Hanno rubato un tram
C esare Mancini è da anni conducente di tram a Bologna. Originario di Roma il nostro si è sposato con Teresa e si è trasferito nella città natale di sua moglie, dove ha avuto due figli: Marcella, in età da marito e fidanzata, e un maschietto più giovane in età scolare. Vive con la burbera suocera che tuttavia è niente in confronto al suo superiore Rossi detto "testa di cane", che non perde occasione per vessarlo sul lavoro. Tutto perché da 20 anni insieme non riesce mai a batterlo al gioco delle bocce nel dopolavoro che frequentano i tranvieri. Il collega bigliettaio e amico Bernasconi cerca spesso di trarlo d'impaccio nei frequenti litigi col Rossi, ma Cesare è arrivato al limite della sopportazione. La goccia che fa traboccare il vaso è il rapporto che lo retrocede a bigliettaio assegnando al suo collega Bernasconi il compito di guidare il mezzo. Una donna in bicicletta gli era sbucata all'improvviso ed era rimasta investita. Per fortuna senza conseguenze, ma vista l'età di Cesare e le cattive referenze fattegli dal Rossi, hanno costretto il caposervizio a cambiargli mansione. Un affronto troppo grande da digerire tanto che alla prima occasione tenta di aggredire il Rossi, che per tutta risposta lo sospende tre mesi dal lavoro lasciandolo senza stipendio. Riesce a non far capire niente in famiglia, uscendo di casa normalmente al mattino ma non per recarsi al lavoro bensì bighellonando nei parchi per tutto il giorno. Ma a fine mese quando sua moglie non ha di che pagare bollette e spese ecco che la verità viene a galla e l'uomo dopo una sfuriata in famiglia, in pieno disappunto scappa di casa e di notte, passando nei pressi della rimessa dei tram, ne prende uno e si mette a girovagare per Bologna, facendo salire quanti ancora per strada comprese prostitute e ubriaconi oltre che ignari passeggeri. La polizia viene allertata e l'uomo finisce in tribunale con grande scandalo e dove il suo avvocato cerca di farlo passare per malato mentale onde evitargli il carcere. Lui spiega al giudice che azioni del genere sono il frutto della perdita del lavoro e dell'affetto della famiglia oltre che della disistima di sé stessi, ma vuole pagare il fio per ciò che ha fatto. Quand’ ecco intervenire a sua difesa sorprendentemente il burbero Rossi che si addossa la responsabilità di quanto accaduto, scagionando Cesare e definendolo lavoratore esemplare. Con soddisfazione di tutti si esce dal tribunale senza danni, ma stavolta Cesare dovrà lasciarlo vincere almeno qualche partita di bocce.
Gradevole commedia interpretata dal divertente Aldo Fabrizi che ne cura anche la regia aiutato da Sergio Leone, qui anche in veste di presentatore a un concorso di bellezza, Lucio Fulci tra i sceneggiatori e Mario Bava alla fotografia. Insomma una fucina di talenti riuniti insieme manco a farlo apposta.
Hanno rubato un tram
Italia 1954
Regia: Aldo Fabrizi
Musiche Carlo Rustichelli
con
Aldo Fabrizi: Cesare Mancini
Carlo Campanini: Bernasconi
Juan de Landa: Rossi
Mimo Billi: il caposervizio
Lucia Banti: Marcella
Fernanda Giordani: la suocera
Lia Reiner: Teresa
Sergio Leone: il presentatore del concorso
Alvaro Alvisi: il fidanzato di Marcella
Oreste Biavati: l'avvocato di Cesare
Bruno Corelli: il pretore
Bruno Lanzarini: il pubblico ministero
Leontina Zucchelli: la noleggiatrice di biciclette
Al concorso di bellezza ti domandi chi sia quel presentatore? Sergio Leone non l'avresti mai pensato anche se in effetti ti ricordava qualcuno :)
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