invasione si materializza all'orizzonte e stavolta ad attendere le navi nemiche c'è una potente e corazzata nave testuggine con un gigantesco cannone di prua che esce dalle fauci di un enorme drago di ferro. Ma non ci è dato sapere se a comandarla è ancora una volta il leggendario eroe Yi Sun-sin.
Straordinari effetti in un film bellico che vede la Corea del Sud all'altezza delle più rinomate major americane in quanto a grafica computerizzata, con sontuosi costumi e accurate ricostruzioni di un ambiente navale d'epoca di eccellente fattura, battaglie comprese ovviamente.
L'impero e la gloria
Roaring Currents
Corea del Sud 2014
Regia: Kim Han-min
Musiche Kim Tae-seong
con
Choi Min-sik: Yi Sun-sin
Ryu Seung-ryong: Kurushima Michifusa
Cho Jin-woong: Wakisaka Yasuharu
Kim Myung-gon: Todo Takatora
Park Bo-gum: Bae Su-bong
Jin Goo: Im Joon-young
Lee Jung-hyun: signora Jung
Kwon Yul: Yi Hoe
Lee Seung-joon: Capitano Ahn
Kim Kang-il: Kato Yoshiaki
No Min-woo: Haru
Kim Tae-hoon: Kim Jung-geol
Ryohei Otani: Junsa
Lee Hae-yeong: Capitano Song
Jang Jun-nyeong: Tenente Na
Moon Yeong-dong: Kim Dol-son
Kim Won-hae: Bae Seol
se permettete un piccolo appunto circa la remata e la velocità delle navi assolutamente inverosimile rispetto alla mole delle medesime e alla spinta dei pochi rematori addetti
RispondiEliminaper il resto concordo con la resa grafica assolutamente convincente